Dopo la scomparsa del Presidente dello Star Trek Italian Club Alberto Lisiero, in molti avrebbero voluto fare qualcosa che ricordasse negli anni l’Ammiraglio dello STIC e proprio per questo è nato un premio a lui dedicato: Il premio Alberto Lisiero per la divulgazione del fantastico.
Il premio vuole ricordare la figura di Alberto Lisiero e la sua instancabile pluriennale attività di diffusione del Fantastico presso il grande pubblico perseguita con costanza, entusiasmo e generosità e verrà conferito a chi abbia raggiunto risultati d’eccellenza nella diffusione del fantastico in quanto evento culturale.
In questa sua prima edizione il premio viene conferito a Dario Argento con la seguente motivazione: “per il meritorio progetto televisivo dal titolo 100 pallottole d’argento che attraverso la forma della rassegna commentata di opere video di genere ha contribuito a creare nel pubblico una maggiore consapevolezza della storia e dei vari approcci visuali della cinematografia di ambito horror e fantastico.”
Dario Argento ospite della STICCON
Dario Argento nasce a Roma il 7 settembre 1940; fin da piccolo respira “aria di cinema”, difatti suo padre, Salvatore è un produttore e suo nonno distributore di film in Brasile; sua madre, Elda Luxardo, è una famosa fotografa al cui obiettivo si prestano i più importanti volti dello spettacolo italiano, da Sophia Loren a Gina Lollobrigida. Il piccolo Dario si trattiene spesso nello studio della madre e rimane fortemente affascinato da quelle figure femminili, dal gusto per l’illuminazione e per il dettaglio, dalle lunghe sedute per il trucco, tutte componenti che caratterizzeranno il suo cinema. Attratto dalla letteratura e dalla scrittura, negli anni’60 pubblica articoli di critica su Paese Sera e scrive molte sceneggiature. Nel 1968 gli viene affidata da Sergio Leone, assieme al giovane Bernardo Bertolucci, la stesura del soggetto di C’era una volta il west, ma l’anno decisivo per lui è il 1969 durante il quale collabora alla sceneggiatura di Metti una sera a cena con Giuseppe Patroni Griffi e scrive L’uccello dalle piume di cristallo, di cui vuole fare anche la regia. Ma i produttori non si fidano e nel 1970 Argento dovrà autofinanziarsi creando una società con suo padre. Dopo un inizio in sordina il film si rivela un successo e nei mesi seguenti Argento gira Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio. All’inizio del 1975 esce Profondo rosso, film-evento con il quale Argento raggiunge uno dei momenti più alti del suo cinema e compie un salto in avanti verso quei territori neogotici e dell’occulto che domineranno la sua filmografia sin dal film seguente Suspiria (1977) di genere schiettamente Horror, che proietta Argento sulla scena del successo internazionale. Dopo Inferno (1980) con Tenebre (1982) Argento rilegge il thriller razionale compiendo un’ ulteriore svolta stilistica, sempre più vicina al manierismo, al gioco autocitazionista, all’effetto splatter. Nel 1985 esce Phenomena, nel quale Argento calibra la componente irrazionale dei suoi precedenti horror e i meccanismi logici del thriller. Nel 1987 dopo alcune disavventure personali e la cancellazione di un suo progetto di regia teatrale per il Rigoletto di Verdi Argento torna nelle sale con Opera e partecipa alla conduzione di un programma tv con Enzo Tortora, Giallo, per il quale produce una serie di telefilm a quiz. Nel 1993 gira Trauma, prima collaborazione con sua figlia Asia, nel 1996 La sindrome di Stendhal e nel 1998 una personale rivisitazione de Il Fantasma dell’opera di Leroux. Dopo Non ho sonno (2001), Il Cartaio (2004) e Do you like Hitchcock? per la Rai tv, nel 2005 e nel 2006 gira Istinto assassino (Jenifer) e Istinto animale (Pelts) due tra i migliori episodi della serie Masters of Horror, progetto internazionale cui partecipano i maggiori autori del cinema horror contemporaneo. Nel 2007 con La terza madre completa la trilogia iniziata con Suspiria e proseguita con Inferno e viene invitato al Festival di Cannes, evento che dimostra l’alta considerazione e il prestigio di cui gode Argento, e i suoi film, in tutto il mondo. Nel 2008 tra peripezie e cambi di cast gira Giallo che viene distribuito solo nel circuito home video. Nel 2012 stupisce ancora il pubblico e la critica con una inaspettata lettura 3D del Dracula di Bram Stoker.
Andiamo quindi a vedere come si trasforma il poster della convention.
...e nel poster arriva Dario Argento (grafica di Marco Paulli)
E arriva anche il patrocinio del Comune di Bellaria con cui speriamo di intrecciare una serie di proficue collaborazioni.
Lo stemma del Comune di Bellaria nuovamente sui nostri poster (grafica di Marco Paulli)
I più attenti avranno notato il volto di Davide Perino.
Davide Perino (copyright degli aventi diritto)
Davide Perino (Roma 21 luglio 1981), attore e doppiatore, nasce figlio d’arte nel mondo del doppiaggio. È infatti figlio dell’ex-doppiatrice Silvia Bellini, fratello di Elena Perino e nipote di Gianfranco Bellini (la voce di decine di star di Hollywood e… la voce di HAL 9000 in 2001 Odissea nello Spazio).
Davide, appassionato di videogiochi, canottaggio, canoa, polo, pesca, macchine e motori, è conosciuto tra i fan della fantascienza e del fantastico per aver prestato la voce a Elijah Wood (Leo Biederman in “Deep Impact”, Frodo Baggins nella trilogia de “Il Signore degli Anelli” e ne “Lo Hobbit”). Dal 2009 è anche la voce di Anton Yelchin, il Pavel Chekov dei nuovi film cinematografici di Star Trek.
Ma Davide, per i fan di Gundam, è la voce di uno dei due personaggi più importanti dell’intera saga del Mobile Suit Bianco. Nel 2004, quando si decise di rilanciare il brand giapponese in Italia, Yoshiuky Tomino (papà di Gundam) venne personalmente in Italia a fare il casting delle voci per il nuovo doppiaggio. E in quell’occasione, Davide è stato scelto dal maestro Tomino per il ruolo di Amuro Rey, il pilota del Gundam!
Dopo la serie TV di Mobile Suit Gundam, Davide sotto la direzione di Fabrizio Mazzotta, ha dato voce ad Amuro in tutte le sue successive apparizioni: nella trilogia cinematografica riassuntiva della prima serie, nella serie TV Mobile Suit Z Gundam e rispettiva trilogia cinematografica e nel film capolavoro d’animazione “Il Contrattacco di Char” che, ambientato 13 anni dopo il loro primo scontro, chiude l’eterno duello tra Amuro e Char Aznable.
Sia Dario Argento che Davide Perino attendono le vostre domande alla Multiconvention di Bellaria.
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