Buongiorno a tutti, qui Chianciano, vi parla Nicoló Carosio, che vi prega di scusarlo per il ritardo. E’ sabato, e noi qui corriamo felici per i prati in fiore mangiando le mele. O meglio, ci muoviamo per il parco Fucoli in quesri spensierati giorni di inizio estate mangiando hot dog e panini con la porchetta, e bevendo birra. Queste sono le grandi innovazioni di questa edizione della StarCon Italia: convention all’aperto, in un grande parco, e un chiosco di barbecue subito fuori dal centro congressi. E siamo felici, malgrado…
DRRRIINNN
Scusate, il telefono. Pronto?…
“Salve, vorrei parlare con Ilaria”
“Temo che lei abbia sbagliato numero, qui non c’è nessuna Ilaria”
“Oh, mi scusi, mi scusi”
Dunque, stavo dicendo…siamo felici malgrado le file orrende al buffet per consumare i pasti e il fatto che quest’anno gli attori si possono fotografare solo per cinque minuti (e speriamo che questo sia soltanto un fastidioso incidente di percorso che non si ripeterà più). La StarCon prosegue e venerdì abbiamo avuto le prime cose interessanti, come la conferenza di Chiara Codecà su Harry Potter e quella di Paolo Attivissimo su “The Martian”. E poi l’asta di beneficenza, le lezioni di lingua klingon, e proiezioni a non finire. E ancora, l’assemblea sociale Stic, con il ponte di comando dello Stic (che il correttore automatico insiste a chiamare “ponte di carnevale”; oh, avrà le sue ragioni, eh!) al gran completo, che ha fatto il punto della situazione, con anche delle anticipazioni sul futuro del nostro club.
Per esempio, se volete venire alla prossima Reunion, a Riccione tenetevi liberi dal 9 all’11 novembre prossimo. Ma abbiamo avuto anche…
DRRRIINNN
Scusate, di nuovo il telefono
“Ilaria, sei tu?”
“No, qui non c’è nessuna Ilaria”
“Ne è sicuro?”
“Sicurissimo, e ora si levi dalle scatole, che devo finire il resoconto”
Dunque, abbiamo avuto anche ospiti illustri come Brian Muir, l’uomo che ha inventato la maschera di Darth Vader, e Claudia Wells, la prima Jennifer di “Ritorno al futuro”, che è ancora più gnocca di trenta anni fa.
E poi il gradito ritorno di un vecchio amico, che in passato è venuto a visitarci già altre volte: Robert Picardo, il dottore olografico di Voyager (la serie TV di Star Trek, non il programma di Giacobbo). Presentato come sempre con la traduzione simultanea, “Bob” si è mostrato ancora una volta un vero showman, che ha dominato il palcoscenico con i suoi aneddoti, in particolar modo quelli relativi al personaggio che ha interpretato in Stargate, da lui più volte definito come “stronzo grande” (Picardo non dimentica le sue origini italiane.
Insomma, voi che siete rimasti a casa, lo capite cosa …
DRRRRIIINNN
“Ilaria, amore mio! Senza di te non vivo più, non resisto! Ti prego, dimmi che posso venire subito a farti visita nel tuo pied-a-terre pieno di profumo di zagare e di atmosfere dannunziane, anche se non ho soldi…”
“EBBASTA, CRIBBIO! Ma chi (BEEP) è questa Ilaria? Volete smetterla di rompere, tutti quanti? Non ce l’avra’ mica d’oro, no? Vedete di andarvene tutti a (BEEP), brutti (BEEP) di un (BEEEP)! Qui non c’è nessuna Ilaria! Lo volete capire, bruttissime testacce di BEEEP)?”
Scusate, un piccolo sfogo. Dicevo, lo capite cosa vi siete persi, voi che siete rimasti a casa? Gli hot dog migliori del mondo, come non li avete mai mangiati! Non è un motivo più che sufficiente per venire a Chianciano, dove ci darem la mano? Un mio amico di Catania in forte crisi di malinconia ha mangiato un panino con la porchetta innaffiato da copiose dosi di weis bier, e cinque minuti dopo era di nuovo perfettamente riconciliato con l’universo e l’umanità tutta. Venite quindi anche voi a Chianciano, alla StarCon! Vi aspetta un cane caldo!
A domani, con Jason Isaacs, il capitano Lorca di Star Trek: Discovery.
DRRIIINNN!
Di nuovo? Eh, no, adesso mi sentono!
“Pronto, sono Ilaria. Qualcuno mi ha cercato?”
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!
Carlo Recagno
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