Guarda chi c’è alla Starcon 2020: R2-D2 (e non solo)!

Per i fan di Star Wars e di Doctor Who, alla Starcon 2020 sarà ospite Jimmy Vee, attore, burattinaio e stuntman.


James Vee (nato il 3 febbraio 1959) è un attore scozzese che ha iniziato la sua carriera come controfigura/performer per vari piccoli attori e comparse.
È famoso per aver interpretato negli ultimi 12 anni una serie di mostri e alieni in Doctor Who, dove spesso ha indossato un completo costume protesico o animatronico.
La prima apparizione di Vee è stata nel 2005 come “Moxx di Balhoon”, dove ha recitato al fianco di Christopher Eccleston in “La fine del mondo” (The End of the World). Durante le riprese dell’episodio, Jimmy non potè togliersi il costume per 10 ore! Nella prima stagione della nuova serie ha interpretato anche il maiale spaziale in “Alieni a Londra (prima parte)” (Aliens of London) ed ha recitato nei panni di Graske in Attack of the Graske (2005), un mini-episodio interattivo.
Nel 2007 interpreta il personaggio di Bannakaffalatta nello speciale natalizio “Il viaggio dei dannati” (Voyage of the Damned) a fianco questa volta del Decimo Dottore, David Tennant. Sempre con Tennant partecipa anche al mini-episodio “Music of the Spheres”, trasmesso in occasione del Doctor Who Prom del 2008, composto sia da parti pre-registrate, che da parti riprese direttamente all’evento, in cui intervengono direttamente gli spettatori.
Ritorna nuovamente in Doctor Who nel 2014, accanto al Dodicesimo Dottore (Peter Capaldi) nel ruolo di Skovox Blitzer ne “Il bidello” (The Caretaker).
Dal 2007 al 2010, Jimmy ha avuto anche diversi ruoli ricorrenti in ben dodici episodi dello show spin-off di Doctor Who, “The Sarah Jane Adventures”
L’attore, burattinaio e stuntman è anche noto per aver recitato in una serie di ruoli chiave nei film più recenti della saga di Star Wars, tra cui Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi. Nel novembre 2015, infatti è stato scelto per assumere il ruolo di R2-D2 in Star Wars: Gli ultimi Jedi, succedendo a Kenny Baker, scomparso nel 2016, poiché aveva la stessa sua altezza, 1,12 metri.
È noto anche per il suo lavoro in Solo: A Star Wars Story (2018) dove da vita ad un altro droide, “MPH-11”.
Ha interpretato inoltre il ruolo del Goblin in Harry Potter e la Pietra filosofale e in un paio di corti, Harry Potter and the Escape from Gringotts e Harry Potter and the Forbidden Journey, destinati a parchi divertimento americani.
Vee ha anche recitato anche in “Pan – Viaggio sull’isola che non c’è” (2015) e Rocketman (2019). In teatro ha interpretato il ruolo di Cheeky il nano al King’s Theatre, in un adattamento di Biancaneve e i sette nani.

Starcon 2020: Arriva Paolo Nespoli!

Preparatevi a viaggiare di nuovo nello spazio, quest’anno alla Starcon! Abbiamo infatti di nuovo un astronauta tra gli ospiti, e questa volta tocca a Paolo Nespoli!

Nespoli è nato il 6 Aprile 1957 a Verano Brianza.
Nel 1977 entra nell’Esercito italiano, diventa sottufficiale e lavora come istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d’Assalto “Col Moschin” di Livorno dove si qualifica come Incursore. Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori.

Nel 1988 Nespoli ottiene un Bachelor of Science in Ingegneria aerospaziale, e l’anno successivo un Master of science in Aeronautica e astronautica, presso il Politecnico della New York University.
Nel 1989 ritorna in Italia e inizia a lavorare come Ingegnere Progettista alla Proel Tecnologie di Firenze, dove esegue analisi meccaniche e fornisce il supporto per la qualifica delle unità di volo dell’Electron Gun Assembly, uno dei principali componenti del sistema del “satellite al guinzaglio” (Tethered Satellite System, TSS) dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nel 1990 consegue a Firenze la laurea in Ingegneria Meccanica.
Nel 1991 entra a far parte del corpo astronautico europeo dell’ESA, a Colonia, Germania; in qualità di ingegnere per la formazione degli astronauti contribuisce alla preparazione e allo sviluppo della formazione di base degli astronauti europei.

Nel 1995 viene assegnato al progetto EuroMir presso lo stabilimento ESTEC dell’ESA, a Noordwijk nei Paesi Bassi. Nel 1996 viene assegnato al Johnson Space Center della NASA, a Houston, in Texas, dove lavora nella Spaceflight Training Division per la formazione per il personale di terra e per gli equipaggi in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Nel luglio 1998 Nespoli viene selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si aggrega al Corpo Astronautico Europeo dell’ESA, nella base del Centro Astronautico Europeo (European Astronaut Centre, EAC) di Colonia, in Germania.

Nell’agosto 1998 torna al Johnson Space Center della NASA e viene assegnato alla classe di astronauti XVII della NASA.
Nel 2000 consegue le qualificazioni di base per essere assegnato a una missione a bordo di uno Shuttle e alla Stazione Spaziale Internazionale. Nel luglio 2001 completa con successo il corso di addestramento per comandare il braccio robotico dello Shuttle. Nel settembre 2003 completa il corso avanzato per le attività extraveicolari.
Nell’agosto 2004, Nespoli viene assegnato temporaneamente al centro di addestramento per cosmonauti Gagarin a Star City (vicino Mosca, Russia), dove segue l’addestramento iniziale per la navicella spaziale Soyuz.
Dopo questo, Nespoli torna al centro astronauti della NASA in JSC/Houston
Nel giugno del 2006 viene ufficialmente assegnato all’equipaggio della missione STS-120 dello Shuttle.

Il 23 Ottobre 2007 parte con lo Space Shuttle Discovery STS-120 come membro della missione Esperia per l’ESA, occupamndosi del coordinamento delle attività extraveicolari («passeggiate nello spazio») relative all’assemblaggio del Node 2, un nuovo componente multi-funzionale della Stazione Spaziale Internazionale prodotto da industrie italiane. Durante la missione, Paolo Nespoli ha modo di parlare, oltre che con alcune scuole italiane, anche con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nel novembre 2008 Paolo Nespoli viene assegnato al suo secondo volo nello spazio. La Spedizione 26/27, una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, viene lanciata il 15 dicembre 2010. In qualità di ingegnere di volo, i suoi compiti durante la missione MagISStra comprendono la conduzione di esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche, nonché l’esecuzione di attività educative. Dopo aver passato 159 giorni nello spazio, rientra a Terra il 24 maggio 2011.

Il 26 giugno 2015 entra a far parte della Expedition 52/53 insieme al cosmonauta Fëdor Jurčichin e all’astronauta della NASA Jack Fischer (i tre erano stati in precedenza equipaggio di riserva di Expedition 50/51). Il suo addestramento per la missione è stato poi raccontato nel documentario “Expedition”, presentato alla 74ma Mostra Cinematografica di Venezia, durante la quale l’astronauta si è collegato in diretta dalla ISS.
Il 28 luglio 2017 Paolo torna nello spazio per la terza volta a bordo della Sojuz MS-05, di nuovo alla volta della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo 139 giorni, il 14 dicembre atterra, a bordo della Sojuz MS-05, nella steppa del Kazakistan.
Con 313 giorni nello spazio totali attraverso le tre missioni, “AstroPaolo” è il secondo astronauta ESA con più esperienza.

Nel 2012 Paolo Nespoli ha pubblicato un libro, edito da Mondadori, Dall’alto i problemi sembrano più piccoli, in cui ha raccontato la sua esperienza nello spazio e le lezioni di vita che ne ha ricavato
Nel 2010 ha “incontrato” nientemeno che Topolino in qualità di coprotagonista (con il nome di “Paolo Nexp”) della storia a fumetti “Topolino, Paolo Nexp e l’orbita del domani”, pubblicata in due puntate sui numeri 2872 e 2873 del settimanale edito da Panini.
Nel 2017 è stato il turno di un altro celebre eroe dalle orecchie di topo, e cioè il Rat-Man di Leo Ortolani, con il quale ha condiviso il volume C’è spazio per tutti, realizzato in collaborazione con le agenzie spaziali italiana ed europea.
Nel 2007 è stato decorato con la Space Flight Medal della NASA, e insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2009 è diventato anche Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, e nel 2018 ha ricevuto la medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana.
Nel 2015 gli è stato assegnato, presso la Camera dei Deputati, il “Premio America” da parte della Fondazione Italia USA.
Nel 2018 ha ricevuto il “Premio Scienza Giovani” dalla Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria (SIdSI) presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.
Nel 2019 gli è stata conferita la Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino.
A un asteroide è stato dato il suo nome, il 12405 Nespoli.
L’astronauta è tuttora ufficiale, con il grado di Maggiore, della riserva dell’Esercito Italiano.

“AstroPaolo” sarà con noi a Bellaria nella giornata di sabato 23 Maggio, e terrà due conferenze. Preparatevi ad andare in orbita!

Lo STIC-AL al Nerd Show di Bologna

Lo STIC-AL partecipa alla terza edizione del Nerd Show di Bologna l’8 e 9 febbraio 2020 presso BolognaFiere.

Un’area di 34mila metri quadrati ospiterà una enorme fiera del fumetto, del videogioco e della cultura pop. In mezzo a tutto questo una zona dedicata alla fantascienza nel padiglione 25 che ci ospiterà assieme a tanti gruppi che ben conosciamo dalla StarCon.

Venite a trovarci sabato e domenica dalle 10 alle 19 e a farvi una foto con noi. Avrete l’occasione di sfoggiare i vostri costumi di Star Trek e di ammirare la mitica Navetta Lisiero.

Star Trek: Picard visto per voi (contiene spoiler)

Se poco fa abbiamo presentato le impressioni di Marcello Rossi all’anteprima di Star Trek: Picard tenutasi a Roma, ecco qui quanto avviene nei primi due episodi proposti anche all’anteprima di Milano.

QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER DAI PRIMI DUE EPISODI DELLA SERIE “STAR TREK: PICARD” E DALLO SHORT TREKS “CHILDREN OF MARS”.

Alcuni inviati dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” hanno potuto visionare con una settimana di anticipo i primi due episodi della tanto attesa nuova serie Star Trek: Picard; di seguito i fatti raccontati negli episodi, procedete a vostro rischio e pericolo.

Gabriele, Marina e Michela

Gli episodi iniziano con Picard e Data che giocano a carte e la visione di Marte sotto attacco, quell’attacco da parte dei “synth” preannunciato in “Children of Mars”… L’improvviso risveglio di Picard ci fa capire che è un sogno, o meglio un incubo e l’ex-capitano, ora ammiraglio, è mostrato a La Barre dove si è ritirato.
La scena si sposta a Boston dove facciamo la conoscenza di Dahj e del suo ragazzo. Scopriamo che lei è stata accettata all’Istituto Daystrom ma il festeggiamento è interrotto da alcuni individui mascherati che uccidono il ragazzo ma vengono sopraffatti da Dahj che entra in uno stato di “attivazione”. La ragazza ha poi una visione, un volto a noi ben noto, il capitano Picard.
A La Barre nel frattempo Picard si sta preparando per una intervista aiutato da Zhaban e Laris, i romulani che vivono con lui. Veniamo a sapere che l’attacco su Marte di 15 anni prima ha prodotto 92143 vittime e da allora sono state bandite le forme di vita artificiali. L’intervistatrice incalza Picard sui fatti accaduti in Star Trek: La nemesi e sulla decisione dell’allora capitano Picard di salvare i Romulani: Picard difende il suo operato e rivela finalmente il motivo per cui ha lasciato la Flotta Stellare: la Flotta non rappresentava più quello in cui lui credeva e lascia l’intervista bruscamente.

Pictured (l-r): Patrick Stewart as Jean-Luc Picard; Isa Briones as Dahj of the CBS All Access series STAR TREK: PICARD. Photo Cr: Matt Kennedy/CBS ©2019 CBS Interactive, Inc. All Rights Reserved.

Nella vigna Picard viene raggiunto da Dahj che è riuscita a rintracciarlo ma durante la notte la ragazza va via per paura di metterlo in pericolo. Picard si reca a San Franscico per esaminare una serie di cimeli a lui legati, tra questi vediamo un quadro che Data aveva dipinto anni prima, un quadro che rappresenta una figura femminile con il volto di Dahj, il titolo è “FIGLIA”.
Uscendo dall’archivio Picard viene raggiunto da Dahj ma vengono attaccati entrambi da individui simili a quelli che avevano ucciso il suo ragazzo. Questa volta ci viene mostrato che sono romulani e riescono nel loro scopo: Dahj muore sotto gli occhi di Picard.

Pictured: Alison Pill as Jurati of the CBS All Access series STAR TREK: PICARD. Photo Cr: James Dimmock/CBS ©2019 CBS Interactive, Inc. All Rights Reserved.

Picard si reca all’Istituto Daystrom dove fa la conoscenza della dottoressa Agnes Jurati che si occupa di forme di vita artificiali. L’ex-capitano vuole sapere se sono stati costruiti / progettati androidi in carne e ossa, creature non coscienti del proprio stato di esseri artificiali, una sorta di “replicanti”. La conversazione porta alla luce gli studi di Bruce Maddox che i trekker ricordano bene in un episodio indimenticabile di TNG, “La misura di un uomo”, in cui si definivano i confini di ciò che noi riconosciamo come “vita” e il pericolo di costruire creature autocoscienti per utilizzarle come “schiavi”. Dalla collana di Dahj, ora in possesso di Picard, scopriamo che lei ha una gemella, entrambe sono state derivate da Data e quindi sono sue “FIGLIE”.

Pictured: Isa Briones of the CBS All Access series STAR TREK: PICARD. Photo Cr: James Dimmock/CBS ©2019 CBS Interactive, Inc. All Rights Reserved.

L’azione si sposta su un cubo Borg in una sorta di stasi: all’interno vediamo squadre intente ad esaminarlo, tra di loro due individui attraggano subito l’attenzione: Soji, la gemella di Dahj, e Narek, un agente romulano.
Scopriamo poi come 15 anni prima, nel giorno dell’anniversario del Primo Contatto, era iniziato l’attacco dei synth nei laboratori di Utopia Planitia: uno di loro, F8, aveva ucciso tutti gli umani e poi si era sparato ma non è chiarito il motivo di tali gesti.
Nella sua casa in Francia Picard viene a conoscenza dai suoi servitori romulani di una sorta di servizio segreto dietro la Tal Shiar chiamato Zhaj Vash che combatte da sempre contro ogni sorta di intelligenza artificiale.
Soji e Narek inziano a frequentarsi ma la relazione viene tenuta segreta.
La dottoressa Jurati raggiunge Picard: esaminando i dati di Dahj si scopre che la sua identità è stata creata tre anni prima, una identità comprensiva di ricordi creati per darle l’illusione di una “normale” vita vissuta in una famiglia.
Le ultime immagini ci mostrano Picard che va a trovare una sua vecchia conoscenza, Raffi Musiker, per chiederle aiuto mentre vediamo un commodoro che è in combutta con i Romulani aiutato dalla sorella di Narek…

Questo quanto avviene nei due episodi iniziali della serie, composta in totale da 10 parti. Si inizia con la serie doppiata da domani, alla mezzanotte del 24 gennaio 2020, su Amazon Prime Video.

Siete pronti?

Da domani Star Trek: Picard

Non contiene spoiler.

In queste ore arrivano le impressioni da chi negli USA ha già visto il primo episodio della nuova serie Star Trek: Picard ma per il momento non vi rovineremo la visione dell’episodio raccontandovi quanto succede nelle prime due puntate della serie.

Perché due? Perché chi è andato il 16 gennaio alle 18:30 alle anteprime di Roma e Milano ha potuto assistere a due episodi ma ha dovuto firmare un foglio per la non divulgazione di impressioni, trama e quant’altro sino alle 15 di oggi.

Marcello Rossi ha seguito per lo STIC-AL l’anteprima di Roma riportando a casa questi simpatici gadget.

A lui abbiamo chiesto due righe senza spoiler che riportiamo di seguito.

“Il ritorno di Picard non delude. La nuova serie è ben scritta, con dei bei personaggi e si inserisce perfettamente nella continuity di Star Trek, sia a livello narrativo che visivo. Non mancano i riferimenti a quanto si è già visto, ma sono inseriti in maniera coerente con la storia. Certamente Star Trek: Picard segue le regole delle moderne serie TV, con una trama molto intricata che si dipana nell’arco di tutti i 10 episodi. È una di quelle serie che probabilmente vorrete rivedere tutta d’un fiato alla fine. Insomma, Picard si candida a essere il primo spin-off/sequel del quale non si potrà dire ‘non è Star Trek‘.”

Pictured: Sir Patrick Stewart as Jean-Luc Picard of the CBS All Access series STAR TREK: PICARD. Photo Cr: James Dimmock/CBS ©2019 CBS Interactive, Inc. All Rights Reserved.

Da domani, 24 gennaio 2020, su Amazon Prime Video.

Giulia Santilli alla StarCon Italia 2020!

– Scusa, tu la conosci Giulia?
– Chi?
– Giulia Santilli, attrice e doppiatrice. Quella nata il 30 Giugno 1988, che nel 2009 si è diplomata all’Accademia Nazionale di arte Drammatica Silvio D’Amico, sostenendo il ruolo di Titania ne “Il Sogno d’una notte d’estate” di Shakespeare, per la regia di Carlo Cecchi.
– Ah, quella che ha lavorato nella The Kitchen Company per quattro anni, facendo vari ruoli in diverse commedie inglesi e francesi, in tour lungo tutta l’Italia, per poi tornare stabile su Roma e cominciare un percorso di lavoro con Matteo Tarasco, portando in scena: “Gli abiti del male” e “Iliade”.
– Esatto. Quella che al cinema ha prestato la voce a Billie Lourd in Star Wars – Gli ultimi Jedi (Ten. Connix), Poppy Delevigne in Kingsman: il cerchio d’oro (Clara Von Gluckfberg), Ronny Merhavi in Un appuntamento per la sposa (Feige), Ingrid Bisu in Vi presento Toni Erdmann, Alexandra Roach in Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio (Doreena), mentre nel cinema d’animazione ha lavorato a L’era glaciale – In rotta di collisione (Voce di Gertie), Lego Batman – Il film (Voce di Phyllis), Cars 3 (Voce di Sweet Tea) e in Mazinga Z: Infinity (Voce di Jun Hono).

– Quella che è anche una Ironman Finisher? Long distance di triathlon?
– Esatto. Ma noi la conosciamo soprattutto per aver doppiato Mary Wiseman, la Sylvia Tilly di Star Trek: Discovery. E’ stata con noi già una volta, nel 2018, alla Reunion XIV

– Uh! Quella che ci ha fatto tanto ridere! Oltre a essere una ragazza bellissima, è una attrice comica di alto livello. Ha tenuto il palcoscenico da mattatrice, e ci siamo praticamente tutti innamorati di lei! Che verve! Alta, atletica, spumeggiante, e bellissima: una ragazza scatenata dotata di una grande carica di energia. E’ stata immensa! E bellissima. L’ho già detto, bellissima?
– Sì, l’hai già detto. Allora te la ricordi!
– Chi?
– Ma Giulia Santilli, cavolo! E’ di lei che stiamo parlando da mezz’ora!

– Mai vista né conosciuta.
– Uhm…beh, sappi che tornerà presto a trovarci di nuovo. Sarà nostra ospite alla StarCon Italia 2020. A Bellaria, dal 21 al 24 Maggio!
– A Bellaria, hai detto?
– Esatto.
– Alla StarCon Italia? Dal 21 al 24 Maggio?
– Proprio così.
– Allora mi prenoto subito!
– Bravo!
– Grazie!

Film TV intervista Sir Patrick Stewart

Nel numero 3 anno 28 di Film TV in edicola a partire dal 21 gennaio 2020, dietro ad una copertina omaggio al celebre saluto vulcaniano, 5 pagine raccontano la storia di Star Trek e riportano un’intervista a Sir Patrick Stewart probabilmente realizzata a Lucca.

Correte in edicola.

Anche in Italia una Premiere di Star Trek: Picard, anzi due

A poco più di una settimana dalla trasmissione su Prime Video di Amazon che avverrà il 24 gennaio 2020, si stanno svolgendo le anteprime in USA e in UK per presentare la nuova serie Star Trek: Picard. E in Italia?

La premiere USA (copyright StarTrek.com)

In Italia ci saranno non una ma ben due anteprime. L’ufficio stampa di Amazon Prime ha lavorato negli ultimi giorni per contattare varie testate a cui mandare l’invito per le città di Roma e Milano, luoghi deputati alla presentazione di due episodi della serie.

Sir Patrick Stewart tra i fan alla Premiere USA di Star Trek: Picard (copyright StarTrek.com)

Anche lo STIC-AL, ha ricevuto gli inviti e sarà presente ad entrambe le anteprime di giovedì 16 gennaio. Come ogni anteprima che si rispetti, siamo tenuti a non diffondere nulla almeno sino al pomeriggio del 23 gennaio, quando cadrà l’embargo.

Il cast (e non solo) alla Premiere USA di Star Trek: Picard (copyright StarTrek.com)

Ci risentiamo dopo quella data.

Nuovi romanzi in arrivo!

Due nuovi romanzi trek in uscita, per chi legge l’inglese. Anzi, uno è già arrivato! Il sesto romanzo di Star Trek: Discovery è già disponibile dal 17 Dicembre scorso, e a differenza dei precedenti non esplora il passato dei personaggi prima dell’inizio della serie. “Dead Endless”, di Dave Galanter, ha un approccio decisamente nuovo nel raccontare la storia d’amore tra Paul Stamets e Hugh Culber. Questa la descrizione che troviamo in quarta di copertina (ma attenzione: forse alcune cose non sono quello che sembrano):
“La particolarità della USS Discovery consiste nel motore a spore, che permette di effettuare salti coprendo distanze molto più grandi di qualsiasi altro vascello della flotta stellare dotato di motore a curvatura. Per questo il tenente Paul Stamets fa navigare la nave attraverso la recentemente scoperta rete del micelio, una regione subspaziale in cui si puo’ transitare senza però potervi rimanere a lungo.
Dopo aver risposto a una chiamata di soccorso proveniente dalla rete, l’equipaggio della Discovery si trova intrappolato in un luogo inesplicabile dove sono destinati a morire, se il loro combustibile miceliale non verrà trovato o rigenerato. L’umano trovato vivo e solitario all’interno della rete è davvero l’ufficiale della Flotta che sostiene di essere oppure un impostore creato da alieni che contano di scappare dal micelio a discapito delle vite di tutti coloro che si trovano a bordo della nave?”

Previsto per l’11 Febbraio 2020 è invece “The last best hope”, di Una McCormack, il primo romanzo della nuova serie Star Trek: Picard, che debutterà su Amazon Prime Video il 24 Gennaio. Nulla viene anticipato, tranne che si tratta di un prequel, che dovrebbe approfondire gli antefatti che sullo schermo verranno soltanto accennati. Una nota che fa ben sperare: si tratta un volume cartonato, il primo romanzo Trek a uscire in formato hardcover dal 2007, e questo indica quanto siano alte le aspettative sulla nuova serie che finalmente ci rivelerà il futuro della linea temporale principale.

Non ci resta quindi che attendere le nuove sorprese che sono in arrivo!

Patrick Stewart di nuovo in Italia

Questa mattina a Bologna, a poca distanza da Ultimo Avamposto, gironzolava in compagnia della moglie Patrick Stewart, l’amato capitano Picard di Star Trek: The Next Generation che tra poco più di un mese sarà nuovamente sui teleschermi con la serie Star Trek: Picard, in esclusiva suPrime Video di Amazon.

Non è chiaro se si tratti di un caso o se siano in corso trattative tra Massimo Romani e l’attore per una sua presenza alla prossima StarCon (Bellaria-Igea Marina dal 21 al 24 maggio 2020) o addirittura al pranzo dei soci STIC-AL dedicato al suo ritorno sugli schermi che si svolgerà sempre a Bologna (guarda caso) il 25 gennaio 2020.

Sicuramente l’imprenditore bolognese non lascerà nulla di intentato.

Certo è che sarebbe un bel colpo per i fan italiani, a breve distanza dalla sua presenza a Lucca Comics and Games, poterselo godere sul palco del Palacongressi di Bellaria.

Restate sintonizzati.