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In realtà un gioco simile
è stato il vecchio (oramai di cinque anni fa) Starfleet Academy,
ambientato ai tempi della serie classica dei film; ma il background generale
di quel gioco, oltre al fatto di poter pilotare direttamente la nave e
di partire come cadetto della flotta, lo fanno sostanzialmente differente
dal titolo preso in esame oggi. Inoltre Starfleet Academy aveva una ricostruzione
della plancia di tipo fotografico. In Bridge Commander il giocatore impersona
in tutto e per tutto il Capitano della nave: non si tratterà più
di premere dei semplici tasti per ottenere quello che si vuole che la
nave stessa faccia, bensì bisognerà dare gli ordini ai propri
ufficiali di plancia affinché venga eseguita una ce La visuale è in prima persona dagli occhi del capitano: si potranno vedere nella visuale standard lo schermo visore della nave e i due ufficiali addetti uno al timone e l'altro al tattico. Ma sarà anche possibile ruotare lo sguardo del capitano per tutta la plancia e raggiungere così gli altri ufficiali: il numero uno, l'addetto alla postazione scientifica e l'addetto alla postazione di ingegneria.rta operazione. |
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Dare gli ordini sarà semplicissimo: basterà inquadrare l'ufficiale apposito; cliccando con il mouse comparirà un menu con i vari comandi che si possono assegnare a quell'ufficiale. Normalmente per pilotare la nave bisognerà usare i comandi da assegnare agli ufficiali; in particolari casi però, come ad esempio durante un combattimento, si potrà prendere il controllo diretto della nave pilotandola con la tastiera: in questo caso la visuale passerà all'esterno della nave, solitamente da dietro, con in bella evidenza i vari hud, come quello in cui appare la situazione della nave nemica o quello in cui appare la situazione della nostra nave. Sono disponibili anche altre visuali esterne all'astronave più di contorno che utili comunque. |
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Dopo le riparazioni, la nave viene assegnata a noi; inizieremo così le lunghe missioni per capire cosa è realmente successo. Come avrete capito il gioco è ambientato nelle ultime serie di Star Trek, precisamente dopo le Dominion Wars. La struttura delle missioni è fatta come se fossero episodi televisivi con tanto di titolo; il totale di questi episodi è di 8, più o meno lunghi, all'interno dei quali verremo chiamati a risolvere dei compiti che ci verranno assegnati di volta in volta. Avremo a che fare con Klingon, Ferengi, Cardassiani e Romulani; una cosa importante da ricordare è che gli 8 episodi sono legati tra loro: ciò vuol dire che se in un episodio la nave viene danneggiata seriamente, finché non la faremo riparare non sarà funzionante al 100%, nemmeno negli episodi successivi. I danni più lievi si potranno riparare grazie al personale di bordo, mentre per i danni più seri sarà necessario tornare alla base stellare 12, nostro punto di riferimento. Le missioni all'interno dei vari episodi si svolgeranno seguendo una serie di ordini che ci verranno impartiti dalla flotta stellare: in questo senso c'è poca libertà d'azione e per tutto il gioco non si dovrà far altro che seguire gli ordini; questo crea una trama ben determinata con poco spazio all'improvvisazione. Inoltre non è possibile salvare la partita quando si vuole (ad esempio a metà di un combattimento), bensì ci saranno dei punti di salvataggio predeterminati (solitamente al termine di una sotto-missione portata a termine con successo). |
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Morassia (Away Team senza phasers: Picard, Data, Troi, Crusher): dal momento che Picard non riesce a discutere col conestabile Lliksze, fateci parlare Beverly o Deanna. Indi dirigetevi verso il laboratorio, dove fate posizionare da Data le 3 carcasse sul microscopio sonico e sul biotavolo. Prendete le 3 unità di campo (A, B e C) e la biosonda e contattate col tricorder + la porta delle comunicazioni Tracker Melas. Tornate a parlare al conestabile nel suo ufficio (tramite Crusher o Troi) e andate ancora nel laboratorio a interrogare il consulente Iydia. A questo punto prendete dal molo degli shuttle il microgeneratore, da inserire nel computer di ogni biotope per accedere allo schermo delle informazioni. Date la frutta all'animaletto e usate l'unità A nel cratere, nella fossa e nelle caverne del canyon biotope, l'unità B nei 4 tunnel del bogforest biotope e l'unità C con i 4 jellycorals del marine biotope (ricordatevi di biosondare il campione preso dall'unità di campo prima di rimandarla a prenderne un altro). Verificate al microscopio sonico i campioni consigliativi da Data e chiamate Healer Zzolis (tricorder+porta). Arrivati al quarantine shelter parlate con l'osservatore Tzudan e più tardi informate il conestabile della vostra ricostruzione dei fatti (tramite il dottor Crusher). Andate al molo degli shuttle, guidate l'unico presente e, nella sala comandi, usate l'utilities trunk; infine al quarantine shelter comandate in sequenza la consolle 2, la 1 e la 3. | |||||||||||||||||||||||||||||
Molto belle le fasi di combattimento, in cui si potranno scegliere i sistemi da attaccare e distruggere nella nave nemica (motori warp, phaser, sensori etc.). Naturalmente questo può accadere anche al giocatore ed una volta che un sistema è distrutto… non c'è più e si deve tornare alla base stellare 12 per ripararlo; danni più lievi agli altri sistemi potranno essere riparati direttamente bordo, ma in ogni caso potranno essere riparati solo tre sistemi contemporaneamente: gli altri verranno messi in attesa. | |||||||||||||||||||||||||||||
La grafica del gioco è molto curata. La ricostruzione delle astronavi
è veramente notevole; anche tutti gli altri oggetti sono ricreati
in maniera molto credibile, dai pianeti fino a terminare agli asteroidi.
Un piccolo difetto l'ho notato in Multiplayer quando in più di
una occasione, una astronave ha attraversato un'altra senza fargli nessun
danno: evidentemente il sistema che controlla le collisioni delle navi
non è perfetto. Pazienza. Nota di merito va alla sequenza in cui
una nave entra in curvatura tale e quale a quello che si vede in TNG.
Le sequenze che ci spiegheranno l'evolversi della trama sono ricreate
utilizzando la grafica del gioco ed assolvono al loro dovere in maniera
egregia. In più sono sottotitolate (in inglese) e permettono anche
a chi non capisce pienamente la lingua di comprendere cosa stia accadendo.
La parte sonora del gioco è di buona fattura con gli effetti audio
ben fatti e molto realistici e pressoché identici a ciò
che si sente in tv. I brani musicali, creati per l'occasione, sono buoni
e mai noiosi e sottolineano in maniera adeguata gli eventi che accadono
sul video. Nota di demerito al fatto che ancora una volta, come accade
per altro negli ultimi giochi dedicati a Star Trek, non è presente
nessun tema originale della serie televisiva: non è un difetto
rilevante, ma inserire la solita fanfara di Star Trek credo che avrebbe
contribuito a rendere più bello e coinvolgente il gioco. |
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Il controllo della nave non avverrà più dal ponte di comando della nave stessa, ma dalla visuale esterna e si prenderà il controllo diretto della nave. Sarà comunque sempre possibile interagire con l'astronave tramite i menu relativi ai vari ufficiali. Le modalità di gioco in multiplayer sono 4: accanto ai classici Deathmatch e Team Deathmatch ci sono la modalità UFP vs Non UFP, che è una sorta di Deathmatch a squadre, in cui però combattono navi della federazione, contro navi che non sono federali e Defend The Starbase in cui i giocatori si schierano a squadre tra chi vuole distruggere la base stellare e chi la vuole difendere. | |||||||||||||||||||||||||||||
Cosa va.
Grafica molto ben fatta, soprattutto nella ricostruzione delle astronavi. |
Cosa non va.
Storia in Single Player predeterminata. |
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Giudizio Finale. In definitiva si può dire che Bridge Commander sia un gran bel gioco, con una bella grafica e una storia avvincente. Peccato che le possibili azioni che si possono fare in single player sono incanalate su binari predefiniti. Il multiplayer è molto divertente anche se a mio avviso qualche nave in più e forse una o due modalità di gioco aggiuntive avrebbero senza dubbio assicurato un maggiore divertimento. La grafica è su ottimi livelli, così come l'audio che assolve pienamente al suo dovere. Concludendo possiamo dire che i giudizi su questo gioco sono più che positivi e che Bridge Commander rappresenta una di quelle occasioni in cui il marchio di Star Trek viene sfruttato a dovere. |
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Requisiti di Sistema Minimi:
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Consigliati:
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A cura di Stefano Giachetti. | |||||||||||||||||||||||||||||
ultimo aggiornamento 08/09/2014 | |||||||||||||||||||||||||||||