Il Musef vi attende per festeggiare

Il 28 giugno a Gaiba, in provincia di Rovigo, ci sarà un incontro con gli appassionati e professionisti di fantascienza presso il Musef (Museo dell’Astronautica, Astronomia e Fantascienza).

Il Musef

Il Musef

Il Musef è gestito dall’associazione scientifico-culturale Cittadini dello Spazio ed è curato da Giovanni Mongini, noto esperto di cinema di fantascienza, scrittore, saggista, produttore cinematografico e chi più ne ha…

Tra i pezzi già esposti figurano la tuta utilizzata da Sean Connery in Atmosfera Zero, disegni originali di Carlo Rambaldi, libri di fantascienza e astronomia rari, frammenti lunari e marziani, una piastrella dello Shuttle; in futuro si aggiungeranno una vasta collezione di DVD e VHS con oltre diecimila pezzi, collane complete e storiche di
fantascienza, autografi originali di astronauti e attori e parti di navicelle spaziali… e altro.
L’allestimento è ancora in corso, ma il museo è già aperto ai visitatori seppur con orari al momento limitati.

L’evento è organizzato dal Musef e dalle Edizioni Della Vigna, in collaborazione con il Comune di Gaiba e con il patrocinio della World SF Italia.

Il programma della giornata prevede:

11.30: incontro al Musef
12.00: saluto del Sindaco dott. Roberto Berveglieri e visita al museo
13.00: pranzo
15.30: visita al museo e chiacchiere tra i partecipanti
18.00: chiusura

Il numero di posti è limitato, pertanto è obbligatoria la prenotazione entro giovedì 25 giugno. È necessario scrivere, precisando se si prenota solo la visita al Musef o anche il pranzo, a Giovanni Mongini giovannimongini@gmail.com
oppure a Luigi Petruzzelli info@edizionidellavigna.it

Per una informazione più ampia, leggete il manifesto dell’incontro che contiene anche le informazioni riguardanti il pranzo.

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Ci si vede al Musef che si trova a Gaiba (Rovigo), via Giovanni XXIII, n. 1.

 

 

Lo STIC-AL a FEcomics&games

Il 13 e 14 giugno il centro storico di Ferrara si trasforma in un grosso contenitore per gli appassionati di tutti i generi: FEcomics&games. La kermesse è dedicata al mondo del fumetto, del gioco, del cinema e dell’intrattenimento.

Ferrara, la magica città degli Estensi, abbraccia per la prima volta nella sua storia il mondo del fumetto e del gioco, offrendo le sue grandi e belle piazze attorno al Castello Estense e il suo centro storico, patrimonio Unesco, per il primo grande festival del settore.

La manifestazione è rivolta all’intera popolazione che potrà partecipare gratuitamente e vuole essere, oltre che una splendida occasione per vivere la città di Ferrara in un contesto colorato e allegro, anche una importante occasione per condividere aspetti culturali con ospiti ed iniziative ma anche benefici accompagnando progetti ed associazioni di volontariato.

A rapresentare lo STIC-AL nello spazio dedicato al Cinema, situato al Giardino delle Duchesse, la USS Qapla’z di Ferrara che invita tutti i soci e gli appassionati a passare a fare due chiacchiere con loro o a propagandare lo STIC-AL assieme a loro. Intervenite in divisa o truccati da alieni della saga che sta per compiere cinquantanni, la nostra amata Star Trek. Gli orari di apertura del giardino saranno: Sabato 13 – 10.00/24.00. Domenica 14 – 10.00/20.00

FEcomics&games rappresenta una rassegna gioiosa, ma anche attenta ai ferraresi del passato come il grande Carlo Rambaldi, vincitore di tre premi Oscar, che sperimentò a Ferrara i suoi primi “mostri” per arrivare alla grande avventura hollywoodiana con ET ed Alien. Attualmente lavorano a Ferrara, per la Bonelli Edizioni, due celebri disegnatori di fumetti: Germano Bonazzi, per la collana “Nathan Never” (che parteciperà all’evento), Nicola Mari che con i suoi disegni racconta le vicende di “Dylan Dog”.

Tutte le informazioni sul sito http://www.fecomics.it/

Il poster di FEcomics&games 2015

Il poster di FEcomics&games 2015

 

 

 

Altre due serie di Star Trek tornano in tv

Se ne parla già nelle pagine Facebook dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” da alcuni giorni: Star Trek The Next Generation torna in tv in chiaro. A trasmetterlo dopo la fine di Star Trek Enterprise sarà RAI 4 nella stessa fascia oraria delle 20:25 dal lunedì al venerdì e se viene mantenuta la programmazione, in replica alle 14 e alle 4. Stiamo cercando di ottenere qualche informazione da RAI 4 se la serie andrà in onda nella versione rimasterizzata oppure in quella originale. Per ora sappiamo solo che venerdì 5 giugno si parte dalla quinta stagione con la seconda parte de “La via di “. A quanto pare il pacchetto acquisito parte dalla quinta stagione e non possono neppure saltare il primo episodio della stagione iniziando così da “Darmok”.

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Parte invece dal 1° giugno sul canale satellitare AXN Sci-Fi alle 21 dalla prima stagione la serie Star Trek Deep Space Nine. Appuntamento ogni lunedì con un doppio episodio per questa serie che la RAI abbandonò lungo il percorso e che La7 mandò in onda abbastanza malamente a notte fonda saltando anche qualche episodio. Per chi non ha ancora acquistato i dvd potrebbe essere la prima occasione per vederla completa.

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Non resta che augurarvi buona visione.

Ultima ora: AXN Sci-Fi ha rimandato la partenza di Deep Space Nine e al suo posto va in onda Stargate SG1. Alcune voci la danno in partenza il giorno 8 giugno.

 

È in spedizione l’INSIDE 175

Sabato 16 maggio è stato imbustato il nuovo numero del bollettino dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e a breve inizierà ad arrivare nelle case dei soci.

La copertina del nuovo ISTM

La copertina del nuovo ISTM

Al suo interno un lungo articolo su Leonard Nymoy, il compianto Spock; una guida per conoscere le serie di Star Trek e scegliere quella che più piace; la vita dei personaggi della serie classica una volta conclusa la serie televisiva attraverso l’analisi di libri e fumetti, più quiz, giochi, la vita dei soci durante gli incontri dei vari gruppi e tanto altro ancora.

Sono stati attivati su Calameo i soci che hanno richiesto l’iscrizione con la rivista in formato pdf e a tutti loro è stata mandata una mail con la password personale da utilizzare. Se non avete ricevuto nulla, contattateci insideonline@stic.it

Volete vedere una anteprima?
Cliccate qui sotto!

La redazione è già al lavoro sul numero 176 e… ne vedrete delle belle.

 

Finalmente completa Star Trek: Enterprise in Blu-ray in italiano?

Alcune voci di corridoio riportate su Facebook dal titolare di Ultimo Avamposto confermerebbero che Universal Italia ha intenzione di completare le uscite di Star Trek: Enterprise localizzate in italiano. Uscite che, come avevamo annunciato oltre un anno fa, erano state sospese.

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Le date di distribuzione dei due cofanetti mancanti sarebbero entro l’anno per la terza stagione e a gennaio 2016 per la quarta.

Ovviamente vi terremo informati di ogni sviluppo futuro.

[Aggiornamento: la Stagione 3 è uscita in italiano. L’immagine che trovate qui e sui vari siti di vendita non è corrispondente al prodotto solo perché l’edizione manca del cartoncino esterno. Inoltre non è presente alcun contenuto extra.]

 

 

StarCon Report n. 5 – Domenica

OK, raga, scusate il ritardo. Il rientro è come il pane dopo due giorni: duro per tutti (e non solo per Rocco). Non appena uno torna in ufficio subito pretendono che si metta a lavorare, proprio non c’è umanità, in giro! Meno male che almeno ho recuperato il sonno arretrato (perché durante la convention si dorme in media tre-quattro ore per notte), e adesso mi sento di nuovo in forma per ricominciare a scri…a scriv…a scr…

Zzzzzzzz….ronf…..

Sono come il Dottore: odio i finali. Non arrivo a strappare, come lui, le ultime pagine di un libro per impedire che finisca, ma ho esitato non poco a scrivere l’ultimo resoconto della StarCon; finchè rimandavo potevo avere ancora la sensazione che, da qualche parte, la convention continuasse ancora, mentre invece si è conclusa.

Parliamo quindi di domenica, l’ultima giornata. Cosa abbiamo avuto? Essenzialmente, i secondi incontri. Abbiamo cominciato con la “seconda volta” di Virginia Hey, sempre magnifica, che ci ha rivelato alcuni interessanti aspetti tecnici del lavoro degli attori, con Paolo Attivissimo sul palco a fare la traduzione simultanea.

Virginia Hey con Paolo Attivissimo sul palco di Bellaria.

Virginia Hey con Paolo Attivissimo sul palco di Bellaria.

Virginia Hey sempre più splendida.

Virginia Hey sempre più splendida.

Virginia Hey in tutta la sua gloria.

Virginia Hey in tutta la sua gloria.

Poi una novità: Francesca Manicone, la voce italiana di Karen Gillan, e altrettanto bella (parentesi: il “G Factor”, cioè il livello di gnocchitudine, quest’anno è decisamente alto, sarà difficile fare di meglio in futuro…).

Francesca Manicone, doppiatrice di Karen Gillan.

Francesca Manicone, doppiatrice di Karen Gillan.

Gran bella voce.  (E non solo la voce)

Gran bella voce (e non solo la voce!)

Dopodichè abbiamo avuto il “bis” appunto di Karen, che si è presentata sul palco uscendo come sempre dal Tardis e indossando una camicia scozzese (scozzese lei, scozzese la camicia…).

Karen Gillan, una scozzese in camicia scozzese.

Karen Gillan, una scozzese in camicia scozzese.

E’ stata briosa e frizzante, questa ragazza di ventotto anni che ne dimostra dieci di meno, così alta da sembrare ancora più snella, e che ha dato un contributo determinante a far salire non soltanto il G Factor, ma anche il livello della simpatia (inoltre, ha definito Steven Moffat “un genio”, quindi è anche intelligente). I genitori erano sempre presenti in prima fila, forse per “chaperonare” la figliola, e da loro abbiamo scoperto che Karen è una pessima cuoca (ma lei ci ha detto che vorrebbe migliorare).

Karen assieme alla nostra Gabriella Cordone.

Karen assieme alla nostra Gabriella Cordone.

Dopo Karen, è stato il turno di Alexander Siddig di fare ritorno sul palco, per tutti coloro che non erano presenti a vederlo venerdì, e per la gioia del pubblico femminile in generale. Altro intervento pieno di allegria, quindi, con il dottor Bashir che ci ha parlato di…di…

Zzzzzzzzz….

…ehm, scusate. Cosa stavo dicendo? Ah, Siddig, un uomo che sembra non invecchiare col tempo. Chi lo ha visto a un’altra convention qui in Italia, alcuni anni fa, giura che era uguale a oggi, soltanto che non aveva ancora la barba grigia.

Doctor Bashir, I suppose.

Doctor Bashir, I suppose.

Gentile e cavalleresco: alcune partecipanti di sesso femminile hanno riferito estasiate di averlo incrociato in giro per Bellaria e di essere state da lui salutate con: “Hello, young ladies”. L’ho incontrato anch’io, in giro per Bellaria: a me ha fatto il segno del pollice alzato, come a dire: “All right, bro”. Tra noi maschi questo si chiama bonding, signori miei! (Io, comunque, sono sempre dell’idea che sia un po’ come Gaspare di Zuzzurro & Gaspare ma senza tutto quel naso).

 

Bashir, Julian Bashir. Agitato, non mescolato.

Bashir, Julian Bashir. Agitato, non mescolato.

Subito dopo l’intervento di Siddig ha avuto luogo un interessante dibattito a tema Doctor Who con Gabriella Cordone e il sottoscritto, i quali hanno discusso il lavoro di Steven Moffat, il controverso showrunner della serie. E’ stato un incontro divertente, con un pubblico equamente distribuito, e che si è concluso nel migliore dei modi, cioè senza vinti né vincitori, ma semplicemente con amici che si sono scambiati opinioni e pareri, qualche volta trovandosi anche d’accordo su alcuni punti.

 

Verso il gran finale! Sui maxischermi, il tweet più recente di "Astro Samantha" Cristoforetti, in uniforme di Star Trek.

Verso il gran finale! Sui maxischermi, il tweet più recente di “Astro Samantha” Cristoforetti.

La foto di gruppo ha segnato, come sempre alla domenica, il punto di svolta. Alcuni già se ne stavano andando alla spicciolata, altri hanno lasciato il Palacongressi poco dopo. E quando ci siamo radunati sotto e sopra il palco per dire “cheese”, abbiamo sentito tutti che il tempo stava per scadere, mancavano solo poche ore alla chiusura. Mi dicono che una delle modelle che hanno reso più bello l’ambiente del Palaveleno in questi cinque giorni (sempre per parlare del livello di fighitudine) si è intristita fino alle lacrime perché tutto stava per finire. E’ giovane, non era neanche ancora nata quando noi veterani abbiamo cominciato a frequentare le Sticcon. Ma noi uomini duri siamo rotti a tutto e non ci lasciamo commuovere così facilmente.

WAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!! STA FINENDO!!!! PERCHE’? PERCHE’?

VOGLIO RESTARE QUI!! NON VOGLIO ANDARE VIA!

Ehm…come stavo dicendo, a seguire abbiamo avuto la cena di gala, con la consueta torta con su la locandina (e quest’anno era una torta sola, per non rischiare di farne due ma con la stessa immagine: ricordiamo ancora il famigerato “double pie incident”), più una torta speciale realizzata dalla nostra Gisella, con Karen e il Tardis.

La torta della cena di gala, con su la locandina della StarCon.

La torta della cena di gala, con su la locandina della StarCon.

Ospiti di fronte alla torta, mentre si apprestano al taglio della medesima.

Ospiti di fronte alla torta, mentre si apprestano al taglio della medesima. Da sinistra a destra: Alexander Siddig, Lolita Fatjo, Virginia Hey, Norman Spinrad.

Immagini dalla cena di gala: birra romulana e modelle. Quale fa più girare la testa?

Immagini dalla cena di gala: birra romulana e modelle. Quale fa più girare la testa?

il dolce di Gisella: un piccolo Tardis con una piccola Amy Pond.

il dolce di Gisella: un piccolo Tardis con una piccola Amy Pond.

Chiunque pensi che il Dottore non dovrebbe essere donna non ha mai conosciuto la nostra Rita!

Chiunque pensi che il Dottore non dovrebbe essere donna non ha mai conosciuto la nostra Rita!

Se fossi cane, bau. Se fossi gatto, miao. Se fosse tardi, ciao. Con questo dichiariamo chiusa la StarCon 2015.

Se fossi cane, bau. Se fossi gatto, miao. Se fosse tardi, ciao. Con questo dichiariamo chiusa la StarCon 2015.

…ZZzzzzzzzzz…ronf….

EH? Già le sette? Datemi una tazzina di caffè! Ehm…anzi, datemi dei bomboloni! Per concludere la Sticcon non c’è niente di meglio dei bomboloni, e malgrado le avversità anche quest’anno siamo riusciti a non privarcene (un grazie a chi si è organizzato e ha saputo procurarli!).

Il ritorno dei Bomboloni. Bomboloni 2: La Vendetta. Sons of the Bomboloni. (Ma perchè il correttore automatico vuole a tutti i costi che io scriva "bombolini"? Eh?)

Il ritorno dei Bomboloni. Bomboloni 2: La Vendetta. Sons of the Bomboloni. (Ma perchè il correttore automatico vuole a tutti i costi che io scriva “bombolini”? Eh?)

E anche quest’anno infatti abbiamo chiuso in bellezza. Il bilancio non si puo’ che dire positivo, e per l’anno prossimo è stata già annunciata una degli ospiti principali: Terry Farrell, la bellissima Jadzia di Deep Space Nine. Il “G Factor” è assolutamente garantito!

Ti aspettiamo, Terry!

Ti aspettiamo, Terry!

La prossima StarCon si svolgerà dal 19 al 22 Maggio 2016, e quindi abbiamo più di un anno per attendere anche gli altri nomi che il Comitato Organizzatore tirerà fuori dal cilindro! E celebreremo anche nientemeno che la trentesima edizione della Sticcon! L’avremmo mai creduto, tanti anni fa?

La tristezza incombe su tutti noi che siamo ormai rientrati a casa. Gli organizzatori, che logicamente se ne sono andati per ultimi, si sono lasciati alle spalle un Palacongressi spoglio e deserto, praticamente irriconoscibile.

E' come "L'estate sta finendo" dei Righeira: "In spiaggia di ombrelloni non ce ne stanno più..."

E’ come “L’estate sta finendo” dei Righeira: “In spiaggia di ombrelloni non ce ne stanno più…”

Su Facebook è stato fondato un gruppo di sostegno psicologico per chi soffre dallo stress traumatico da rientro. Affrontare la realtà è duro, molto duro (altro che Rocco!), ma ci stiamo provando. A facilitare la transizione con la vita reale ci sono le foto e i filmati che abbiamo portato a casa, e che cominciano a fare capolino sui social network. E a Novembre, avremo la Reunion!

Adesso inizia il tempo inutile tra una convention e l’altra, come lo ha definito il Navarca.

Adesso stiamo dormendo, prima eravamo svegli.

 

Arrivederci all’anno prossimo! (E con questa il livello di gnocchitudine va ormai fuori scala!)

 

StarCon Report n. 4 – Sabato

(Nota: questo report giunge in palese ritardo e a convention ormai conclusa perché l’autore è un pirla e ha dovuto soccombere alla mancanza di tempo e alla deprivazione da sonno)

Ebbene, io vi giuro sulla gloria di Greyskull che nella giornata di sabato se ne sono viste di tutti i colori!
Sì, signori miei, abbiamo avuto i consueti giochi e proiezioni, più conferenze scientifiche, l’incontro con il Ponte di Comando dello Stic, la riunione del Senato delle Razze e la conferenza di Chiara Codecà su Doctor Who, ma l’elemento caratterizzante della giornata è stato il rosso. Il rosso dei capelli di Karen Gillan, l’ospite più atteso di questa convention.

Karen Gillan, alias Amy Pond di "Doctor Who"

Karen Gillan, alias Amy Pond di “Doctor Who”

Devo confessarvi che quando mi sono messo di fronte alla tastiera avevo quasi in mente di scrivere un resoconto composto solamente da 138 righe che ripetevano: “Oh, Karen! Karen, Karen, Karen!”. Sarebbe stato molto facile da scrivere (un espediente alla Alfredo Castelli) e sarebbe andato subito al punto, ma forse avrebbe un po’ deluso voi che siete a casa e che magari avreste preferito qualcosa di più approfondito ed elaborato.
Karen, una ragazza scozzese molto alta e molto magra che è entrata nei nostri cuori interpretando il personaggio di Amy Pond in “Doctor Who”, e che è salita sul palco tra applausi scroscianti. Una ragazza giovane, dall’aria fresca e pulita, che è giunta accompagnata dai genitori (ma glie l’avevano spiegato che non doveva mica essere portata dal preside?) e che come prima testimonianza del suo viaggio in Italia ha dichiarato su twitter il suo apprezzamento per il gelato alla nutella. Ha iniziato subito con il rispondere alle domande del pubblico, e credo che abbiamo fatto impressione a lei almeno tanto quanto lei ne ha fatta a noi. Ha fatto subito strage di cuori e non mi stupirei se avesse già ricevuto almeno una dozzina di proposte di matrimonio.
E mentre Karen faceva gli autografi il colore ha continuato a farla da padrone sul palcoscenico, con la presenza di Gabriella Cordone, Elena Albertini e Federica Minguzzi in una delle performances già note a chi frequenta la Reunion. Gabri si è presentata nei panni del War Doctor (e vi giuro che se non fosse stato per la voce non sarebbe stata riconoscibile), e Federica in quelli del Dodicesimo Dottore (ed era molto sexy, mi chiedo come mai Peter Capaldi non mi abbia mai dato quell’impressione. Mah!)
Ma la vera esplosione di colori l’abbiamo avuta alla sera. Dopo la consegna dei premi Italia (se volete l’elenco completo dei vincitori, consultate Fantascienza.com;qui sappiate soltanto che hanno ritirato premi i “nostri” Massimo Romani (per l’ISTM), Claudio Chillemi e Franca “Pardan” Scapellato
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/20014/premio-italia-2015-tutti-i-vincitori/) è iniziata la sfilata dei costumi, presentata come di consueto da Nicola Vianello, eccezionalmente affiancato da Paoletta P. Pasi in veste di orioniana (e il colore dominante è subito diventato il verde).


Una delle sfilate più ricche di questi ultimi anni, signori miei! Abbiamo visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare (a meno di essere stati anche voi alla Starcon)!
Sacerdotesse vulcaniane solenni e aggraziate (o era disgraziate? Boh!)! Quinto e Decimo Dottore contro un Angelo piangente.

Don't blink!

Don’t blink!

La squadra di baseball dei Niners di DS9 al gran completo!

Una caitiana dalle movenze feline! Lady Isabel dei Saint Seiya! L’Undicesimo Dottore e Vincent Van Gogh!

She-Ra, la Principessa del Potere! I Guardiani della Galassia (eccezionalmente interpretati dai nostri ragazzi, la “Next Generation” dello Stic)!

E sicuramente mi sto dimenticando qualcuno, ma chi davvero non si potrà’ scordare (anche se si potrebbe provare con l’elettroshock) è la vera “nota di colore” della serata: l’indimenticabile gruppo degli “Evidenziatori”, come qualcuno li ha definiti.

Chi mai potrebbero essere questi oscur...cioè, no, coloratissimi personaggi?

Chi mai potrebbero essere questi oscur…cioè, no, coloratissimi personaggi?

Quattro misteriosi personaggi vestiti monocromaticamente di colori brillanti, che secondo voci di corridoio sarebbero tutti molto vicini a un noto debunker svizzero, ma non voglio dare spazio a queste dicerie, qualcuno potrebbe sostenere che è tutto un complotto (e in ogni caso è sicuramente colpa delle scie chimiche)!

Forse la Confederazione Elvetica potrebbe saperne qualcosa?...

Forse la Confederazione Elvetica potrebbe saperne qualcosa?…

Boh?

Una serata davvero indimenticabile, signori miei, che si è conclusa in maniera indimenticabile, perché nel “dopofestival” sui divanetti dell’albergo (mi commuovo a ripensarci)…ebbene…
sniff!…
…sono tornati i bomboloni alla crema! E se si puo’ contare ancora sui bomboloni alla crema, significa che non tutto è perduto, e si puo’ ancora avere fiducia nel domani. Il bombolone è ancora un punto fisso dell’universo. Di fronte ai bomboloni, anche la sacra scuola di Hokuto mi fa un baffo! Le nostre catene sono state spezzate, e ci siamo risvegliati dall’incubo nero. Stella dell’Orsa maggiore, stella su di noi. Guerriero va’!

È morta Grace Lee Whitney, interprete di Janice Rand

Il primo aprile scorso Grace Lee Whitney aveva compiuto 85 anni. Si è spenta per cause naturali il primo maggio.

L’abbiamo conosciuta nei panni dell’attendente personale del capitano Kirk Janice Rand nei primi episodi della Serie Classica. Il suo personaggio fu poi ripreso in alcuni dei film cinematografici e nell’episodio “Flashback” di Star Trek: Voyager.

Grace Lee Whitney come Janice Rand in una foto promozionale dell'epoca.

Grace Lee Whitney come Janice Rand in una foto promozionale dell’epoca.

La sua lunga carriera l’ha portata a interpretare centinaia di ruoli in molte serie TV e film oltre a Star Trek, il più famoso dei quali è senza dubbio quello di una cantante nel film A qualcuno piace caldo, a fianco di Jack Lemmon, Tony Curtis, e Marilyn Monroe.

Le sue molte avventure, pubbliche e private, sono raccontate nella sua autobiografia “The Longest Trek: My Tour of the Galaxy”.

L'attrice in una delle sue ultime convention qualche anno fa.

L’attrice in una delle sue ultime convention qualche anno fa.

 

 

 

StarCon Report n. 3 – Venerdì

Cosa è successo venerdì, volete sapere? Beh, che c’è stata l’inaugurazione dell’Expo, una grande occasione per il nostro paese di mettersi davanti agli occhi del mondo e far vedere l’eccellenza italiana. Ah, volevate sapere cosa sta succedendo a Bellaria? Eh, beh, allora ditelo subito. Dunque, la StarCon, l’ALTRA grande manifestazione, l’altro grande esempio di eccellenza italiana che il mondo ci invidia, è ormai a metà. Siamo già arrivati a metà convention, il tempo è letteralmente volato. E, presi da un evento dopo l’altro, non ci siamo accorti di nulla. C’è stata la conferenza di Paolo Attivissimo su Samantha Cristoforetti, che speriamo tutti di vedere (anzi, di rivedere) prima o poi in Sticcon (e chissà, un anno o l’altro…). C’è stato l’incontro con Alfredo Castelli, il creatore di Martin Mystère (e di una dozzina di altri personaggi), che in questi giorni festeggia i 50 anni di onorata carriera nel mondo del fumetto. Ma il motivo della sua presenza a Bellaria era un altro: quest’anno è a lui che viene assegnato il premio Alberto Lisiero per la divulgazione del fantastico, e dopo appunto mezzo secolo passato a creare personaggi e interi universi, direi che pochi si meritano come lui la targa intitolata all’Ammiraglio. Purtroppo Alfredo non ci sarà, sabato sera, a ritirare il premio di persona (lo ritirerà per lui un suo umile schiav…voglio dire, fidato collaboratore, che è anche la persona che sta scrivendo queste righe e che sta quindi parlando di se stessa in terza persona, come Giulio Cesare), avendo già un impegno alla Napoli Comicon (dove continueranno a “fargli la festa”). Castelli comunque ci ha deliziato con le sue ben note doti di affabulatore raccontandoci aneddoti noti e meno noti del mondo del fumetto di questi ultimi 50 anni (e avrebbe potuto andare avanti ancora per ore).

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Oltre ai consueti giochi, quiz e proiezioni abbiamo avuto il piacere di avere tra di noi anche Brian Muir, un grandissimo nome del “dietro le quinte” del mondo del cinema, che ricordiamo soprattutto per essere stato lo scultore del casco e dell’armatura di Darth Vader (vorrei dire Dart Fener, ma rischierei di denunciare la mia età).

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Paolo Attivissimo intervista Brian Muir

 

E poi Norman Spinrad, romanziere ed esponente di spicco della fantascienza “New Wave” degli anni sessanta, che noi ricordiamo però soprattutto per aver scritto “The Doomsday Machine”, uno degli episodi più amati della serie classica di Star Trek.

Ma voi, soprattutto voi gentili signore chi siete all’ascolto, vorrete sapere di lui.

Sì, lui c’era.

Come lui chi? LUI.

Alexander Siddig (o Siddig El Fadil, se preferite), il dottor Bashir di Deep Space Nine.

Il Dottore esce dal Tardis. Come, “Dottore chi”? Ma il Dottor Bashir, naturalmente!

 

Sembra un po’ il fratello bello di Nino Formicola (il Gaspare di Zuzzurro & Gaspare), ed è molto simpatico, allegro, dinamico, molto alla mano e disponibile verso il pubblico. Ha la mia stessa età, ma sembra più giovane, ed è anche molto magro. Maledetto. Lo odio già.

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Pazienza, mi consolerò con i bomboloni, annegando il mio dispiacere nella crema.

No, cosa, ho detto? Quali bomboloni? Non ci sono più, i bomboloni!! AAAARRGHHHH!

Per fortuna che sui divanetti dell’hotel, nel “dopofestival” a tarda serata non mancano mai la soppressa portata da Stefano e il formaggio elvetico gentilmente offerto da Paolo.

Posso fare a meno di bomboloni, mi sfonderò con il maiale. Mi sento già meglio.

Non sono invidioso di Siddig, Perchè dovrei esserlo? Io c’ho la soppressa! Tiè!

(Sob!…)

StarCon Report n. 2 – Giovedì

Qui Bellaria, dal vostro inviato speciale, molto speciale. E’ il 1° Maggio, gli occhi del mondo sono puntati sull’Expo di Milano che apre oggi, ma noi viviamo nella nostra bolla temporale dove nulla esiste al di fuori. La StarCon ha cominciato a ingranare, la gente comincia ad arrivare. Il tempo è ancora inclemente: anche se non ci sono bagnanti sulla spiaggia (e del resto non ci sono ancora neanche gli ombrelloni), di giorno vediamo in giro comunque persone in calzoni corti e sandali infradito, mentre la notte fa un freddo siberiano, e si aggira per la città anche qualche lupo della steppa (lo so perché me l’hanno detto i pinguini).

Dunque, cosa è successo nella seconda giornata della StarCon? Abbiamo avuto quiz, conferenze sul prossimo film di Star Wars, sui molteplici aspetti dell’universo fandom, e abbiamo parlato di astronomia, di magia e di elfi. Abbiamo avuto un planetario gonfiabile installato proprio all’ingresso, in modo che ognuno di noi possa vedere le stelle quando entra alla Starcon.

No, non è un igloo blu, è il planetario!

No, non è un igloo blu, è il planetario!

Abbiamo assistito in anteprima anche al primo episodio della seconda stagione di “Links”, la web series che vede tra i suoi interpreti anche il nostro Luca Gatta.

Gli interpreti di "Links"

Gli interpreti di “Links”

Uhm...qui Gatta ci cova!

Uhm…qui Gatta ci cova!

E poi abbiamo avuto il nostro primo ospite: la bionda, sexy, spumeggiante e conturbante (ma anche senza turbante) Virginia Hey, la sacerdotessa di “Farscape”. E’ molto bella, anzi, di più: per lei vorrei adoperare un termine che di solito si usa in confidenza e che non sta bene usare in un resoconto più o meno ufficiale: vi dirò solo che coinvolge, declinato al femminile, quel particolare tipo di impasto, solitamente di forma tondeggiante, spesso a base di patata (e, del resto, come si fa senza la patata?) che viene bollito in acqua o brodo e quindi condito con salse varie e servito in genere nella giornata di giovedì (guarda caso); e con uno “stra” davanti”. Non so se mi spiego.

Virginia Hay esce dal Tardis!

Virginia Hey esce dal Tardis!

La splendida Virginia Hey risponde alle domande del pubblico.

La splendida Virginia Hey risponde alle domande del pubblico.

Insomma, gnocchi a parte, Virginia Hey (hey, Virginia! Hey!) ci ha raccontato di come non è facile essere blu e dover sopportare pazientemente ogni giorno sul set ore di trucco e di body paint, ma il risultato valeva la pena. Un personaggio interessante e un’attrice ancora più interessante.

Virginia Hey. Hey, Virginia!

Virginia Hey. Hey, Virginia!

Perchè mettere una didascalia quando è chiarto che sto cercando solo scuse per mettere altre foto di Virginia Hey?

Perchè mettere una didascalia quando è chiarto che sto cercando solo scuse per mettere altre foto di Virginia Hey?

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Dopo cena, un ricordo del recentemente scomparso Leonard Nimoy. E’ stato proiettato il video integrale dei due interventi che “Spock” aveva fatto quando era stato da noi, tredici anni fa, e con commozione abbiamo visto (o rivisto, per chi c’era anche all’epoca) l’unica occasione in cui abbiamo potuto avere a Bellaria un personaggio eccezionale, e il rammarico per il fatto che purtroppo quell’occasione non si ripeterà mai più.

Ma voi vorrete sapere del giallo della StarCon, ne sono sicuro. I bomboloni alla crema sono davvero scomparsi da Bellaria? E’ davvero possibile che sia venuto a mancare un punto fisso dell’universo? La vita è sogno o i bomboloni aiutano a viverla meglio? Ebbene, la crisi di astinenza non ha avuto ancora la meglio su di noi, e alla sera nel “dopo festival” sui divanetti dell’albergo abbiamo pasteggiato come di consueto, ma solo con pizzette (al trancio, perdipiù). Sissignori, ce la facciamo anche senza.

Bombolone, I love you.

Ti prego, ritorna, tutto è perdonato.

La vita senza di te non ha significato.

Meglio StarCon che StarSenza.

Ci risentiamo domani.