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11 - POSSESSIVI. Il possesso è espresso in vulcaniano con il suffisso possessivo 'at posto dopo una parola-entità o una parola-deittico.
I pronomi possessivi, si formano aggiungendo il suffisso possessivo 'at al pronome personale, e ovviamente risentono anch'essi, alla terza persona, di tutta la serie deittica che già abbiamo visto:
Plurale:
Esempio:
12 - DECLINAZIONI DELLE PAROLE-ENTITÀ. In vulcaniano, il numero e le declinazioni sono espresse da suffisai posposti alle parola-entità.
12.i - Numero. Il numero si ottiene aggiungendo alla parola-entità al singolare, i suffissi del duale, triale, quartale, quintale e plurale.
Il plurale generico si ottiene dunque aggiungendo una -e al singolare della parola-entità (o, se questa termina per vocale, sostituire una -e all'ultima vocale).
12.ii - Declinazione dei casi. Le declinazioni si ottengono invece aggiungendo alla parola-entità un suffisso specifico per ogni caso. In vulcaniano esistono otto casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, locativo, comitativo, strumentale, allocativo. Normalmente comitativo e strumentale coincidono.
Qualora una parola necessiti di un suffisso per il numero ed uno per il caso, questi vanno posti in successione l'uno dietro l'altro: parola-entità + suffisso del numero + suffisso del caso. Ad esempio, "dei due amici" si forma con la radice t'hyla + il suffisso del duale ra'+ il suffisso del genitivo 'at. Esempi:
Altre relazioni sintattiche (come "dentro", "fuori", "da", etc.) si esprimono con infissi e suffissi di certe particelle e con forme di parole-azioni.
13 - CONIUGAZIONI DEL VERBO. Come abbiamo già detto, non esiste in vulcaniano il verbo astratto "essere". L'"essere" è sempre riferito a qualche stato concreto, come "stare solo", "essere malato", "essere blu", "essere vivo", "essere alto". Così la frase "Spock è alto" in vulcaniano viene ad essere semplicemente "Spock alto". Così "Spock era malato" è tradotto con: "Spock malato + finito di essere malato". Allo stesso tempo, "Spock era comandante" diventa "Spock comandante" + le coordinate temporali. In aggiunta, il vulcaniano ha una parola-stato che non può essere tradotta se non interpretandone il significato con "né esiste, né non esiste", o, in certi contesti, "essere oltre". Per esempio l'essere oltre le categorie del continuum spazio-temporale. Ciò si applica alle categorie mentali (per esempio alla meditazione), che sono considerate al di là delle usuali coordinate spazio-temporali. La coniugazione del vulcaniano si esplica su quattro categorie modali (infinito, imperativo, permissivo, participio), e otto categorie temporali (acronico, presente progressivo, presente finito, presente conclusivo, passato progressivo, perfetto, futuro intenzionale, futuro non intenzionale).
13.i - Categorie modali. Infinito. Pura radice.
Imperativo. Col suffisso -kah.
Permissivo. Col suffisso -ma.
Participio.
13.ii - Categorie temporali. Acronico, di cui non si conosce né l'inizio né la fine, corrisponde alla pura radice.
Presente progressivo, che viene compiuta al momento attuale, senza determinazione di inizio o alla fine. Si forma con l'infisso -mu-.
Presente, compiuta al momento attuale ma destinata a concludersi. Si forma con l'infisso -cu-.
Presente conclusivo, che sta terminando ora. Si forma con l'infisso -kse-.
Passato progressivo, un'azione i cui effetti si producono ancora al momento. Si forma con l'infisso -zo-.
Perfetto, i cui effetti sono conclusi. Si forma con l'infisso -pe-.
Futuro intenzionale. Si forma con l'infisso -dja-.
Futuro non intenzionale. Si forma con l'infisso -dju-.
13.iii - Negativo. Il negativo si forma con l'infisso -i-.
13.iv - Uso dei pronomi. Il pronome personale viene normalmente preposto al verbo di cui è soggetto.
14 - GENERALIZZAZIONE.
Per esprimere un gruppo di persone si usa la forma hr'[nome]'te.
15 - SINTASSI
15.i - Costruzione attributiva. Il vulcaniano è una lingua AS (attributo - sostantivo): in altre parole ciò che definisce precede sempre ciò che è definito. Ciò vale sia per le parole-qualità che per le parole-entità. Possiamo così dire:
Nel caso vi siano più attributi, questi vanno concatenati in una relazione del tipo:
15.ii - Differenza tra costruzione attributiva e costruzione nominale. Le parole-attributi sono esse stesse parole-stato, fungendo da copula e predicato nominale. La differenza sta nella costruzione della frase. Qualora l'aggettivo precede il sostantivo, è una parola-attributo (costruzione attributiva), qualora lo segue è una parola-verbo (costruzione nominale). Ad esempio, parlando di un umano:
15.iii - Sintassi verbale. Il vulcaniano è una lingua VOS (verbo - oggetto - soggetto) in quanto è questo il normale ordine della frase. Esempi:
Tuttavia l'ordine delle frase in certi casi può cambiare, creando una sorta di enfasi:
I complementi indiretti vengono posti prima del complemento oggetto. Facciamo un esempio:
15.iv - Altri esempi.
16 - "È STATO CREATO CON LA VITA E LA MORTE"
Per concludere questa sezione, il nostro anonimo informatore vulcaniano ci ha fornito alcuni versi di un antico poema vulcaniano che potrebbe essere stato scritto dallo stesso Surak: "È stato creato con la Vita e la Morte".
Analisi filologica del nome del pianeta Vulcano
"Pace e lunga vita"
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