Starcon 2017: il Giorno Finale

STARCON REPORT: THE FINAL DAY (DOTT. PALMITO)

Una settimana più tardi, in uno studio di psicanalista

“Permesso?”
“Entri, entri.”
“Oh, dottor Palmito, se devo dire la verità qui mi trovo male”
“Uh? Qui nel mio studio?”
“No, nella sala d’attesa. E’ tutto il giorno che aspetto il mio turno di parlarle”
“Mi scusi, è un periodo piuttosto impegnativo. Si accomodi, cominciamo subito. Mi dica: per caso soffre di attacchi di tristezza ogniqualvolta qualcuno menziona il pianeta Coruscant? Prova l’irresistibile impulso di rispondere “dottore chi?” quando qualcuno menziona la parola “dottore”? Le si azzera la salivazione quando vede una gonna corta e dei tacchi a spillo che ricordano la tenuta di Chase Masterson?”
“Sì, ma quello sempre”
“Ah già. E mi racconti, se qualcuno le dice che il suo cellulare è un android, lei per caso risponde che non è quello il droide che sta cercando? Quando sente la parola “convention” viene preso da una nostalgia che al confronto la saudade brasiliana è il carnevale di Viareggio? Scoppia improvvisamente a piangere se per caso sente profumo di bombolone alla crema?”
“E’ proprio così, dottore! Come fa a saperlo?”
“Lei è il quattordicesimo che presenta gli stessi sintomi, in questi ultimi giorni ho dovuto occuparmi di molti suoi colleghi che sono rientrati da Chianciano…”
“…con il fegato non più sano, dopo aver mangiato in quel ristorante…”
“Sì, ma quello è competenza del mio collega, il gastroenterologo, e in ogni caso prima o poi arriverà Cannavacciuolo a fargli un mazzo tanto, stia sicuro…”
(Suona il telefono): DRRIINN DRRINN
“Scusi un minuto…pronto? Cosa? No, qui non abbiamo palmiti! Sono io che mi chiamo Palmito!”
CLICK
“Abbia pazienza, mi fanno gli scherzi…dicevo, molti altri soffrono del suo stesso malessere, al rientro dalla convention. Sono tutti affetti da SDPS = Sindrome Depressiva Post-Starcon, e io li sto aiutando a riprendere una vita normale. Per dire, ieri ho ascoltato i suoi amici Jessica Farella e Massimo Romani”
“Anche loro?”
“Sì, e lei era molto più stressata di lui”.
“Come mai?”
“Perché è sposata con Massimo Romani”
“Capisco”
“Adesso si rilassi, si sdrai su quel lettino e liberi la testa da tutti i pensieri …qual è la prima cosa che ricorda?”
“Io… ero alla Starcon, sì. Sabato ero andato a letto a notte fonda, dopo aver scritto e mandato online il report della giornata. Ho dormito pochissimo, mi sono dovuto alzare subito”
“Perché?”
“La domenica mattina era programmata “Invasion Chianciano”, tutti in costume a sfilare per la città, per farci vedere dalla popolazione locale mentre ci dirigevamo in direzione Palamontepaschi”

L’invasione comincia! (Foto: Dott. Francesco Spadaro)

“E com’è stato?”
“Beh, faceva un caldo bestia per essere fine Maggio, al confronto Vulcano è Rura Penthe, ma è stato divertente attraversare la città in gruppo, sotto gli sguardi curiosi e increduli della gente che senza dubbio si chiedeva da quale pianeta fossimo sbarcati”

Ed ecco il Palamontepaschi, in mezzo al parco!

“E il Palamontepaschi, com’era?”
“Bello, anche se penalizzato dal fatto di essere distante dalla Starcon, e un po’ fuori mano. Un luogo grande, con ampi spazi in cui muoversi, banchi con gli espositori e un bel palco per il cosplay. Una piccola fiera del fumetto e dei giochi che merita di crescere e di espandersi.”

Strane presenze si aggirano per il Palamontepaschi…e chi chiamerai? …Wonder Woman, naturalmente!


“Lei ci teneva ad andarci, non è vero?”
“Sì…volevo vedere la mostra dedicata al mio amico Giacomo Pueroni, disegnatore di “Jonathan Steele”, “Dragonero” e altre serie . E’ scomparso, purtroppo, qualche mese fa, ed era giusto che venisse ricordato dalla sua famiglia. Era un grande e gli volevamo tutti bene, nello Stic e non solo”.

GIacomo, vecchio mio, questa è per te! Spero che da lassù tu sia riuscito a vederla bene…

“Sono certo che la mostra gli avrebbe fatto piacere. E mi dica, cos’altro c’era di bello, alla Starcon Comics?”
“Stefanie Groener vestita da Wonder Woman, naturalmente”

Le cose che non vedrete mai in un cinecomic: Wonder Woman non solo cerca di irretire un ufficiale imperiale…

…ma minaccia pure di passare a fil di spada il povero Threepio!

“Ah, sì, un vero spettacolo, ho visto in rete le foto. A proposito, ne ha scattate anche lei? Quante ne ha fatte? Me le passa? Ho qui la chiavetta…”
“Dottore, lei ha una strana luce negli occhi…Comunque, finita la visita al Palamontepaschi siamo tornati all’Hotel Excelsior. C’erano di nuovo gli ospiti. Come il giorno prima, abbiamo cominciato con Colin Baker. E’ in gamba, ha mantenuto un grande rapporto con il pubblico, nel corso degli anni, grazie anche agli audiodrammi che gli hanno permesso di tornare a interpretare il Sesto Dottore con la voce soltanto; perchè – diciamocelo – non c’ha più il fisico”
“Grande ospite. E poi chi c’era?”
“Di nuovo Catherine Schell. La mutaforma aliena di “Spazio: 1999”, ha presente?”
“Eccome, Maya è stato uno dei miei primi amori guardando la TV da ragazzino. E’ a causa sua che ho cominciato a portare gli occhiali”
“Vedo che ci capiamo: dopo c’è stato Anthony Daniels, che, proprio come Sylvester McCoy l’anno scorso, non si è accontentato di restare sul palco, ma è sceso in platea per mischiarsi al pubblico e stare faccia a faccia con che gli porgeva le domande: bisognava in continuazione girarsi per seguirlo, non si poteva stare tranquilli sulla poltrona.”
“Poi avete avuto di nuovo Colm Meaney e infine Christopher Lloyd, giusto?”
“Esatto, grandi attori. Anche loro hanno ripetuto con successo le performance del giorno prima. Incredibile a dirsi, Lloyd era un po’ timido e riservato, anche se cercava di non darlo a vedere, e…”
(suona di nuovo il telefono): DRRINN DRRINN
“Mi scusi solo un istante…Pronto? Cosa? Di nuovo? No, i palmiti io non li vendo, avete capito? Palmito è il mio nome! Vadaviaiciap!”
“Dottore, se la prendono in giro…”
“Non ci badi, basta sapersi abituare. Continui a parlarmi della Starcon. Mi dica, ce n’erano molte?…”
“Di cosa?”
“Di cosplayer, quelle ragazze che indossano costumi aderenti e succinti. Io vi conosco, a voi nerd, sempre a sbavare dietro a donne poco vestite! Mmmh, slurp!”
“Veramente mi sembra che sia lei a…”
“Tutte con il tacco dodici e la quinta di reggiseno, vero? Ooorgh…sento che mi sta venendo una psicanalisi! Il mio es che insorge….sìììì! Freud, Feuerbach, Schopenhauer!!…”
“Rossi, Dossena, Polenghi, Lombardo! Per favore, usi l’asciugamano, con tutta questa filosofia tedesca… Dicevo, dopo gli ospiti abbiamo avuto l’asta di beneficenza e poi la cena di gala, la prima nella nuova sede. A Bellaria eravamo abituati a spazi ampi, a Chianciano invece ci siamo trovati in una sala più piccola e abbiamo dovuto adattarci; eravamo un po’ pigiati, e i camerieri hanno dovuto fare lo slalom per servire ai tavoli, ma pazienza.”

Cena di gala: questa era la torta “ufficiale”…

…e questa invece era un semplice graduato (Ah! Ah! Che sagoma che sono!), ma altrettanto apprezzata, se non di più, soprattutto da parte degli ospiti…

“La serata è stata un successo: il taglio della torta è stato, come sempre, un momento emozionante, e Anthony Daniels ha fatto decisamente il mattatore, facendo spettacolo e mettendo all’asta la sua fetta di torta.

Catherine Schell, Colin Baker, Chase Masterson e Anthony Daniels non intendono commettere nessun brutale omicidio, con quel coltello, ma soltanto tagliare la torta. Colm Meaney e Christopher Lloyd, purtroppo, hanno dovuto lasciarci prima che la cena terminasse (Foto: Cristina Mittino)

Asta tosta: oggetti tosti per tutti i gosti! Assieme ad Anthony Daniels vediamo il traduttore ufficiale, Paolo Attivissimo (Foto: Cristina Mittino)

Il momento più bello, però, è stato senza dubbio la premiazione fuori programma e assolutamente inaspettata dei principali organizzatori – Massimo Romani, Jessica Farella e Marina Domenicali – da parte della neo-formatasi “Task force anti-ingratitudine”.

Massimo Romani, il “patron” della Starcon, riceve il premio dalle mani di una emozionatissima presentatrice (Foto: dottor Francesco “Il Navarca” Spadaro, vincitore del Premio Italia 2017 nella categoria “Articolo su pubblicazione amatoriale”)

“Mi creda, si meritavano un riconoscimento per tutto il lavoro svolto, dopo tutti i problemi affrontati e superati, e le critiche sopportate fin troppo pazientemente. Credo che Massimo si sia addirittura commosso. Ma che fa, dottore, si commuove anche lei?”
“N-no…mi è entrato il super-io nell’occhio, mannaggia a Jung! E poi?”
“E poi foto di gruppo e chiusura della convention. Ah, sì, c’è stata anche la nomina del nuovo “poster boy” che per il prossimo anno farà il testimonial dello Stic. Uno sceneggiatore di fumetti di mezza età e sovrappeso”
“Strana scelta…”
“Veramente. E pensare che l’anno scorso c’era quella bella topolona…”
“Quindi…quindi è così che è finita…”

La cerimonia di chiusura, con lo staff degli organizzatori raccolto per salutare. Nessuno vuole dire la parola “fine”, ma bisogna farlo (Foto: sempre quello là. Leggete il suo articolo e poi fatemi sapere com’è)

“Ma cos’ha? La vedo triste. Comunque sì, piu’ tardi abbiamo avuto ancora le consuete gozzoviglie sui divanetti dell’albergo per gli ultimi rimasti, ma quella è stata la chiusura. La nuova Starcon è stata una bella esperienza. E’ vero, abbiamo ancora della strada da fare: dobbiamo aggiustare il tiro in varie cose, e ci sono ancora diversi spigoli da smussare, ma del resto neanche Bellaria è stata fatta in un giorno.
Quello che conta è che questo nuovo ciclo è partito con il piede giusto, e ne siamo contenti. Certo, siamo stati tutti tristi all’idea di andarcene, e come ogni anno ci ha preso la malinconia. Ma torneremo, sì, torneremo. E fino ad allora non ci dovranno essere rimpianti, né lacrime, né ansietà. Continueremo a lavorare per quello in cui crediamo, e così facendo dimostreremo a tutti coloro che vengono alla convention che non si sbagliano a credere in noi.”
“Sigh!…sob!…sniff!…”
“Dottor Palmito, cosa le prende? Piange? Ho solo parafrasato un discorso del Primo Dottore…”
“Ma non capisce? Io…sono giorni che ascolto i racconti di tutti voi che avete vissuto la convention…di come vi siete divertiti e di come adesso vi manca così tanto…e io…io…vorrei essere stato lì con voi! Uaaaahhhh! Sono stufo di palmiti! Voglio rivelare al mondo la mia vera natura! Sono anch’io un nerd! Anch’io voglio venire alla Starcon! Voglio ricevere il braccialetto al polso dalla migliore reception di sempre! Voglio essere chiamato sul palcoscenico da Nicola Vianello e sfilare! Voglio anch’io sedermi sui divanetti dell’albergo e mangiare bomboloni alla crema assieme a Chase Masterson! Aiutatemi, vi prego! Sono depressooooo!
“Ma, dottore, che fa? Si sta strappando i capelli! Si straccia i vestiti! Non si agiti! A tutto c’è rimedio! Se tu lo vuoi, tu lo sarai, uno di noi!”
“Che mi fa, le Winx?”
“Ehm…No, no. Guardi, sta iniziando adesso subito un’altra Starcon, solo per lei!”
“Davvero?”
“Certo! Deve solo seguire quei distinti signori vestiti di bianco che la aspettano laggiù”
“Mi daranno un costume da indossare?”
“Naturalmente, e non badi alla lunghezza delle maniche e alla chiusura sulla schiena, fa parte del personaggio. Adesso salga pure a bordo della navetta. Sì, quella lì, dotata di sirena per farsi largo nel traffico.”
“La ringrazio tanto. Sono appagato. Viva la Starcon! Viva Ultimo Avamposto! Viva i bomboloni alla crema!”
“Viva Tex! Viva Zagor! Viva Mister No!”
“Lupu ululì?”
“Castellu ululà!“
(l’ambulanza si allontana)
(suona di nuovo il telefono): DRRRINNNN
“Pronto? No, quello di prima se n’è andato. Quanto tempo starà via? Dipende dalla diagnosi…come? Vuole comprare palmiti? Sì, io li vendo. Che ordinazione vuole fare?…”

Carlo Recagno

(Il personaggio del Dottor Palmito è stato rubat…voglio dire, preso a prestito dall’omonimo brano degli Squallor (1984), un mito della nostra generazione )

 

 

Ecco il Ponte di Comando dello STIC-AL

Venerdì 26 maggio si sono svolte a Chianciano Terme le elezioni del direttivo dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”. Ecco i 7 che si sono aggiudicati il compito di portare avanti il club per i prossimi tre anni.

Per le varie cariche leggete i prossimi Inside.

Buon lavoro.

 

I prossimi appuntamenti con lo STIC-AL a Ferrara e Soligo

Si sono da poco spenti i riflettori della StarCon dove ci siamo lasciati con un arrivederci ed ecco ora il momento di mettere in pratica quel saluto.

I prossimi appuntamenti dove lo Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” sarà presente sono due manifestazioni legate al mondo del fumetto e non solo.

La prima si svolge a Ferrara, la Ferrara comics & Games, e a rappresentarci come fa da alcuni anni è la USS Qapla’z che ha ideato un simpatico trailer.

 

Abbiamo ricevuto una chiamata di soccorso da parte della U.S.S. Qapla’z.
La nostra nave è stata colpita e l’equipaggio ha dovuto abbandonarla per rifugiarsi sul terzo pianeta del sistema SOL.
Arrivati sulla superfice del pianeta, ci mimetizzeremo tra gli indigeni, approfittando di un curioso rituale denominato FERRARA COMICS che si terrà il 18 e 19 giugno, nel centro storico della città chiamata FERRARA.
I nostri uomini si nasconderanno presso il Chiostro di S. Paolo in Corso Porta Reno. In quel luogo attenderanno altri soci STIC-AL e simpatizzanti per la missione di soccorso.
Fate presto, veniteci a recuperare …e a fare quattro chiacchiere con noi!
Vi aspettiamo.

Solo pochi giorni dopo, il 25 giugno, lo STIC-AL assieme allo Stargate Fan Club, gestirà un banchetto a Soligo alla Soligo Comics & Games, un evento che lo scorso anno ha visto dei soci partecipare alla gara cosplay, come potete vedere nel video presentato sulla pagina facebook della manifestazione.

 

Fenix Cosplay @ Soligo Comics 2016

Music: bensound.com

Publié par SOLIGO Comics & Games sur jeudi 1 juin 2017

Nel video dedicato alla manifestazione dello scorso anno potete vedere il banco dello STIC-AL.

 

Soligo Comics 2016

Music: bensound.com

Publié par SOLIGO Comics & Games sur jeudi 1 juin 2017

 

Vi attendiamo ai banchetti dello STIC-AL per passare delle piacevoli ore assieme.

 

 

Starcon 2017: il terzo giorno

STARCON REPORT – Sabato

Buongiorno a tutti, e buona domenica. La Starcon purtroppo volge al termine, è l’ultimo giorno della nostra convention, ma non è ancora tempo di farci prendere dalla malinconia. Quel tempo verrà esattamente domani, lunedì, quando saremo rientrati a casa e proveremo tutti un grande vuoto dentro, come se avessimo lasciato il cuore da qualche parte; e ci prenderà la famigerata SDPS, Sindrome Depressiva Post-Starcon. Ma oggi è oggi, e domani è domani. E adesso che ci penso, questo significa anche che ieri era ieri. Già, ieri. Sabato. Cos’è successo sabato? Come diceva Massimo Boldi, “sta attento che adesso te lo dico”.

Sabato. Il giorno più lungo, e non sto parlando dello sbarco in Normandia. Una giornata straricca di eventi, per la nostra convention.
Quattro ospiti di calibro. Più una, ma questo più avanti.

Abbiamo conosciuto il nostro secondo Dottore. Che poi in realtà era il sesto, solo che per noi era il secondo, dopo la visita di Sylvester McCoy l’anno scorso, che è stato per noi il primo anche se in realtà era il settimo. Tutto chiaro, no? Insomma, abbiamo avuto Colin Baker, il sesto Dottore. Spiritoso, tranquillo e pacato, molto diverso dal suo predecessore (che, come ricorderete, schizzava da un lato all’altro del palco), ma comunque assolutamente british.

il favoloso Baker

Per gli appassionati di Star Wars, invece, c’era Anthony Daniels, l’uomo dentro il droide C3-PO. In formissima malgrado l’età non più verde. Magro, tutto vestito di nero, ha dominato il palco sin dal primo istante, conquistando il pubblico, che non la smetteva di ridere.

Questo è il droide che stavamo cercando

Poi, l’ospite di Star Trek: Colm Meaney, l’ingegnere O’Brien di Star Trek: The Next Generation e di Deep Space Nine. Simpatico e assolutamente irlandese.

E’ lui, il capo O’Brien.

E poi il pezzo forte: Christopher Lloyd, che sebbene i trekker ricordino principalmente per aver intrerpretato il klingon Kruge in Star Trek III, rimarrà universalmente noto come il dottor Emmett Brown della trilogia di “Ritorno al Futuro”. Era naturalmente invecchiato, ma il volto era sempre quello di “Doc”, ed è stato molto disponibile verso il pubblico.

Grande Giove! E’ proprio “Doc”!

Finita la maratona di ospiti, alla sera si sono aperte le danze. Non letteralmente, eh, è solo un modo di dire. Parlo del momento “clou” della convention, la serata magica che incolla tutti alle poltroncine (più comode di quelle di Bellaria, devo dire): spettacolo, costumi e premiazioni, a cui ha assistito, in prima fila, anche il sindaco della città che da quest’anno ci ospita.

La sfilata dei costumi, un punto fisso dell’universo sin da prima che ci fosse la Starcon, ancora quando esisteva solo la Sticcon. Non una gara di cosplay (anche se noi c’eravamo da prima, ma molto prima che venisse coniato il termine), bensì un evento in cui da sempre la simpatia conta più di tutto, e per partecipare è sufficiente non prendersi sul serio. E quest’anno, chi lo sa?, sarà stata la nuova location che ha ispirato le persone, ma abbiamo avuto la partecipazione più alta di sempre.


Abbiamo visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare: vulcaniane napoletane in abito da sera, klingon che ballano al ritmo di Rovazzi, nuclei a curvatura che fanno le scale, conigli che non erano in tasca ma che eravamo contenti di vedere, ragazzi vestiti da personaggi Lego (praticamente, la Next Generation dello Stic vestiti da…Next Generation); e ancora: Dalek, cavalieri Jedi, sulibani, streghe malefiche e…il più giovane Darth Vader che mai ci sia stato dato di vedere (e già molto bravo in quanto a interpretazione).


Una serata memorabile, che resterà scolpita negli anni, nei decenni, nei trentenni, nei quarantenni (che non sono una squadra di calcio). Fantasia, inventiva, e tanto humour da parte di gente di ogni età che non ha perso la voglia di giocare e di prendersi in giro.
La serata è stata memorabile anche per l’intervento fuori programma della bellissima e simpaticissima Chase Masterson. Non me ne vogliano gli altri ospiti, ma Chase ha qualcosa che loro non hanno: e no, non mi riferivo a quello che state pensando voi (e che, per dire la verità, ho pensato anch’io), ma alla grande verve di questa ragazza (di origini italiane, oltretutto) che è stata di nuovo in nostra compagnia nel “Dopofestival” sui divanetti dell’Hotel Excelsior, in mezzo ai bomboloni alla crema (che il correttore automatico insiste a voler cambiare il “bombolini”, ma ho vinto io, porco il mondo che c’ho sotto i piedi) e ai vini.

Chase, sweet Chase.

E’ stata anche, come sapete la serata delle premiazioni. Prima di tutto, la targa “Alberto Lisiero”, intitolata al presidente dello Stic (e soprattutto grande amico) prematuramente scomparso pochi anni fa, che quest’anno è stata assegnato alla scrittore Charles Stross, ospite alla Italcon. la convention che quest’anno ha avuto una sua sede separata.
E poi i Premi Italia. Potete leggere l’elenco completo dei vincitori a questo link:

http://www.fantascienza.com/22512/premio-italia-2017-tutti-i-vincitori
qui è sufficiente dire che, con viva e vibrante soddisfazione, lo Stic porta a casa un discreto numero di premi.
La nostra Gabriella Cordone Lisiero ha vinto infatti la targa come miglior curatore, per l’Inside Star Trek Magazine. Stefania Bronzoni, invece, ha avuto il premio come miglior traduttore, e Ultimo Avamposto quello per la migliore collana (nella fattispecie la serie a fumetti Star Trek Continues). Il nostro Claudio Sonego è stato votato per il miglior racconto amatoriale, e il dottor Francesco Spadaro (che qualcuno conosce anche con il curioso nomignolo “Il Navarca”) ha vinto il premio per il miglior articolo amatoriale (pubblicato sulla rivista Fondazione).

Tutti soddisfatti, che a serata conclusa hanno brindato a vino e bomboloni; che sono la nostra unica vera droga: noi ci sfondiamo con il prosecco, e per noi non esiste il LSD, ma solo il LDS, lambrusco di Sorbara. Che volete farci, noi siamo un po’ demode’. Cosa potete aspettarvi da gente oltre la quarantina che pratica come sport estremo il binge watching e che fanno gli scemi vestendosi con pigiamini colorati?

Siamo così
Fortemente scombinati
Sempre più emozionati, stralunati
Ma potrai trovarci ancora qui
Nelle sere di Chianciano
Con un bicchiere in mano, che c’è di strano?
E ti diremo ancora un altro:
“passami il bombolone”.

 

Carlo Recagno

Starcon 2017: il secondo giorno

STARCON REPORT – GIORNO 2 (VENERDI’)

Buongiorno a tutti. Oggi è sabato, e la Starcon sta entrando nel vivo. Molti di voi sono già in viaggio per venire a Chianciano, alcuni stanno arrivando o sono già arrivati, e stanno anche già facendo la fila davanti al centro congressi del Grand Hotel Excelsior, per essere serviti dalla migliore reception di sempre. Intanto, volete sapere cos’è successo ieri, venerdì? Di tutto e di più. Giochi, quiz, con ricchi premi e cotillons. Proiezioni e conferenze, che sto rileggendo anch’io in questo momento sul programma, perché non posso ricordarmi sempre tutto (ma come è difficile da sfogliare il depliant pieghevole! Non si potrebbe tornare al librettino?).

Alla Starcon si gioca!

E, parlando di giochi, nei locali della convention svolazzava a volte un Millennium Falcon. Sapete mica se gli imperiali lo hanno abbattuto?

Il pezzo forte della giornata è stata l’assemblea dei soci dello Star Trek Italian Club, durante la quale si sono svolte le elezioni per il nuovo Ponte di Comando dello Stic. Tutti i membri (ma si puo’ dire membri, o è una parolaccia?) uscenti che si erano ricandidati sono stati confermati, e il PdC ha accolto nelle sue fila due nuove leve: a loro va il nostro augurio per il compito che spetta loro, e cioè contribuire a gestire il fan club più bello di sempre.

Il nuovo Ponte di Comando dello Stic, fotografato dalla presidente uscente, Gabriella Cordone Lisiero.

Ho detto il pezzo forte? No, non è vero: il vero pezzo forte (e direi un gran bel pezzo!) è stata la nostra prima ospite: Catherine Schell, la bella mutaforma Maya di Spazio: 1999. Gli anni sono passati, ma lei è sempre una gran bella donna, e ha incantato tutti sul palco, grazie anche alla traduzione simultanea della nostra bella e brava interprete, Elena.

Catherine Schell sul palco

Gli anni passano, ma “Maya” è sempre splendida!

Verso sera abbiamo avuto Paolo Attivissimo e Marcello Rossi, che hanno ripresentato la conferenza che tanto successo ha avuto lo scorso autunno all’ultima Reunion: “Le bufale di Star Trek”. Credevate che lo storico bacio tra Kirk e Uhura fosse stato il primo bacio interrazziale della storia della televisione? Paolo e Marcello (che non è un duo comico; non ancora, perlomeno) hanno scoperto che non è così. E ancora: è vero che Bill Shatner portava il parrucchino? I capelli erano suoi solo perché li aveva comperati? A queste e altre interessanti domande i nostri hanno dato alla fine risposta, e molte di quelle risposte vi potrebbero stupire; e magari vi hanno già stupito, se eravate in sala ieri sera. (Non c’eravate? E cosa state facendo in poltrona, a casa vostra? Venite qui!)

Paolo e Marcello. (‘Nuff said!)

Ieri sera, già. Dal lato “giochi” ha avuto luogo la leggendaria Kobayashi Maru, il gioco a squadre che occupa tutta la notte e che da anni (ma cosa dico, anni? Decenni, perdinci e poi perbacco!) caratterizza la Sticcon (che, per i più giovani, ricordiamo che è una delle convention che compongono la favolosa Starcon). I partecipanti stanno dormendo ancora adesso dopo la notte in bianco.

E mentre i giocatori giocavano, gli altri che facevano? Gozzovigliavano, naturalmente. Cosa vi aspettate da un gruppo di trekker maturi (almeno anagraficamente)? I divanetti dell’Excelsior hanno ancora una volta visto vini, spumanti, pani, salami, e…bomboloni! Insomma, abbiamo fatto una nostra convention, più ristretta e decisamente mangereccia.

Ho voluto tenermi il terzo pezzo forte della giornata per ultimo: perché a tarda serata è arrivata la brillante, meravigliosa, fantastica, spumeggiante, favolosa, bellissima, affascinante e conturbante (ma anche senza turbante)…Chase Masterson!

L’arrivo di Chase Masterson alla reception (foto: Rodri van Click)

Vista l’ora non si è presentata sul palco, e ce la siamo tenuta noi “pochi intimi”, sui divanetti, tra un bicchiere di prosecco e un bombolone alla crema. E’ la terza volta che Chase è tra noi, ormai fa parte della famiglia, e la gioia che ci porta non ha paragoni.

Chase, siamo tutti ai tuoi piedi. Sei la nostra regina! Fa’ di noi quello che voi! (Foto: sempre quello di prima)

Ah, Chase! Di fronte a te mi sento come Raji di “The Big Bang Theory”, non riesco a parlare. Nemmeno se mi faccio forza con l’alcool. Forse se provassi con i bomboloni? Domani  sera posso fare un tentativo.

Intanto continuate a seguirci. Anzi, no: potete fare di meglio. Venite qui, a Chianciano. Noi ci siamo, e vi aspettiamo.

 

Carlo Recagno

Starcon 2017: Il primo giorno

Si parte!

Starcon anno zero.

E’ così che ci sentiamo. Abbiamo ricominciato, dopo 18 anni a Bellaria. Siamo passati dalla riviera romagnola alle colline toscane, abbiamo preso baracca e burattini e ci siamo trasferiti qui. E’ una nuova frontiera, la stiamo esplorando, stiamo andando dove nessun fan era mai giunto prima.

Pronti a incominciare: chi è di scena? Vai prima tu! No, dai, prima tu! Eccheccavolo…

E’ una fase di rodaggio e di sperimentazione, ma non preoccupatevi: ci siamo rifatti il trucco e il guardaroba, ma siamo sempre gli stessi. Al banco Stic troverete come sempre Livia Monteleone e Nicola Vianello (il quale è disponibile a tutte le ore per rinnovare la vostra iscrizione al club), e all’ingresso troverete sempre la miglior reception di sempre, pronta ad ascoltare i vostri problemi e a fornirvi del passi e di tutto l’equipaggiamento che vi serve per affrontare la Starcon…insomma, i capisaldi della Starcon ci sono e non mancheranno neanche questa volta.

Il banco Stic, con Nicola Vianello e la meravigliosa Livia.

Ma è un nuovo mondo, e vogliamo sfruttarlo al meglio per rendere la Starcon ancora migliore. Ci sentiamo un po’ come John Travolta in “Grease”: questa convention puo’ diventare sistematica, idiomatica, ultramatica…puó diventare Starcon Lightning!
(Il paragone con “Grease” non è poi così tanto alla cavolo, perché anche noi abbiamo una Rizzo, la favolosa Gabriella, che troverete alla reception, e che risolverà ogni vostro problema: se la vostra navetta da Chiusi se n’è andata sgommando abbandonandovi sul piazzale della stazione sotto il sole cocente come un cane in autostrada a ferragosto, ella smuoverà mezzo mondo affinchè qualcuno vi venga a prendere. Rizzo, ti amo, sei la mia nuova migliore amica! Voglio un figlio da te! Se non ce l’hai mi accontento di un nipote!)

E abbiamo iniziato. Tra il vecchio e il nuovo. Il nuovo è la sala, diversa da quella di Bellaria, con i palchi e i loggioni. Il “vecchio” era Marco Pesaresi (Ha! Ha!), il nostro bravo presentatore al quale manca solo un eccesso di lampada solare per essere come Carlo Conti, e che ha dato il via alla nostra manifestazione presentando come al solito i club che danno vita alla Starcon.

Uno sguardo dall’alto

Il giovedì è come sempre una giornata introduttiva, di riscaldamento. Si inizia piano piano, con proiezioni (Guida Galattica per Autostoppisti, Muppet Show), conferenze (I quarant’anni della Forza) e giochi a quiz (Federazione a catena). Tutto come da programma, ma in una nuova cornice. Alcune cose hanno naturalmente bisogno di qualche aggiustamento di tiro, come i pasti consumati alla sera al ristorante esterno dalla convention, che si sono rivelati purtroppo al di sotto dei livelli che ci avevano garantito, ma stiamo lavorando per risolvere anche questo problema (se necessario faremo intervenire l’armata klingon equipaggiata di bat’leth e di bastoni del dolore, e i Sith con il lato oscuro della Forza).

Alcune cose tuttavia non si cambiano: i capisaldi della Starcon non si toccano. Ogni anno c’è sempre chi porta prelibatezze enogastronomiche da tutte le parti d’Italia (e anche dall’estero) per il “dopo festival”, le serate sui divanetti dell’albergo in cui, a giornata conclusa, i “sopravvissuti” alla convention riposano dalle fatiche pasteggiando a bomboloni alla crema (SIIII! CI SONO ANCHE QUI!), soppressa e vini, spumanti e non.

Siamo andati a dormire alle tre del mattino, stanchi ma felici. La Starcon è davvero iniziata. Ci siamo trasferiti altrove (e non sto parlando della base segreta di Martin Mystère), ma siamo a casa.
Starcon: dove ci sono bomboloni c’è casa.

Venite anche voi, venite a trovarci. Fino a domenica siamo qui. A Chianciano. E non ci muoviamo.

 

Carlo Recagno

 

 

E dalla regia ci dicono “tutto OK”.

Starcon: andiamo a incominciare!

Buongiorno a tutti. Oggi inizia la Starcon, edizione 2017, ed è la prima di una nuova era. Abbiamo una nuova sede, che anche noi stiamo imparando a conoscere.
Siamo in una nuova città, che non ci conosce se non di fama (sì, ci facciamo sempre riconoscere), ma che ci ha accolto a braccia aperte. E di nuovo noi spiegheremo chi siamo alla gente del posto, che si troverà in giro per la città tipi strani vestiti da ufficiali della Flotta Stellare o da Klingon, o da Jedi, o da Signori del Tempo.

Lavori in corso: questo è l’ingresso del salone, con i loghi delle associazioni che danno vita alla Starcon.

Stiamo lavorando per voi, non si vede?

Chianciano Terme era per noi una terra inesplorata, e ci siamo gettati in questa nuova avventura con lo stesso entusiasmo che abbiamo messo alla nostra prima convention. Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi a lavorare, ricominciando da capo. Abbiamo incontrato molte difficoltà, tra le quali le defezioni di due ospiti importanti, ma non ci siamo mai persi d’animo, per non farvi rimpiangere niente e nessuno. Abbiamo passato notti insonni per costruire la nostra nuova casa, e vi invitiamo ad ammirare assieme a noi il risultato.

I nostri baldi e giovani eroi affrontano una nuova sfuda: montare un tavolino. Volete sapere com’è finita?

Ha vinto il tavolino!

Noi siamo qui, e vi aspettiamo. Pronti a ricevervi, sia i veterani che le nuove leve. Chianciano è la nostra nuova casa. Prendete la valigia e mettetevi in viaggio, ancora una volta dove nessun fan è mai giunto prima!

 

 Carlo Recagno

Come direbbe Stan Lee: “Excelsior!” (che, in questo caso, è anche il nome dell’albergo).

Non ci posso credere: Chase Masterson!

I giochi non sono ancora finiti! Non ve l’aspettavate, naturalmente, che a letteralmente un passo dalla convention avessimo ancora un asso nella manica. E invece eccolo qua, e non è un asso, ma una regina di cuori in piena regola: è una “vecchia” conoscenza della Starcon Italia, che viene di nuovo a trovarci. Stiamo parlando della bella, brava, bella, simpatica, bella, spiritosa e bella (l’abbiamo già detto, bella?) Chase Masterson, l’indimenticabile Leeta di Star Trek: Deep Space Nine (e, come voce, anche di Star Trek Online). Ma Chase è nota anche per aver interpretato Vienna Salvatori negli audiodrammi di Doctor Who realizzati dalla Big Finish, personaggio che ha meritato in seguito un suo spin-off giunto ormai alla terza stagione; ed è anche una talentuosa cantante jazz con diversi dischi al proprio attivo (“Yesterday was a Lie”, “Burned with Desire”, “Thrill of the Chase” e la compilation “Jazz Cocktail”).
Nel 2013 Chase ha fondato la Pop Culture Hero Coalition, un’organizzazione no-profit che si batte contro il bullismo, il razzismo, la misoginia e altre forme di odio.
Nel 2004 Chase è stata inclusa tra le “50 donne più sexy della fantascienza” dalla rivista Femme Fatale, e nel 2009 AOL l’ha dichiarata “una delle dieci aliene più sexy della TV”, sottolineando anche che è nota come l’ospite più popolare alle convention.
Data la sua grande carica di simpatia, che conosciamo bene, noi non possiamo che essere d’accordo, e tra pochissimo infatti sarà di nuovo tra noi.
Chase farà la sessione di autografi generale, ma farà comunque capolino sul palco come fuori programma. Preparatevi, quindi: la Starcon sta per iniziare!

Come si mangia alla Starcon?

Come si mangia alla Starcon? Seduti comodamente a un tavolo di ristorante, che diamine! Sì, ma quale ristorante? Questo è il dilemma!
Ebbene, la quantità di iscrizioni alla convention ha superato ogni nostra più rosea previsione, e per questo il ristorante del Grand Hotel Excelsior (sede della Starcon, lo ricordiamo) non può ospitarci tutti.
Che si fa, quindi?
Per mantenere integra la nostra secolare tradizione di mangiare tutti insieme, ci sposteremo al ristorante “Lafayette”, a poche decine di metri dall’Excelsior. Un piccolo passo in più per noi, un grande passo in più per i cuochi, che potranno sfamarci tutti. Qui sotto potete vedere le foto del Lafayette, e in alto, invece, la mappa del luogo.

Specifichiamo che i pasti in comune si svolgeranno, sempre come da tradizione, a partire dal giovedì sera, inclusa la cena finale con ospiti di domenica sera.

Tutti i pasti, invece, di martedì e mercoledì (prima della convention) e di lunedì (dopo la convention) verranno serviti negli hotel in cui sarete alloggiati.

Vi aspettiamo quindi all’ora di pranzo (e di cena!) ai tavoli del Lafayette. Ricordatevi: Lafayette, come il secondo nome del capitano Benjamin Sisko di Deep Space Nine (loro dicono che non l’hanno fatto apposta), e buon appetito!

Alla Starcon: mostra in ricordo di Giacomo Pueroni

Giacomo Pueroni era abile, scrupoloso e coscienzioso come pochi, una dote veramente rara. Era un grande professionista, che lavorava sempre con assoluto amore per il fumetto e con grande rispetto per il lettore, mettendo sempre il massimo dell’impegno in ogni cosa che faceva; sia che si trattasse di una illustrazione pubblicitaria per la sua città, Gorizia, sia che si trattasse di un albo per la Sergio Bonelli Editore.
E aveva anche una grande passione per la fantascienza: Giacomo era un fan, uno di noi, un amico, una delle colonne dello Star Trek Italian Club sin dai tempi “pionieristici”, e i veterani ricordano bene le strisce umoristiche che pubblicava sulla rivista del club quando era ancora una fanzine.
Malgrado l’avesse colpito una malattia incurabile, Giacomo ha continuato a disegnare, dal suo letto d’ospedale, finchè gli è stato possibile. Perché per lui disegnare era vivere, era la sua vita.
Ma alla fine la maledetta malattia se l’è preso, lasciandoci tutti più poveri.

Vogliamo ricordarlo alla Starcon Italia 2017 con una esposizione dei suoi lavori.
La mostra “GIACOMO PUERONI: DISEGNATORE DEL FANTASTICO” è a cura di Egisto Quinti Seriacopi e di Federico Memola (creatore di Jonathan Steele e collaboratore storico di Giacomo). E’allestita presso il Palamontepaschi di Chianciano Terme, la sede della Starcon Comics, ed è visitabile con ingresso gratuito dalle ore 9:30 alle 18:30, Sabato 27 e Domenica 28 Maggio 2017.

Disegnava il fantastico ed era un fantastico disegnatore.