Non è sempre scontato trovare chi racconta noi e le nostre convention in modo accurato. Grazie al lavoro di contatti e comunicazione fatti in questi anni, possiamo dire che siamo riusciti a trasmettere il giusto …
Cari amici collezionisti oggi vi parleremo della nostra nave dei sogni… no, non parlermo del Titanic, ma delle nostra amata U.S.S. Enterprise, nella sua nuova veste, ovvero quella apparsa nel primo film della nostra saga …
All’età di 86 anni è venuta purtroppo a mancare Jeri Taylor, un nome ben noto a tutti i fan di Star Trek: Voyager, e non solo. Nata a Bloomington, Indiana nel 1938, la Taylor conseguì …
Se non avete ancora inviato il vostro racconto per il concorso Omega Short, edizione 2025, affrettatevi, la scadenza per l’invio dei racconti è il 19/01/2025. La mail a cui inviare il vostro racconto è: concorso.omegashort@gmail.com. …
Il Club sarà presente con un suo stand (E16) nel padiglione 5, dove troverete anche i creatori di Star Trek Horizon, il gioco di ruolo play by chat, per giocare assieme. Potrete incontrare ufficiali della …
Grandi novità sono emerse nel mondo di Star Trek! Stando alle speculazioni dei fan, pare che possa essere arrivata la fine per l’azienda Star Trek Starships Eaglemoss. Stando ad un aggregator di notizie relative agli affari, la Eaglemoss LTD, altrimenti nota come “Hero Collector”, ha annunciato di avere iniziato la ricerca di un amministratore (o curatore fallimentare).
La Eaglemoss è nota per la sua collezione di modellini “Star Trek: The Official Starships“, ormai un punto fermo per gli appassionati di modellismo Trek nell’ultimo decennio.
Tuttavia, nei giorni scorsi, i fan hanno notato che la vetrina del sito web era andata offline. Inoltre, alcuni hanno riferito che le linee telefoniche per l’azienda sono inattive. Come se non bastasse, era andata offline la pagina Facebook del loro servizio clienti.
Greg Connell di InfoLinkGazette ha riferito che Eaglemoss LTD ha presentato un “Avviso di intenzione di nominare un amministratore” a partire da oggi (ieri, N.d.R.), 12 luglio 2022. Per coloro che non sanno cosa significhi, si tratta della nomina di un amminstratore (in italiano, anche “curatore fallimentare”) che si occupa di gestire il patrimonio mobiliare ed immobiliare di di un’azienda. In genere questo viene fatto ai sensi dell’Insolvency Act 2012, la legge sulla bancarotta nel Regno Unito, dove Eaglemoss LTD ha sede ed è registrata
Un amministratore viene solitamente nominato per cercare di recuperare le aziende che si trovinoin difficoltà, evitando una liquidazione sfavorevole.
“Eaglemoss è uno dei più grandi nomi al mondo nel settore degli oggetti da collezione, commercializzati e distribuiti con licenza più di 150 collezioni in più di 30 mercati”. Greg ha aggiunto: “le entrate hanno raggiunto il picco di 68 milioni di sterline, ma erano scese a 31,6 milioni di sterline negli ultimi bilanci depositati”. (Greg Connell, amministratore delegato di InfolinkGazette)
Oltre alla produzione di modellini relativi a Star Trek, la Eaglemoss si occupa anche di altri franchise di fantascienza, come ad esempio di Doctor Who, Stargate e Battlestar Galactica. La qualità dei prodotti Eaglemoss è ben nota. I modellini includono anche informazioni dettagliate sul dietro le quinte della creazione di quella Nave nell’universo di Star Trek.
Nello scorso giugno c’è stata anche una collaborazione tra Perfect World e Eaglemoss per creare la “Star Trek Online Starships Collection”, una serie di nave basate sul MMORPG Star Trek Online. Inoltre, la Eaglemoss ha al suo attivo anche un ricco catalogo di libri, tra cui citiamo il notevole “Star Trek: Designing Starships”.
Alla luce delle recenti notizie, è probabile che queste attività siano a rischio; ma non è ancora tutto perduto: potrebbe farsi avanti un’altra azienda che acquisisca ed inglobi la Eaglemoss LTD.
MIKE MCMAHAN E TAWNY NEWSOME ne parlano in un intervista:
La terza stagione di Star Trek: Lower Decks è in arrivo quest’estate, con una quarta stagione già ordinata da Paramount+ e si comincia ad avere qualche indizio in più su ciò che accadrà in questa serie animata di Star Trek tendenzialmente per adulti.
Lower Decks visiterà i principali pianeti di Star Trek
Parlando con SlashFilm, il creatore e showrunner di Lower Decks, Mike McMahan, ha dichiarato che gli piace avere l’opportunità di espandere ciò che si conosce delle diverse culture aliene di Star Trek, come è stato fatto per i Klingon durante l’era TNG per renderli meno monolitici. Ha indicato che altri alieni di Star Trek verranno approfonditi nelle prossime stagioni di Lower Decks:
E così, man mano sviluppiamo queste monoculture in qualcosa di più strutturato, è questo che mi piace fare. Mi piace dire: “Ok. Prendiamo gli Exocomp. Li abbiamo visti in un episodio. E se iniziassimo a costruirli? Ad esempio, dove potrebbero essere andati? Quali sono le loro ulteriori caratteristiche?”. E in effetti, vedrete qualcosa di tutto ciò nella terza stagione. E anche se stiamo scrivendo la stagione 4, ci sono alcuni importanti pianeti di “Star Trek” che mi dico: “Andiamo lì. Non ci siamo mai stati. Diamo un’occhiata. Vediamo com’è”. Potendo fare questo, ma continuando a raccontare storie di ufficiali della Flotta Stellare simpatici, divertenti, rispettosi e orientati alla scienza, è un po’ come scrivere il vero “Star Trek” divertendosi e raccontando una storia mentre lo si fa. È semplicemente uno spasso”.
Per quanto riguarda gli Exocomp, è già stato confermato il ritorno di Peanut Hamper nella terza stagione.
Anche la star di Lower Decks Tawny Newsome ha parlato con SlashFilm, fornendo un aggiornamento sulla produzione:
Siamo in questo brodo mentale in cui stanno scrivendo la quarta stagione, io ho iniziato a registrare la quarta stagione. Sto facendo l’ADR [Sostituzione automatica del dialogo (ADR) è il processo di ri-registrazione del dialogo di un attore in un ambiente tranquillo, durante la post-produzione. N.d.t.], che sarebbero delle piccole aggiunte audio alla stagione 3″.
Ha anche anticipato cosa aspettarsi dalla terza stagione
Vedremo cosa succede con Carol Freeman. Vedremo come i nostri ufficiali di grado inferiore affronteranno la situazione.
Abbiamo rilasciato un piccolo teaser [alla convention Mission: Star Trek Chicago] che mostra un gioco di ruolo molto divertente che dovremo affrontare. Quindi, sì, piccole cose divertenti come queste, piccoli accenni a cose che sono là’ fuori nell’universo e forse a qualche personaggio noto di Star Trek.
Per ora sappiamo solo di Jeffrey Combs tornerà nei panni di Agimus il “computer cattivo”.
Le prime due stagioni di Lower Decks hanno visto numerosi camei di attori storici, tra cui Jonathan Frakes (Will Riker), Marina Sirtis (Deanna Troi), John de Lancie (Q), Lycia Naff (Sonya Gomez) e Robert Duncan McNeill (Tom Paris).
Non si ha ancora una data di uscita specifica per la terza stagione a parte l’estate 2022, ma una buona ipotesi è agosto, lo stesso mese in cui hanno debuttato le stagioni precedenti.
Due serie di Star Trek hanno ricevuto un riconoscimento dalla Hollywood Critics Association per il loro splendido lavoro. La Paramount spera di ottenere qualche nomination anche agli Emmy, grazie a un numero record di candidature.
Oggi l’Hollywood Critics Association ha annunciato la seconda edizione degli HCA TV Awards, con buone notizie per Star Trek: Strange New Worlds e Star Trek: Lower Decks.
La prima stagione di Strange New Worlds è stata nominata come miglior serie drammatica in streaming e dovrà vedersela con Loki, Ozark, Pachinko, Severance, Squid Game, Stranger Things e The Morning Show.
La seconda stagione di Lower Decks, invece, è stata nominata per la categoria Miglior serie animata o film TV in streaming e dovrà vedersela con Arcane, Big Mouth, Central Park, Undone e What If?
Strange New Worlds, inoltre, è già vincitrice, l’HCA, infatti, ha annunciato che le assegnerà il Legacy Award per il 2022.
Un estratto dall’annuncio:
Strange New Worlds è la nuova serie di Star Trek ed è stata accolta da un’ondata di amore e sostegno da parte di fan e critici. “Star Trek: Strange New Worlds è la serie perfetta per il nostro Legacy Award perché racchiude tutto ciò che questo premio rappresenta”, afferma il vicepresidente dell’HCA, Nestor Bentancor. “L’HCA Legacy Award celebra uno show che ha preso un franchise amato e, senza basarsi esclusivamente sulla nostalgia, è stato in grado di rendere un rispettoso tributo al passato modernizzandolo in modo divertente e significativo, deliziando non solo i fan originali ma anche una nuova generazione di appassionati”.
Il Legacy Award sarà assegnato durante gli HCA TV Awards, che annunceranno anche i vincitori di tutte le altre categorie. I premi si svolgeranno in due serate, sabato 13 e domenica 14 agosto 2022, in un evento a Los Angeles.
Ma la Paramount resta in attesa degli Emmy. La prossima settimana, infatti, l’Accademia della Televisione annuncerà le nomination per gli Emmy Awards 2022. Con quattro serie di Star Trek in lizza per i Primetime Emmy Awards quest’anno, i CBS Studios e Paramount+ si aspettano un bel bottino di nomination. Con Prodigy che si è qualificata per i Children and Family Emmy Awards appena annunciati, lo studio si è concentrato su Discovery, Picard, Strange New Worlds e Lower Decks.
Quest’anno la CBS/Paramount+ ha presentato 87 candidature per queste quattro serie Trek, un record per il franchise. Ma per conoscere l’esito dovremo attendere la cerimonia di Settembre.
L’azienda tedesca di costruzioni Blue Brixx è entrata nell’universo di Star Trek la scorsa estate con una serie di kit di costruzione dell’ultima frontiera – tra cui l’Enterprise di Kirk, l’Enterprise-D, una navetta dell’era Next Gen, gadget della Serie Originale e altro ancora – e ora la seconda ondata di set Trek si sta espandendo nel settore bajoriano e oltre!
In un lungo video di anteprima pubblicato nel fine settimana, l’azienda ha presentato tredici nuovi kit di costruzione di mattoncini di Star Trek – simili ai LEGO – che includono nuove astronavi della Federazione come la USS Voyager, la USS Defiant e la USS Enterprise-A, e nuove navi aliene come l’astronave romulana di classe D’Deridex e l’incrociatore da battaglia klingon di classe D7 della Serie Originale.
Oltre a questi nove modelli più piccoli, il team Blue Brixx ha in serbo quattro modelli di Star Trek di dimensioni maggiori, a partire dal fucile phaser della Flotta Stellare introdotto in Star Trek: First Contact. Il fucile, quasi a grandezza naturale, sarà un kit di 2273 pezzi che, secondo le stime, sarà venduto a circa 170 euro.
La prossima è una splendida interpretazione del Bird of Prey klingon, introdotto in Star Trek III: The Search for Spock – come le altre astronavi e creazioni della linea Blue Brixx, questo set della classica nave Klingon viene fornita con il proprio supporto da esposizione una volta completata la nave da 1539 pezzi.
La stazione spaziale Deep Space 9 è la prossima novità! La stazione cardassiana, un set da 2889 pezzi che include una piccola USS Defiant agganciata a un portello a tenuta stagna, dovrebbe avere un prezzo di circa 200 euro quando uscirà dal tunnel spaziale alla fine di quest’anno.
L’ultima grande realizzazione è un altro bel colpo per i fan di Star Trek: Deep Space Nine – il compatto runabout USS Rio Grande è il più grande set Blue Brixx fino ad oggi: un enorme kit da 3090 pezzi. Questa costruzione modulare include dettagli della cabina interna – compresa l’area lounge posteriore vista solo in “Timescape” di TNG – e ha un costo stimato di 200 euro.
È possibile vedere tutte le offerte dei kit di costruzione dell’Universo Star Trek di Blue Brixx sul loro sito web; poiché la loro licenza è limitata al mercato tedesco, tutti gli acquisti da altre regioni richiederanno la spedizione internazionale in aggiunta al prezzo di vendita dei kit di costruzione.
Ogni tanto spunta nella rete qualchepiccola perla, come la pubblicità radiofonica di Star Trek del 1966.
8 settembre 1966. Star Trek sbarca sulla televisione statunitense
L’8 settembre del 1966 andava in onda la prima puntata di Star Trek, e in quegli stessi giorni la radio ne dava notizia con una breve pubblicità.
Accompagnato da una musica dal sapore fantascientifico e misterioso, il testo originale recita:
“At the edge of the universe, 400 men and women are probing the immeasurable blackness of space.
Their leaders are an earthman with no fear and a stranger with no heart.
Travel beyond our time and solar system into new galaxies, into worlds beyond your dreams.
Star Trek — every week, in color, on the NBC television network.”
“Ai confini dell’universo, 400 uomini e donne stanno sondando l’incommensurabile oscurità dello spazio. I loro leader sono un terrestre senza paura e uno straniero senza cuore. Viaggia al di fuori del nostro tempo e del Sistema Solare verso nuove galassie, in mondi oltre i tuoi sogni. Star Trek: ogni settimana, a colori, sulla rete televisiva NBC.”
Un doveroso ringraziamento a Stefano Buccino che ci ha segnalato questa chicca.
IN ANTEPRIMA AL COMIC-CON IL NUOVO DOCUMENTARIO SU WILLIAM SHATNER FINANZIATO DAI FAN
Un nuovo documentario sul primo capitano di Star Trek, finanziato dai fan, è in lavorazione e William Shatner sarà presente al San Diego Comic-Con a luglio per mostrarne una prima parte.
William Shatner: Il documentario
Oggi Legion M e Exhibit A Pictures hanno annunciato un nuovo documentario diretto da Alexandre O. Philippe (The People vs. George Lucas) su William Shatner. Secondo l’annuncio, per il documentario “William Shatner si toglie le innumerevoli maschere che ha indossato nel corso della sua storica carriera, per rivelare l’uomo che si cela dietro uno dei volti più riconoscibili del mondo”.
Ha dichiarato il regista Alexandre O. Philippe in un comunicato: “Sono cresciuto guardando Bill Shatner su una televisione in bianco e nero in Svizzera. I miei primi ricordi di lui sono legati a Colombo e a Ai confini della realtà. È un moderno uomo del Rinascimento. Ubiquitario. Inevitabile. La sua versatilità come attore (qualcuno ha visto L’odio esplode a Dallas di Roger Corman?) è sbalorditiva come la profondità della sua saggezza e curiosità; e non potrei essere più entusiasta di questa opportunità di creare un ritratto ravvicinato e personale di un uomo che mi affascina, attraverso alcuni dei temi importanti che affronta apertamente nelle sue canzoni autobiografiche più vulnerabili. Questo film intimo illuminerà aspetti poco conosciuti e raramente visti della carriera e della filosofia di Bill, oltre a riesaminare alcuni dei suoi ruoli più iconici e dei suoi momenti culturali attraverso una lente nuova di zecca”.
Parlando del progetto, Shatner ha dichiarato: “Per anni ho avuto persone che mi hanno contattato per fare un documentario sulla mia vita, ma ho rifiutato tutti perché non mi sembrava la cosa giusta. Alexandre e io siamo entrati subito in sintonia e quando ho saputo che Legion M voleva che il pubblico ne facesse parte, è stato perfetto. I fan sono stati responsabili della mia carriera: mi sembra giusto che siano loro a possedere questo documentario”.
Legion M, di proprietà dei fan, invita i fan a investire direttamente nel documentario e, a differenza dei progetti di crowd-funding, gli investitori non solo finanziano la produzione ma partecipano anche agli eventuali profitti. A partire da oggi, i fan possono iscriversi per effettuare una prenotazione non vincolante e senza impegno QUI
Lo showrunner di Star Trek: Picard, terza stagione, Terry Matalas si è divertito a parlare della riunione del cast di TNG durante una sua recente intervista nel podcast Inglorious Treksperts.
Durante questa chiacchierata però ha anche accennato al fatto che probabilmente gli ufficiali dell’Enterprise-D non saranno le uniche facce famigliari che potrebbero apparire durante la terza stagione:
“…ci sono alcune persone che tornano da Star Trek in questa stagione che non sono solo il cast di Next Gen. C’è un personaggio che fa parte della Next Gen che mi ha fatto pensare: “Voglio davvero che questo personaggio torni”. E quando è successo, è stato stranamente più emozionante di tutto il resto.”
Ma chi potrebbero essere questi personaggi? Proviamo ad indovinare.
Ro Laren (Michelle Forbes)
I telespettatori non erano gli unici a volere più Ro Laren; il piano originale per Deep Space Nine prevedeva che fosse il primo ufficiale della stazione sotto Benjamin Sisko. Forbes ha rifiutato il ruolo e al suo posto è arrivata la grande Kira Nerys (Nana Visitor), quindi tutto si è risolto per il meglio, ma ci ha lasciato comunque la curiosità di sapere dove sarebbe potuta finire Ro.
L’ultima volta che l’abbiamo vista (a prescindere da fumetti e libri), aveva lasciato la Flotta Stellare per unirsi ai Maquis, dicendo a Riker: “È passato molto tempo da quando mi sono sentita parte di qualcosa ” e chiedendogli di scusarsi con Picard per lei.
Mirasta Yale (Carolyn Seymour)
“Mi sono preparata alla realtà dello spazio da quando avevo nove anni e mi sedevo in un planetario”.
Questo è ciò che Mirasta Yale disse al capitano Picard alla fine dell’episodio “Primo contatto”, quando, nonostante i suoi sforzi e i suoi fervidi desideri, il suo pianeta non era ancora pronto ad accettare l’esistenza di persone provenienti da altri mondi e il loro programma di curvatura fu interrotto. Yale partì con l’Enterprise, ma non abbiamo mai scoperto cosa le sia successo dopo quel fatidico giorno che le ha cambiato la vita, né quanto tempo sia rimasta sulla nave.
Thomas Riker (Jonathan Frakes)
È apparso per la prima volta in TNG ed è poi approdato su DS9 e, secondo le ultime notizie, il sosia creato dal teletrasporto di Riker si trovava in un campo di lavoro cardassiano dopo aver rubato la Defiant. Ma è un ragazzo pieno di risorse proprio come l’originale, quindi sicuramente la sua storia non sarà finita lì. Kira ha promesso di salvarlo e sia Jonathan Frakes che lo showrunner di DS9 Ira Steven Behr avevano previsto il suo ritorno, quindi perché non farlo ora?
Dottoressa Kate Pulaski (Diana Muldaur)
L’entusiasmo per il ritorno della dottoressa Crusher nella terza stagione di The Next Generation non ci ha fatto sentire meno la mancanza della dottoressa Pulaski. Era intelligente, piena di risorse e formidabile, e quando la stagione 2 è finita, è scomparsa con la stessa rapidità con cui era arrivata all’inizio. A questo punto potrebbe essere a capo del dipartimento medico della Flotta Stellare, o in pensione, a vivere le sue avventure (senza teletrasporto)… e sarebbe bello rivederla con il vecchio gruppo.
Molly O’Brien (Hana Hatae)
Terry ha detto ai Treksperts che non è riuscito a inserire Miles O’Brien nella terza stagione, ed è logico che ovunque sia Miles, lo sia anche Keiko. Ma Molly è ormai cresciuta e non sarebbe bello scoprire cosa ha deciso di fare della sua vita? Se ci sarà un passaggio di testimone – e sappiamo che Geordi avrà delle figlie adulte in Picard – Molly potrebbe facilmente farne parte.
Amanda Rogers (Olivia D’Abo)
Ha fatto solo un episodio, ma Amanda Rogers era un personaggio di grande importanza. Era una Q, nata sulla Terra. I suoi genitori si erano travestiti da umani e poi erano stati giustiziati dal Continuum Q, così lei era stata adottata e cresciuta da genitori umani. Q scoprì la portata dei suoi poteri e alla fine la convinse ad abbracciarli, così se ne andò… ma non prima di aver chiesto alla dottoressa Crusher se un giorno sarebbe potuta tornare a trovarla. Forse quel giorno è finalmente arrivato.
L’elenco potrebbe ancora continuare.
E voi chi vorreste vedere di nuovo sul piccolo schermo?
20 capolavori raccontati in 20 minuti. Con a disposizione 1 minuto al giorno, 20 giovani creator donne raccontano 20 capolavori delle collezioni presenti presso la Galleria Nazione di arte Moderna e Contemporanea di Roma.
E lo spunto per il titolo è esplicitamente la famosa frase, oramai iconica, “Make it so!” pronunciata dal capitano Picard.
Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, descrive con queste parole il concetto dietro la scelta di una frase a noi trekker così cara:
«Make it so sono le proverbiali parole del Capitano Picard di Star Trek, e per farla breve (to make it short), ci siamo immaginati la Galleria Nazionale come l’Enterprise e moltissimi episodi di una saga che intreccia il tempo out of joint dentro un web sempre meno virtuale e sempre più concreto e commisto, un indistinto che inizia a prendere la forma dello spazio del futuro».
A partire da gennaio del 2007 i fumetti di Star Trek hanno, nel mondo, un nome solo: IDW.
Con 15 anni di pubblicazioni alle spalle , infatti, la IDW è diventata la casa editrice che per più tempo ha pubblicato Star Trek a fumetti.
Ma non si tratta dell’unico record raggiunto dalla casa editrice americana, perché a settembre del 2022 raggiungerà la ragguardevole cifra di ben 400 albi a fumetti dedicati a Star Trek.
Un record assoluto che dimostra la qualità del lavoro svolto in questi anni, insieme al successo che oltreoceano la produzione per immagini ha riscosso.
IDW celebrerà il traguardo dei 400 albi con un numero del tutto speciale, ma non poteva essere altrimenti, e in un albo unico vedremo storie ambientate nelle molteplici serie di Star Trek e addirittura una storia di TNG scritta da Wil Wheaton.
Oltre a questo speciale numero celebrativo, la IDW lancerà, sempre a settembre, una nuova serie dedicata a Lower Decks, i nuovi numeri della più recente miniserie ambientata nell’universo dello specchio e una miniserie dedicata al periodo di Jean-Luc Picard a bordo della Stargazer.
400 albi di Star Trek a fumetti
Il lancio dell’albo speciale è stato presentato con queste parole:
“Festeggia il 400° numero di Star Trek della IDW con questo monumentale numero che attraversa tutte le epoche preferite dai fan dell’acclamata serie. Questa raccolta di ministorie riunisce i veterani dei fumetti di Star Trek in una celebrazione del passato e del futuro dei fumetti di Star Trek targati IDW. Unisciti alla piccola Keyla Detmer, come si vede in Star Trek: Discovery, Avventure nel 32° secolo n. 3, in una nuova spedizione; visita il Kelvinverso, assisti a una storia, molto sentita, dello stesso Wil Wheaton da TNG e molto altro con gli autori Chris Eliopoulos, Declan Shalvey, Rich Handley e Mike Johnson, e con disegni di Luke Sparrow, Seth Damoose, Megan Levens, Angel Hernandez e Joe Eisma!”
Insomma un gustoso potpourri di storie per tutti i gusti.
Oltre alla copertina principale di Louie de Martinis, il volume sarà disponibile negli Stati Uniti con altre 4 copertine
Copertina alternativa di JK WoodwardCopertina alternativa di Megan LevensCopertina alternativa di Angel HernandezCopertina alternativa di Chris Fenoglio
L’altra grande novità dell’anno è il lancio della miniserie di 3 numeri dedicata a Lower Decks. La serie, scritta da Ryan North, con i disegni di Chris Fenoglio (autore anche di una delle copertine alternative per il 400° albo, ovviamente dedicata a Lower Decks) è stata così presentata:
“La fortunata serie animata fa il suo debutto nei fumetti con al timone lo scrittore Ryan North, vincitore di un premio Eisner. Subito dopo aver guidato il suo equipaggio in una spedizione planetaria allo scopo di costruire dei ponti e secondariamente di concorrere all’avanzamento tecnologico della Federazione, il capitano Freeman inizia a sospettare che il pianeta e la sua gente non siano come sembrano… Nel frattempo, l’equipaggio nei ponti inferiori si dirige sul ponte ologrammi, godendosi un po’ di tempo ricreativo tanto necessario, fino a quando un visitatore, assetato di sangue, decide di unirsi ai loro giochi.”
Anche in questo caso, come di consueto, gli albi saranno disponibili con più copertine. Di seguito le 3 copertine del primo numero.
Copertina di Chris FenoglioCopertina alternativa di Jay FosgittCopertina alternativa di Philip Murphy
Ma non finisce qui, le miniserie Stargazer e l’albo speciale The Mirror War-Troi completano le novità fumettistiche contemporanee alla celebrazione dei 400 numeri di Star Trek.
Vi lasciamo giusto un paio di immagini delle copertine e vi invitiamo a recuperare lo speciale dedicato alla storia del fumetto di Star Trek nel mondo e in Italia, oltre a tutte le recensioni scritte negli anni sui fumetti d’oltreoceano, ma anche a leggere nelle pagine dell’Inside, la rivista dello Star Trek Italian Club, gli aggiornamenti sulle produzioni a fumetti, le recensioni dei singoli albi e l’elenco delle copertine per ciascun albo.
Dopo il grande successo del concorso “Omega Short”, la Sezione Editoriale dello STIC-AL e il Comitato Organizzatore della StarCon Italia hanno pensato di dare il via ad un nuovo concorso davvero stimolante.
Nasce così, in parallelo alla seconda edizione di “Omega Short”, la prima edizione di “Omega Graphics”, il concorso per elaborati grafici. Quindi, cari disegnatori, fumettisti, grafici e amatori, se siete iscritti a uno dei club che organizzano la StarCon (e se non lo foste, iscrivetevi) prendete carta e matite, tavolette grafiche o qualsiasi altra superficie e date spazio alla vostra fantasia.
Gli elaborati grafici dovranno essere inviati entro e non oltre il 20/12/2022 alla mail del concorso.
Tutto il regolamento e le varie informazioni sul concorso le trovatequi
I giurati di questo concorso sono:
David Messina
Classe 1974, si diploma alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, presso la quale oggi insegna.
Nel 2005 approda al fumetto americano lavorando principalmente con la IDW Publishing per la quale lancia la serie Angel, basata sulla fiction di Joss Whedon (The Curse, Old Friends, Auld Lang Syne, Angel: Smile Time, Angel: Only Human) e, con Scott & David Tipton, cura diverse miniserie legate al cult Star Trek (Star Trek: Klingons, Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Mirror Image, Star Trek: SPOCK: reflections) oltre alla trilogia di volumi legati al nuovo film del 2009 insieme al regista J.J. Abrams e agli sceneggiatori Orci & Kurtzman.
Per la stessa casa editrice, oltre a produrre varie copertine e storie brevi, effettua la supervisione della miniserie Ghost Whisperer basata sull’omonima serie televisiva.
Dopo True Blood, miniserie di esordio curata in collaborazione con il premio oscar Alan Ball, basata sull’omonima serie televisiva, realizza i due crossovers evento della IDW, Infestation-I e Infestation-II insieme a Andy Lanning e Dan Abnett il primo e allo scrittore noir Duane Swierczynski, il secondo.
Realizza inoltre una serie di webcomics dal titolo WIDE AWAKE (con Mirco Pierfederici, Brandon Jerwa ed Eric Trautmann).
Per la Marvel ha pubblicato un albo della serie Ultimate Spider-Man con lo scrittore Brian Michael Bendis, si occupa, inoltre, delle matite della miniserie Ultimate Comics Wolverine: origins insieme a Cullen Bunn.
Per la IMAGE Comics lavora alla serie The Bounce assieme a Joe Casey della Man of Action, oltre che al prequel del nuovo film di Star Trek: Into Darkness insieme a Mike Johnson e alla miniserie Star Trek: Khan, sempre con Mike Johnson.
David Messina è docente di fumetto e colorazione digitale alla Scuola Internazionale di Comics.
Elena Casagrande
Classe 1983. Si è formata presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma e successivamente come assistente di David Messina.
Ha pubblicato con varie case editrici, debuttando nel 2006 con IDW Publishing, per la quale ha lavorato su serie tratte da fiction televisive, come Star Trek, X-Files e True Blood, Angel e Doctor Who,
Per Marvel Comics ha disegnato Hulk Rosso tra il 2011 e il 2012.
Per DC Comics ha lavorato su Batgirl, Catwoman e al rilancio nel 2016 del personaggio Vigilante con la miniserie Vigilante: Southland.
Per Boom!Studios, dal 2013 al 2015 si è occupata della caratterizzazione dei personaggi e dei disegni della serie Suicide Risk, su testi di Mike Carey. La serie è stata tradotta in italiano e pubblicata in volumi da BAO Publishing.
Dal 2020 è la disegnatrice della nuova serie Marvel con protagonista Vedova Nera, su testi di Kelly Thompson. La serie ha vinto gli Eisner Award 2021 nella categoria Best New Series.
Insegna alla Scuola romana dei fumetti di Roma
Marco Paulli
Classe 1968, studia da grafico, inizia a lavorare nel 1987 nel settore e, con l’avvento dei computer nella grafica industriale, inizia la progettazione e il ritocco delle immagini, prima con sistemi dedicati (Crosfield, Scitex) poi passa al Macintosh di Apple.
Con Photoshop e Illustrator inizia a realizzare immagini e schemi di Star Trek, soprattutto gli LCARS del mitico Mike Okuda. Nel 1997 inizia anche la collaborazione con lo STIC-AL, realizzando la nuova locandina della Sticcon del 1997 e via via vari progetti, alcune grafiche per “Star Trek in Italy” alla Triennale di Milano. Insieme al suo gruppo di fan e amici crea il pannello della USS Atlantis, il motore a curvatura (alto ben 5 metri!), la Cronologia di Star Trek e, per la Starcon 2022, realizza una conferenza sul design delle Enterprise.
Grande appassionato di fantascienza e ovviamente di Star Trek, adora approfondire tutto quel che riguarda i “dietro le quinte” delle produzioni cinematografiche e televisive, si è fatto una discreta biblioteca di libri fotografici di tutti i designer e grafici che concorrono a realizzare quella magia che vediamo sullo schermo, dal ponte di comando della nuova Stargazer fino all’angolo più recondito dell’ingegneria della mitica 1701 di Kirk.
Michela Barotto
Classe 1977 Presidente della Italian Klinzha Society associazione culturale. Michela Barotto si diploma nel 1996 all’istituto “Albe Steiner” di Torino come “Tecnico della Grafica e della Pubblicità” e nello stesso anno consegue la specializzazione di “Operatore della Comunicazione Visiva” presso il centro di formazione professionale CNOS FAP Valdocco.
Trova subito impiego in un’azienda di stampa digitale di Torino e da allora non ha mai abbandonato il mondo della grafica.
La sua carriera lavorativa la porta a collaborare con realtà di ogni genere, dalle piccole imprese locali agli enti fieristici, soprattutto nel fiorente periodo torinese degli anni ’90 e primi 2000.
Con il suo trasferimento a Vigevano nel 2006 continua il suo impegno nel settore della stampa digitale, accrescendo soprattutto l’esperienza tecnica e contribuendo alla crescita dell’azienda in cui lavora per i successivi 15 anni.
Parallelamente all’attività professionale, fin da giovane ha messo a disposizione di alcune associazioni culturali le proprie conoscenze e capacità, occupandosi di comunicazione social, piccoli allestimenti museali, impaginazione editoriale sia per la stampa che per la distribuzione web, creazione di scenografie e oggetti espositivi sia in campo fantascienza (la sua passione principale) che in ambiti più classici come la conservazione storica di tradizioni e memorie.
Giancarlo Minnei
Classe 1981, è uno dei membri fondatori dello Stargate Fanclub Italia ed è tuttora nel Consiglio Direttivo dell’associazione stessa. Fan della fantascienza, dei videogiochi e di musica, per il club si occupa degli elementi grafici e dell’ideazione e realizzazioni di giochi (da tavolo e non) rivisitati a tema Stargate.
Cosa aspettate allora, immaginate, disegnate e inviateci i vostri capolavori. Omega Graphics vi aspetta!!
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