StarCon 2019 e Trono di Spade: Miltos Yerolemou

Qualche fortunato lo ha incontrato a Lucca Comics & Games a novembre del 2018 presso lo stand STIC-AL/Ultimo Avamposto, ma un ospite così simpatico non poteva sfuggire alla StarCon. Ecco quindi tornare in Italia l’attore Miltos Yerolemou.

Figlio di immigrati greco-ciprioti, Miltos Yerolemou è nato e cresciuto a Londra. Dopo aver studiato danza e recitazione, ha iniziato a lavorare in teatro, interpretando spesso ruoli shakespeariani con la Royal Shakespeare Company. Nel 1997 è entrato nel cast regolare della serie televisiva di intrattenimento per bambini Hububb, rimanendovi fino al 2001. Nel 1995 ha esordito al cinema, non accreditato, interpretando un mimo in Il commediante, mentre il suo primo ruolo, seppure minore, è arrivato nel film Middleton’s Changeling del 1998. In televisione ha preso parte nello stesso periodo agli adattamenti di Macbeth e Il racconto d’inverno di Shakespeare, oltre che ad alcuni documentari della serie I predatori della preistoria.

Nel 2011 ha interpretato Syrio Forel nella serie televisiva HBO Il Trono di Spade, ruolo per il quale l’attore è maggiormente noto. Yerolemou ha dichiarato che per interpretare il personaggio si è servito delle tecniche di combattimento con la spada apprese con la Royal Shakespeare Company, mentre per l’accento ha messo insieme «un po’ di greco, un po’ di italiano e un po’ di spagnolo, indirizzandoli poi a est verso la Persia» («I used a little Greek, a little Italian and a little Spanish and then pushed it East into Persia»).
Tra le altre serie cui ha preso parte si ricordano Black Books, My Family, M.I. High – Scuola di spie e Wolf Hall. Nel 2013 ha invece dato il volto a Lester Billings nel cortometraggio The Boogeyman, adattamento del racconto di Stephen King Il baubau dalla raccolta A volte ritornano, che è stato presentato al Film Festival del Regno Unito.
Nel 2015 ha interpretato il dottor Mai nel film The Danish Girl di Tom Hooper oltre ad aver partecipato in un ruolo minore a Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, come alieno nella taverna di Maz Kanata. L’anno successivo è nel cast di Tulip Fever, diretto da Justin Chadwick.

Miltos oltre a firmare autografi e fare foto con i fan terrà dei workshop sulla Danza dell’acqua di Braavos a cui si potrà accedere su prenotazione.

A breve la scheda per partecipare alla convention.

Il sindaco di Hill Valley alla StarCon 2019

Sono passati solo pochi giorni da quando abbiamo comunicato il nome del primo ospite della StarCon 2019 (Bellaria Igea Marina dal 9 al 12 maggio 2019) Julian Glover, ed ecco subito il nome di un nuovo ospite che contribuirà a rendere grande la nostra manifestazione: Donald Ray Fullilove.

Donald “Don” Fullilove (nato il 16 maggio 1958 a Dallas, in Texas) è un attore cinematografico, televisivo e doppiatore americano che ha recitato in numerosi progetti nel corso della sua quarantennale carriera. Il suo ruolo più conosciuto è quello del sindaco di Hill Valley Goldie Wilson nel primo Ritorno al futuro e il nipote Goldie Wilson III in Ritorno al futuro parte II. Più recentemente ha interpretato il ruolo dell’infermiere George nel film della Pixar Up. In TV ha avuto ruoli in Hill Street giorno e notte, Agli ordini papà, Emergency +4 e All of Us. Da bambino è stato la voce di Michael Jackson nella serie animata del sabato mattina della ABC-TV The Jackson 5ive (1971-73). Compare come doppiatore anche in Non c’è festa senza Rex, un cortometraggio di Toy Story, in Mulan, Osmosis Jones, Spirit: cavallo selvaggio, Curioso come George e il videogioco Transformers: The Game; attualmente doppia il personaggio ricorrente di Reginald in American Dad.

Fullilove si è diplomato alla Crenshaw High School di Los Angeles nel 1976 e attualmente è residente a Burbank, in California.

Alla StarCon, tra le altre cose, potremo farci raccontare da Donald cosa succede nel corto Back to the 2015 Future, quando Marty McFly oltre a incontrare suo figlio Devin rivede i personaggi della saga, compreso il sindaco di Hill Valley. Non potete mancare.

A breve nuovi annunci e la scheda per prenotare la convention.

Starcon 2019: Primo ospite

Come promesso, eccoci di nuovo qui: stiamo lavorando attivamente per la Starcon 2019, e vogliamo che il nostro ritorno a Bellaria sia degno delle vostre aspettative. Per questo iniziamo subito con l’annunciarvi il primo ospite!

I primi a festeggiare saranno i fan di Star Wars, Doctor Who, Indiana Jones, Spazio 1999, James Bond 007, Harry Potter e Il Trono di Spade, perchè si tratta infatti di Julian Glover!!!

Julian Wyatt Glover è nato il 27 marzo 1935 a Hampstead, in Inghilterra. È di origine inglese, scozzese e gallese. Primariamente un attore teatrale classico, Glover si è formato al National Youth Theatre e ha recitato con la Royal Shakespeare Company. Si è laureato alla Royal Academy of Dramatic Art (RADA) ed è diventato membro associato.

Negli anni ’60 e ’70 è diventato un volto familiare agli spettatori televisivi britannici comparendo in molte serie popolari. Il suo talento per gli accenti e l’espressione fredda lo hanno reso una scelta ideale per interpretare cattivi raffinati.
Durante gli anni ’80, Glover ha raggiunto una certa fama a Hollywood con ruoli in vari film.
Ha interpretato il generale Maximillian Veers ne L’impero colpisce ancora (1980), il cattivo greco Aristotle Kristatos nel film di James Bond Solo per i tuoi occhi (1981) al fianco di Roger Moore, ed è stato Walter Donovan ne Indiana Jones e l’ultima crociata (1989). Ha inoltre prestato la voce al ragno gigante Aragog ne Harry Potter e la camera dei segreti (2002).
Le apparizioni televisive di Glover comprendono serie come Agente speciale (1961), Spazio: 1999 (1975), Blake’s 7 (1978), Mai dire sì (1982) e Merlin (2008). Ha anche recitato nel ruolo ricorrente del Gran Maestro Pycelle in 31 episodi della serie fantasy HBO Il trono di spade (2011).
In Doctor Who ha inoltre  interpretato Re Riccardo Cuor di Leone nell’ episodio “The Crusade” (1963), e il Conte Scarlioni in “City of Death” (1979).

È stato insignito del titolo di Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico nella Lista dei riconoscimenti per il compleanno della Regina del 2013 per  “services to drama”.

Potete trovare ulteriori informazioni sulla manifestazione sul nostro sito ufficiale: www.starconitalia.it

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Starcon 2019: Si torna a casa!

Vi avevamo promesso presto nuove rivelazioni, e non ci tiriamo indietro.

Il futuro è alle porte (ma anche alle finestre, se volete), e per noi ha un nome solo: Starcon Italia 2019.
Per prima cosa le date: la nostra multicon avrà luogo dal 9 al 12 Maggio 2019. Segnatevi queste date sul calendario, verificate che non ci siano altri eventi importanti che si sovrappongono, non prendete altri impegni e andate subito dal vostro capo per prenotare le ferie.
E poi la location. Volete sapere dove andremo, naturalmente. Ebbene, abbiamo esplorato la galassia alla ricerca di nuovi mondi. Abbiamo trovato pianeti ospitali ma piccoli, pianeti ospitali ma troppo dispersivi, pianeti ospitali ma raggiungibili soltanto prendendo il trenino per Hogwarts, o con una slitta trainata da cani. E, proprio come la Voyager nel quadrante Delta, siamo riusciti a… tornare a casa.

Sì, avete letto bene: torniamo a casa.

La Starcon Italia 2019 si terrà di nuovo a Bellaria, la località che – ricordiamo agli ultimi arrivati – ci ha già ospitato ininterrottamente dal 1998 al 2016, e per questo ritorno dobbiamo ringraziare il gestore del Centro Congressi, che l’ha reso possibile, e Matteo Foschi, il quale è stato a tutti gli effetti il nostro Reginald Barclay, spianandoci la strada e permettendoci di arrivare a destinazione sani e salvi.
Torneremo quindi alla nostra casa di un tempo, che intanto è stata ristrutturata nella sue zone cruciali. Molte cose sono cambiate, come scoprirete (l’attrezzatura tecnica, per esempio, è completamente rinnovata), e ci saranno delle sorprese. Non sarà esattamente come prima, ma le novità non ci fanno paura. Anzi, non vediamo l’ora di (ri)scoprire la vecchia ma nuova sede.

Arrivederci sulla riviera romagnola, quindi. Restate sempre sintonizzati sui nostri canali per i nuovi annunci che, da qui al prossimo Maggio, vi sveleremo uno per uno gli ospiti.

Per tenervi aggiornati sull’evento, tenete d’occhio la pagina ufficiale: www.starconitalia.it

Reunion 2018: Giorno 3 (finale).

Eravamo a Riccione col sole, non sembrava neanche inverno…ma siamo tornati a casa e abbiamo trovato freddo, pioggia e vento…perché non siamo rimasti alla Reunion? Perché?

Buongiorno a tutti, e scusate il ritardo.
Mi dicono che l’ultimo capitolo del “report” della Reunion XIV si sta ancora facendo aspettare, e voi state fremendo per leggere la conclusione. Oppure – più probabile – vi siete dimenticati che l’ultimo capitolo non è ancora stato pubblicato, e quindi l’autore deve spararle tutte per distrarvi. Aveva pensato di vestirsi come Jim Carrey in The Mask e di cantarvi “Cuban Pete”…

Chick-chicky boom, chick-chicky boom

…ma gli è venuta un’idea migliore.

Permettete che mi presenti: sono Asdrubale, il coniglio mobile. Alcuni di voi avranno letto il mio nome nella puntata precedente, e magari si erano anche incuriositi. Vedete, io non esisto: sono soltanto un parto della fantasia dell’autore, che mi ha immaginato in uno dei (tanti) momenti di deprivazione da sonno, nelle notti all’Hotel Mediterraneo, a Riccione. E adesso lo devo sostituire, perchè lui non voleva scrivere la parola “fine” a questo racconto. Cercate di comprenderlo: lasciarsi alle spalle la Reunion è sempre doloroso, e lui pensava, inconsciamente (ma anche un po’ consciamente), che non completando il suo scassatissimo diario, la convention non si sarebbe mai “veramente” conclusa.
Capito che testa hanno, questi sceneggiatori di fumetti? Non riescono a capire che nella vita reale le cose finiscono semplicemente perché si sono esaurite e basta. Un po’ come il Dottore, che strappava l’ultima pagina dei romanzi per impedire alla storia di terminare.

Salve, sono Asdrubale, il coniglio mobile. So’ figo, eh?

 

Di conseguenza, sarò io, Asdrubale, a raccontarvi quell’ultimo giorno, anche se sono un personaggio immaginario. Ma in fondo – sempre per citare il Dottore – non siamo tutti storie? (Ehi, autore, bella citazione, vero? Come? E’ la stessa che avresti fatto tu? E grazie alla carota: sono un parto della tua fantasia!)

L’ultima giornata, quella di domenica, è sempre un po’ malinconica, perché tutti sanno che la convention sta per finire. Non con il botto, che c’è già stato (parlo della cena di gala e poi della sfilata dei costumi. No, dico, le avete viste tutte quelle donne in abito da sera?), ma in maniera quieta e tranquilla, e infatti la gente già se ne va alla chetichella a metà pomeriggio. Ma c’è ancora tanto da vedere e da fare, ve lo garantisco. Per esempio, la conferenza di Cesare Cioni su “Forme della serialità televisiva”, a cui non ho assistito, non perché i conigli non vi fossero ammessi, ma perché io in realtà non esisto (lo so che sembra una scusa, ma è così).

“Da Twilight Zone a Discovery e oltre”. Vai, Cesare! Che la Forza sia con te!

 

E poi il “bis” dei due ospiti: prima di tutto, la meravigliosa Giulia Santilli, che per la seconda volta ha tenuto il pubblico incollato alle sedie con la sua verve.

Ora, cantiamo tutti il suo nome sul tema di “Juliet”, di Robin Gibb.

 

Con lei Massimo Romani ci ha fatto un vero e proprio regalo: ci avevano promesso una “semplice” doppiatrice e invece abbiamo avuto una attrice comica di gran livello. Tutti si erano già innamorati di lei il giorno prima, ma lo spettacolo della domenica è stato il suo trionfo. Mi accodo alla lunga lista di coloro che la vorrebbero rivedere di nuovo a una futura convention: oltre a essere brava è anche una ragazza bellissima.

E poi è Ironman. Cosa volete di più dalla vita, un lucano?

L’ho già detto che è bellissima? Ehi, l’ho detto o non l’ho detto? Ah, l’ho detto. Ok.

Dopo Giulia, il ritorno di Ross Mullan, di nuovo con i suoi racconti su come indossare scafandri pesanti che limitano la vista e interpretare il proprio ruolo senza inciampare negli arredi di scena. Amiamo queste cose, amiamo conoscere il “dietro le quinte”, e amiamo divertirci; anche se sul palco sta qualcuno il cui nome fino a ieri ignoravamo, subito quella persona diventa “uno dei nostri” (nel caso di Giulia, poi, spero che lo rimanga a lungo; la vogliamo come ospite fissa tutti gli anni! Ehm…scusate, non badate alle conigliate di un coniglio immaginario).

Ross e il nostro Paolo Attivissimo

Tra autografi e sessioni fotografiche la giornata ha poi raggiunto la sua conclusione con la conferenza del mio autore (in rappresentanza del Doctor Who Italian Club) sulla nuova serie di Doctor Who (lui è molto contento che il nuovo Dottore sia una donna, capisci amme’), una proiezione di Black Mirror a tema Trek (l’episodio “USS Callister”), e l’immancabile foto di gruppo.

Conferenza a tema Doctor Who, tenuta da quel tizio sulla destra, con la faccia da pirla (Foto: Kassandra Taima Wiki)

Ed è così che abbiamo concluso, umani e conigli, per voi che siete rimasti a casa.

Vedete, la Reunion è una cosa bella: è fatta appunto per riunirsi, e non è importante che ci siano grandi ospiti. Anzi, come accade spesso alle convention dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”, le convention più divertenti sono quelle senza nomi “grossi”, e questa Reunion verrà ricordata per l’allegria e le emozioni, quelle che continuate a nutrire nei vostri cuori, voi che siete tornati da Riccione pieni di bei ricordi (oltre che dell’ottimo cibo al buffet dell’albergo). Saro’ anche un personaggio immaginario, ma so benissimo che provate ancora tutti nostalgia per quelle serate passate sui divanetti, e per gli amici che avete rivisto.

Questo è lo STIC-AL: i legami che si creano e che si consolidano. Sticcon, Starcon, Reunion…ovunque andiamo ci portiamo sempre dietro la nostra isola che non c’è, dove non invecchieremo mai ma resteremo sempre uguali, senza cambiare mai (magari in questo il limoncello e il mirto aiutano un po’). Va bene, c’è qualche capello bianco in più e qualche chilo di troppo, e ci sono i figli che crescono…ma siamo sempre noi. E continuiamo a esserci, dandovi il nostro “arrivederci alla prossima”, perché naturalmente vogliamo ritrovarvi alla prossima convention. Capito, umani? Ve lo dice un coniglio parlante immaginario.

FINE?…

No, non è ancora la fine, perchè qui l’autore getta la maschera, stufo di far parlare un coniglio a proprio nome come escamotage divertente per l’ultima puntata del Report.
Come diceva il Paninaro del Drive In: “Tranquilli, tranquilli, sono sempre io!”. E Asdrubale sta dormendo nella sua gabbietta, mentre qui ci sono sempre le fatine rosa che svolazzano sopra di me, in calze a rete e tacchi a spillo (loro in calze a rete e tacchi a spillo, non io in calze a rete e tacchi a spillo).

Getto la maschera, dicevo, non solo perché mi sembra una buona idea per la “chiusa” di questo report, ma anche perché la domenica, alla fine di tutto, c’è stato anche un fuori programma. Dopo cena, infatti, gli ultimi sopravvissuti si sono riuniti nella sala principale (che era già stata rapidamente smantellata e riallestita per un nuovo utilizzo) per dare una conclusione degna a questa Reunion,  e per fare il punto della situazione. E anche la virgola. Massì, facciamo anche due punti, punto e virgola, facciamo vedere che abbondiamo. (Apri la parente. Hai aperto la parente? Chiudila)

I Fantastici Quattro parlano al popolo della Reunion. Da sinistra a destra: Ben Grimm. Johnny Storm. Reed Richards e Susan Storm. (Foto: Kassandra Taima Wiki)

Quelli che erano appunto presenti in sala quella sera sanno che ci sono nell’aria diverse notizie che riguardano il futuro. Non siamo ancora pronti per parlarne, ma quando sara’ il momento saprete tutto. Potete quindi considerare questo “Report” dell’ultimo giorno della Reunion come un grosso “teaser” per gli annunci che verranno. Sissignore, è questo il motivo per cui viene pubblicato così tardi: l’abbiamo fatto apposta! Sono furbo, io!
Non ci credete, eh? Io nemmeno. Vabbè, ci ho provato.
Ma le sorprese ci saranno davvero. Restate sintonizzati sui canali dello STIC, tutto verrà reso noto a tempo debito.
Il futuro sta per arrivare.

They call me Cuban Pete
I’m the king of the Rumba beat
When I play my maracas I go
Chick-chicky boom, chick-chicky boom

 

Reunion 2018: Giorno 2

Buongiorno a tutti e ben ritrovati.

Scusate il ritardo, ieri notte abbiamo fatto le ore piccole, tra gozzoviglie varie. Alcuni sono andati a letto addirittura alle cinque del mattino, ma io – da buon milanese imbruttito – mi sono contenuto, e mi sono ritirato soltanto alle tre e mezza. E così, mentre gli altri sono poi arrivati a colazione come il cosplay di The Walking Dead, io non soffro PER NIENTE da deprivazione da sonno, e infatti sono bello, fresco e riposato, come puo’ confermarvi anche Asdrubale, il coniglio mobile che mi sta al di sopra della spalla per controllare quello che scrivo, affinchè tutti i punti e le virgole stiano al loro posto E NON SI MUOVANO QUANDO IO NON LI OSSERVO, MALEDETTI BASTARDI!
Vuoi una carota, Asdrubale? No? Orzata con latte? Ah, vuoi caviale e champagne! La peppetta, come ti tratti bene!…comunque, voi volete che vi racconti della giornata di sabato, giusto? Ebbene, è stata come sempre il culmine della convention, con frizzi e lazzi, botti scoppiettanti, mortaretti e triccheballacche. Un’esplosione di allegria che ci porteremo sempre nel cuore, perché questa è la REUNION: stare insieme, lontani dalla cosiddetta vita normale, lontani dal mondo crudele, freddo e buio, e soprattutto da quei signori con il camice bianco che vorrebbero separarmi da Asdrubale.
Comunque, sabato mattina abbiamo cominciato con la conferenza di Marcello Rossi, il quale ci ha parlato del futuro di Star Trek e di tutti i progetti che sono in corso: ragazzi, pare che stiano per tornare i bei tempi d’oro. Aspettiamo fiduciosi!

Anita Ekberg gridava: “Marcellooooo!”

 

La vera sorpresa della giornata sono stati i nostri ospiti. Ross Mullan è un attore che abbiamo visto ne “Il Trono di Spade” e “Doctor Who” , ma senza mai riconoscerlo, perché ha interpretato sempre alieni e mostri, e infatti ci ha raccontato delle sue estenuanti sedute di trucco e di come sia difficile muoversi sul set con indosso pesantissimi scafandri che non ti fanno neanche respirare e all’interno dei quali non si vede assolutamente niente. Ross è stato molto divertente, e i suoi aneddoti una fonte continua di ilarità. (Ha fatto ridere anche Asdrubale, facendogli andare di traverso il filet mignon. Sì, Asdrubale è un coniglio di classe. Quale classe? Non lo so, lui mi ha detto seconda B, che mi dicono sia una cosa intermedia tra la seconda A e la seconda C)

Ross Mullan con il traduttore simultaneo Paolo Attivissimo (Ross è quello sulla destra).

 

La rivelazione in assoluto però è stata Giulia Santilli, doppiatrice e attrice, con una grande verve. Alta, atletica, bellissima. Spumeggiante, esilarante, e – ahimè – giovane (ha appena due anni più di mia nipote, quindi purtroppo non ci sono speranze per me!). Siamo rimasti tutti fulminati da lei (piace anche ad Asdrubale). Giulia è la voce italiana di Mary Wiseman, la Sylvia Tilly di Star Trek: Discovery (Santilli…Tilly…l’hanno scelta per quello, è chiaro!). I doppiatori sono da sempre graditi ospiti alle nostre convention, ma l’immensa Giulia è molto di più di una “semplice” doppiatrice: è una ragazza scatenata (e pure bellissima, non so se ve l’ho detto) che ha mostrato subito una grande carica di energia. Ha infilato uno dopo l’altro racconti delle sue esperienze di doppiaggio, condite con un filmato trovato a sorpresa in rete dai nostri MIV (Men In Video), che ci ha mostrato come Giulia sia anche un’attrice dotata di una grande forza comica. E’ destinata a sfondare, questa ragazza. A proposito, ho già detto che è bellissima? Ehi, Asdrubale, l’ho già detto? Ehi, dico a te! Ah, l’ho già detto, potresti anche rispondermi quando ti chiamo! Dicevo, farà strada, e noi potremo vantarci un giorno di averla conosciuta quando ancora non aveva vinto nessun Oscar e gli americani non l’avevano ancora chiamata per sostituire Robert Downey Jr. nel ruolo del nuovo Iron Man. (Perché lei è Iron Man, lo sapevate? Ma già, voi non c’eravate e quindi non potete capire.)

Giulia, versatile e multisfaccettata.

 

Ma il sabato è stato anche il giorno della cena di gala e della sfilata dei costumi.
La prima “sfilata” l’abbiamo avuta in realtà nella sala da pranzo, dove le signore hanno potuto sfoggiare l’abito da sera, dimostrando che, in quanto a fighitudine, noi dello STIC-AL non siamo secondi a nessuno. Il livello quest’anno ha raggiunto livelli cosmici, come testimoniano le foto che corredano quest’articolo, per la gioia dei vostri occhi e per l’invidia di chi è rimasto a casa: la gnoccaggine regnava sovrana, e questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che Giulia Santilli a un certo punto è salita in piedi sul mio tavolo, si è esibita in un indiavolato tip-tap tra i cannelloni e la piadina. Ah! Ah! Sto scherzando, naturalmente. Era la macarena.

Fighismo senza alcun limitismo!

 

Romani’s Angels!

 

“Tu! Facci una foto! Ora! Subito! Adesso!”

 

A testa alta.

 

Un presidente di un fan club mentre fa il provolone con una gentil donzella.

 

Nessun commento. Le parole sono sono inadeguate per descrivere l’apice della gnoccaggine.

 

Va bene, lo ammetto: puo’ darsi che i miei ricordi siano un po’ confusi, a causa della deprivazione da sonno, e infatti per farmi rilassare un po’ Asdrubale ha chiamato delle simpatiche farfalline verde e rosa che adesso svolazzano sopra la mia testa, ma sappiate che la serata è proseguita con la sfilata dei costumi, presentata come di consueto da Nicola Vianello, presidente dello STIC-AL, e qui lascio veramente che a parlare siano le foto. La simpatia è per noi sempre la cosa più importante, ma se unita alla tecnica e alla maestria con cui un costume viene realizzato, ecco che si raggiunge il non plus ultra. Non è così, farfalline?

La Next Generation dello Stic interpreta “il Trono di spade”.

 

E’ forse un uomo con in testa una scodellona a due manici? No, è un Cyberman!

 

Tutte le donne (e un figlio segreto) del capitano Kirk!

 

Da “Babylon 5”, Londo Mollari.

 

Da “Doctor Who”, il Kandyman!

 

Foto di gruppo con Guinan.

 

Da ultimo, un rettiliano infiltrato. Notate come gli impianti bioplasmatici gli conferiscono un aspetto quasi umano.

 

Dopo la sfilata, Nicola ha continuato a dominare il palinsesto con l’asta cieca, appuntamento regolare della “seconda serata”, che come sempre ha fruttato un buon risultato da devolvere in beneficenza, anche se non so ancora a quale ente (io ho suggerito la “Casa di riposo per sceneggiatori schiappe e morti di fame”).

Asta tosta! Oggetti tosti per tutti i gosti! Il battitore d’asta Nicola Vianello e il suo fedele valletto-assistente tuttofare Claudio.

 

Ma quello che tutti aspettavamo era, come sempre, al termine del programma della giornata, quando c’è solo il monoscopio. Il momento in cui ci si rilassa, ci si lascia andare, e la follia regna incontrastata.

Sissignori, è il “dopo festival”, lo svacco totale, il cazzeggio sui divanetti dell’albergo, lo spuntino di mezzanotte dove si pasteggia a vini e altre specialità regionali. E hanno partecipato anche i nostri ospiti, che dopo questo “rito di iniziazione” possono considerarsi a tutti gli effetti parte della nostra famiglia. Soprattutto la meravigliosa Giulia Santilli. Appello per il nostro vicepresidente Massimo Romani: dobbiamo farla tornare al più presto possibile, dobbiamo averla alla Starcon. Un’artista del suo calibro non puo’ restare inutilizzata! (Anche se vorrei tanto che fosse lei a “usare” me!)

E’ a questo punto però che i miei ricordi cominciano a farsi annebbiati. Ricordo di aver assaggiato un limoncello fatto in casa che mi dicono venga anche impiegato dai Romulani come carburante per i warbird (non credete alla balla delle singolarità artificiali, frutto della propaganda della Federazione!). E poi mi sembra che Giulia mi abbia poggiato un piede sul petto, e mi abbia guardato dritto negli occhi con sguardo di fuoco, dicendomi: “Tu! Tu sei mio! Pikachu, scelgo te!”.
O forse era il Navarca, adesso non ricordo bene. Sta di fatto che mi ha preso per la cravatta e trascinato via su per le scale. Eccetto che non portavo la cravatta.
Ricordo solo di essermi svegliato la mattina dopo in mezzo alle farfalline che svolazzavano, con Asdrubale che mi guardava con occhi maliziosi, come se sapesse qualcosa che io non sapevo.
Mi chiedero’ sempre di cosa mai si tratti.

It’s astounding
Time is fleeting
Madness takes its toll

Reunion 2018: Giorno 1

L’Hotel Mediterraneo alla sera.

 

Ohei, che la vaga ben, che la vaga mal
siam sul fior della gioventù
Pensa a la magna e bevi
Pensa a la magna e bevi

La Reception, sempre a vostra disposizione e pronta a rispondere a ogni vostra domanda. Attenzione: sanno tutto di tutti, quindi state in campana!

Signori, la REUNION XIV è ufficialmente iniziata. Siamo qui, all’Hotel Mediterraneo di Riccione, voi invece siete rimasti a casa e vorrete di certo sapere come sta andando, e per questo ci siamo qua noi, a fornirvi gentilmente di un servizio disponibile in esclusiva su STIC Star Trek News (e sulle pagine Facebook dove le nostre news rimbalzano).
Sappiate quindi che la convention si è aperta come di consueto con il saluto del presidente dello STIC-AL Nicola Vianello, coadiuvato da Marcello Rossi, i quali hanno dato inizio alle danze (prima un elegante Fox-Trot, poi un indiavolato Cha-cha-cha).

Eccoli, quei due loschi figuri!

E subito siamo entrati nel vivo della convention (diciamocelo, è sempre meglio dal vivo che dal morto) con l’attesissima proiezione del nuovo capitolo di un’epica saga che ormai è un appuntamento fisso della nostra convention. Non c’è dubbio che la Reunion non sarebbe la stessa senza questo importante ingrediente. Ma cosa dico, importante? Indispensabile! Ma cosa dico, indispensabile? Insostituibile! Ma cosa dico, insostituibile? Se ne poteva fare anche a meno!
Stiamo parlando (sigh!) di Sharknado 5, sempre più demenziale, l’ultimo capitolo della serie di action movies che ha dato alla fantascienza quello che il ketchup ha dato all’alta cucina. Ogni anno, puntuale, ce lo ritroviamo alla Reunion, non si scappa! (Nel senso che chiudono le porte della sala e non è possibile fuggire.)

Ma per fortuna non c’è solo Sharknado, ci sono stati anche episodi de Il Trono di Spade e di Doctor Who e, dulcis in fundo, la conferenza scientifica “Guarda che Luna…guarda che Marte”, di Gianfranco Lollino, dell’Osservatorio Copernico di Saludecio (RN).

“Guarda che è l’Una”, “No, è appena mezzanotte e mezza”…

Insomma, non è ancora “tanta roba”, come si dice oggi, ma senz’altro prepara adeguatamente per i piatti forti che ci saranno sabato. Sì, sto facendo paragoni culinari, perché qui al Mediterraneo si mangia benissimo, tutti ci stiamo sfondando di cibo a ogni pasto: colazione, pranzo, cena. Torneremo a casa pesando in media un paio di chili in più, e dovremo metterci a dieta in vista delle abbuffate di Natale!
Anche questo è Reunion. Così come è Reunion stare spaparanzati sui divanetti fino alle due di notte, sorseggiando l’ippocrasso gentilmente fornito da uno dei nostri (grazie, Faber!), il nostro abituale pusher che non ce lo fa mai mancare. E alè, cazzeggio allo stato brado fino a notte fonda.
Sabato (oggi, per voi che leggete), arriveranno i nostri ospiti; anzi, uno, Ross Mullan, è già qui, e attendiamo l’arrivo di Giulia Santilli, voce italiana del cadetto Tilly.
Restate sintonizzati, quindi. Ci sentiamo domani, stesso bat-canale.

Ohei, che la vaga ben, che la vaga mal
siam sul fior della gioventù
Pensa a la magna e bevi
Pensa a la magna e bevi
Bevi anche tu!

Reunion 2018: Pronti a incominciare!

Tutti al mareee…tutti al mareee…

Buon venerdì a tutti. Vedete rosso? No, intendo qui sotto, nelle fotografie. Sono le luci (suggestive, vero?) dell’Hotel Mediterraneo di Riccione, dove stiamo finendo di allestire la REUNION, la convention invernale dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” (per gli amici STIC-AL). Manca ancora qualche tocco, e siamo pronti per iniziare. A due passi dal mare. Che non posso farvi vedere perché quest’anno purtroppo non mi hanno dato una stanza con vista sulla spiaggia, perdincibacco! E anche mannaggia la peppetta!

Iron Man di guardia alla reception. Ma nessuno faceva la guardia a Iron Man, come purtroppo abbiamo imparato!

Anche l’elfo è sempre vigile. Ma nei modi è molto urbano.

Ma il mare c’è, ve lo garantisco, c’è il mare d’inverno, che, come cantava Loredana Bertè, è come un film in bianco e nero visto alla tivù. Mentre qui dentro prevale il colore rosso (bello, vero?).

Qui sopra, invece: un presidente dello STIC-AL mentre scarica la posta.

E’ una bella giornata di sole, l’ideale per cominciare la REUNION XIV. Quattordicesima edizione, di già? Proprio così, sono passati orma tredici anni da quando decidemmo di varare una seconda convention, invernale, per “riunirci”, appunto; per spezzare il tempo inutile tra una Sticcon e l’altra. Una convention più piccola e raccolta rispetto alla Sticcon (ora StarCon), più “familiare”, per chi non vuole aspettare altri sei mesi per rivedere gli amici.

Stiamo allestendo. Le sale della REUNION XIV sono quasi pronte!

Stiamo allestendo. La mitica reception della REUNION XIV è pronta per “receptionarvi”!

Stiamo allestendo! Per la gioia dei vostri portafogli, il banco di Ultimo Avamposto sta per aprire.

E per questo noi siamo qui, che ci importa degli ospiti? Scherzo, degli ospiti ci importa eccome, e anche quest’anno non ne facciamo a meno: per i fan di Star Trek avremo Giulia Santilly…ehm, cioè, volevo dire Santilli, la doppiatrice di Mary Wiseman (cioè il cadetto Sylvia Tilly. Santilli, Tilly…capito la battuta? Ah! Ah!…vabbè…) in Star Trek: Discovery. Per chi segue Doctor Who, invece, ci sarà Ross Mullan, vale a dire “Il Silenzio”, ma è noto anche ai fan de Il Trono di Spade per aver rivestito i panni di un “Estraneo” (e l’inverno sta per arrivare!).

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Cosa aspettate allora? Noi siamo già qui, sin da ieri sera, e abbiamo brindato con dell’ottimo prosecco alla faccia vostra. Volete essere dei nostri? Venite qui all’Hotel Mediterraneo di Riccione. Le danze si aprono alle15:30, non perdete tempo. Prendete l’auto, il treno, l’aereo, il monopattino, e fiondatevi qui. Vi aspettiamo, pronti a brindare con voi!
Tutti al mareee…tutti al mareee…

Queste sedie sono pronte per essere occupate da voi. Non lasciatele abbandonate e vilipese! ADOTTA ANCHE TU UNA SEDIA DELLA REUNION!

Lo STIC a Lucca Comics&Games 2018!

 

Ci siamo, ormai! Dal 31 Ottobre al 4 Novembre è tempo di Lucca Comics & Games, la manifestazione che ogni anno attira ogni fandom da tutte le parti d’Italia: fumettofili (e fumettomani), cosplayer, gamer, fan di serie televisive e chi più ne ha più ne metta. Anche quest’anno la città toscana si riempirà di appassionati di ogni genere, ordine e grado, in costume e non. E come ormai di consueto, lo Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e Ultimo Avamposto saranno presenti, con un loro spazio.

Quest’anno siamo alla Casermetta San Frediano, come potete vedere dalla piantina qui sopra. Non potete sbagliare. Vi accoglieremo a braccia aperte, assieme al nostro ospite. Già, perché anche quest’anno avremo un ospite, come potevate dubitarne? I fan de “Il Trono di Spade” lo conoscono bene: si tratta di Miltos Yerolemou, che nella serie interpreta Syrio Forel, ma l’abbiamo visto anche ne “Star Wars – Il risveglio della forza” nel ruolo del padrone del bar. Sarà presente nei giorni 3 e 4 Novembre, per incontrare i fan e firmare autografi.

 

Figlio di immigrati greco-ciprioti, Miltos Yerolemou è nato e cresciuto a Londra. Dopo aver studiato danza e recitazione, ha iniziato a lavorare in teatro, interpretando spesso ruoli shakespeariani con la Royal Shakespeare Company. Nel 1997 è entrato nel cast regolare della serie televisiva di intrattenimento per bambini Hububb, rimanendovi fino al 2001. Nel 1995 ha esordito al cinema, non accreditato, interpretando un mimo ne Il commediante, mentre il suo primo ruolo, seppure minore, è arrivato nel film Middleton’s Changeling del 1998. In televisione ha preso parte nello stesso periodo agli adattamenti di Macbeth e Il racconto d’inverno di Shakespeare, oltre che ad alcuni documentari della serie I predatori della preistoria.
Nel 2011 ha interpretato Syrio Forel nella serie televisiva HBO Il Trono di Spade, ruolo per il quale l’attore è maggiormente noto. Yerolemou ha dichiarato che per interpretare il personaggio si è servito delle tecniche di combattimento con la spada apprese con la Royal Shakespeare Company, mentre per l’accento ha messo insieme «un po’ di greco, un po’ di italiano e un po’ di spagnolo, indirizzandoli poi a est verso la Persia» («I used a little Greek, a little Italian and a little Spanish and then pushed it East into Persia»).
Tra le altre serie cui ha preso parte si ricordano Black Books, My Family, M.I. High – Scuola di spie e Wolf Hall. Nel 2013 ha invece dato il volto a Lester Billings nel cortometraggio The Boogeyman, adattamento del racconto di Stephen King “Il babau”, dalla raccolta A volte ritornano, che è stato presentato al Film Festival del Regno Unito.
Nel 2015 ha interpretato il dottor Mai nel film The Danish Girl di Tom Hooper oltre ad aver partecipato in un ruolo minore a Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, come alieno nella taverna di Maz Kanata. L’anno successivo è nel cast di Tulip Fever, diretto da Justin Chadwick.

Cosa aspettate? Noi aspettiamo voi!

Casermetta S. Frediano, il 3 e 4 Novembre. Dove? Ma a Lucca, naturalmente!

Celeste Yarnall ci ha lasciato

Ci mancherà.

Era una persona eccezionale. Una bella persona, per tutti coloro che l’hanno conosciuta, dal vivo o sui social. Aveva fatto un sacco di cose: è stata modella, attrice, agente immobiliare.  Aveva lavorato in radio ed era stata allevatrice di gatti tonchinesi (per i quali aveva anche vinto premi).
Era una nutrizionista diplomata, e aveva insegnato alla Pacific Western University.  Aveva scritto due libri sulle cure naturali per cani e gatti.

Era stata nominata “Bellezza fotogenica dell’anno” dalla stampa estera al Festival di Cannes, nel 1968.
Era una delle “swinging chicks” degli anni sessanta.  Era stata la ragazza per cui Elvis aveva cantato “A little less conversation” nel film Live a little, love a Little, sempre nel 1968.

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Era apparsa in “Melrose Place” (1995, 1998), “Love American Style” 1973), “Colombo” (1971), “Mannix” (1969), Captain Nice” (1967), “Vita da strega” (1966), “Hogan’s Heroes” (1968), “Knots Landing” (1990), “The man from U.N.C.L.E.” (1968).  E nei film “L’auto più pazza del mondo” (1991), “Scorpio” (1973), “Bob & Carol & Ted & Alice” (1969), “Le folli notti del dottor Jerryll” (1963).

Ma per noi era la splendida yeoman Martha Landon ne “La Mela”, uno degli episodi più belli  – e più amati – della Serie Classica di Star Trek.

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E in questi ultimi anni è stata anche un volto amico e familiare, ospite frequente alle convention dello STIC-AL: nel 2001, nel 2005, e poi ancora nel 2016.

Aveva una grande verve, un bellissimo spirito. Amava i fan, e noi amavamo lei.

Da oggi non c’è più. Celeste ha perso la sua battaglia con il tumore che da quattro anni la affliggeva.

Riposa in pace. Sarai sempre con noi.

 

Celeste Yarnall (1944 – 2018).