
Spock e Kirk nel film del 2009 di J.J. Abrams
Star Trek XII, o Star Trek 2 (come viene provvisoriamente presentato dal marketing interno della Paramount), è la novità su cui tutti ci interroghiamo più o meno spesso, ansiosi di sapere come stanno procedendo i lavori per la sua realizzazione… Ecco un riassunto di tutte le informazioni che si conoscono finora!
Le voci e le ipotesi si rincorrono sulla probabile posticipazione dell’uscita del prossimo film di Star Trek, per adesso ancora previsto per il 29 giugno 2012. In recenti interviste e durante i giorni della scorsa ComicCon di San Diego, gli autori della sceneggiatura, Alex Kurtzman, Damon Lindelof e Roberto Orci, hanno dichiarato “Pensiamo fermamente che il film sarebbe migliore se fosse diretto da J.J. [Abrams]. Quindi rimandiamo assolutamente fino al momento in cui lui sarà disponibile a dirigerlo. (…) Questo non significa che cominceremo le riprese a settembre… a questa domanda può rispondere solo J.J.”
Interrogato sulla questione, il produttore ha dichiarato: “Una parte di me, anche senza sapere quale sarà la storia del film, prova gelosia nei confronti di chiunque lavorerà con questi attori. È un gruppo di attori talmente incredibile! (…) Penso che lo studio di produzione sia d’accordo sul fatto che il film debba essere buono. Nessuno vuole un film che esca nella data prestabilita ma che non sia degno dell’attesa. Voglio fare in modo che – qualsiasi cosa facciamo – quando il film uscirà, sarà una cosa che la gente si potrà godere appieno.”

Roberto Orci e Alex Kurtzman
La volontà di farne un film degno dell’attesa è stata presente nel gruppo produttivo fin dall’inizio, con il film del 2009, come ha ricordato Kurtzman nella stessa intervista: “Il primo Star Trek doveva essere originariamente pronto per Natale, e abbiamo dovuto spostarlo all’estate perché potesse essere la versione migliore. Se avessimo affrettato i tempi non sarebbe venuto il film che avete visto. Una parte della nostra responsabilità verso Star Trek è fare in modo che non sia affrettato, che ci prenderemo il nostro tempo per farlo come si deve.”
Per ottenere un buon risultato, all’altezza delle aspettative, Lindelof puntualizza che “Beh, non è stata una lavorazione durata sei mesi. (…) Abbiamo cominciato a lavorare al film in ottobre? Sì. Ma non è giusto dire che ci abbiamo lavorato a tempo pieno. In realtà questo periodo è il primo in cui abbiamo l’opportunità di riunire l’originale gruppo creativo che ha prodotto il primo film e farlo sedere attorno a un tavolo per lavorare insieme.”
Orci e Kurtzman hanno confermato che le riprese cominceranno presto, e – pressati sulla data – hanno dichiarato che probabilmente si tratterà del prossimo gennaio.

J.J. Abrams e Roberto Orci sul set di Star Trek (2009)
La pre-produzione, però, non sta aspettando la conclusione della sceneggiatura, come ha confermato Orci: “Abbiamo scenografi che stanno lavorando all’Enterprise, vedendo cosa si può cambiare. Abbiamo scenografi che stanno lavorando ai pianeti alieni, anche se non vi posso dire quali. Scott Chambliss, un fantastico scenografo che ha lavorato ad Alias e Cowboys & Aliens e che torna a lavorare su Star Trek – aveva lavorato al primo – ci ha mostrato progetti di pianeti alieni che forse vedremo nel film. Ha preparato dei modellini in cartoncino della sequenza d’apertura con l’Enterprise – che non vi posso dire dove si trova – in orbita attorno a… non vi posso dire cosa. Insomma, ci stiamo lavorando, non stiamo bighellonando.”
Sui cambiamenti dell’Enterprise gli appassionati si sono già agitati e Orci ha specificato: “Vedremo nuove sezioni dell’Enterprise, non necessariamente una nuova versione della nave.”
Per quel che riguarda i contenuti… Orci dice: “Abbiamo l’opportunità di fare qualcosa come Star Trek II, ovvero riconoscere pienamente i personaggi e metterli dove voi, come fan, vi aspettate e sperate che siano. E se non siete fan e non li avete mai visti, speriamo che ve li godiate per la prima volta, proprio come è successo con L’ira di Khan, che è stato il film che ha introdotto molti alla saga, compresi alcuni di noi.”

Damon Lindelof
“Non possiamo certo fare un remake di L’ira di Khan” aggiunge Lindelof. “Lo consideriamo noi stessi di un livello talmente alto che sarebbe un suicidio creativo alzare la sbarra fino a quell’altezza e dire “ecco, vogliamo arrivare lì”. Col nostro secondo film siamo in un paradigma completamente diverso. (…) Vogliamo mostrare cose mai viste prima, ma vogliamo anche che ci siano piatti familiari nel menù, perché quelle sono le cose che amiamo mangiare. E se c’è un modo in cui possiamo ottenere entrambe le cose in armonia, in modo che non sembri che siano in contrasto, questa diventa un po’ la nostra missione. Ci saranno momenti in qualunque cosa faremo in Star Trek in cui il 10% degli spettatori rideranno alle citazioni visive o ai pianeti a cui rendiamo omaggio, ma l’altro 90% si godrà comunque la cavalcata. Bisogna trovare quell’equilibrio per cui non bisogna conoscere per forza Star Trek, ma ce n’è a sufficienza perché la gente che ha investito gli ultimi quarant’anni della propria vita a seguire questo incredibile mito senta di poter spendere i suoi soldi per qualcosa di valido.”
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