AKIVA GOLDSMAN PARLA DEL FUTURO DI STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS

Mentre a metà luglio entreremo “nell’inverno del nostro scontento”, senza una nuova serie di Star Trek all’orizzonte dopo che la scorsa settimana si è conclusa la prima stagione di Star Trek: Strange New Worlds, una delle domande che sorgono è “E adesso?”…

Akiva Goldsman

Per quanto riguarda Strange New Worlds, Akiva Goldsman, uno dei creatori della serie, ha alcune cose da dire riguardo al futuro della serie, ma anche su altri aspetti del più recente capitolo dell’universo di Star Trek.

Goldsman, intervistato da Deadline, ha condiviso alcune riflessioni sulla prima stagione di Strange New Worlds parlando di dove vorrebbe vedere la serie nel prossimo futuro. Tra le altre cose ha affrontato un argomento spinoso, ossia in che modo Strange New Wolrds stride con la Serie Classica di Star Trek, e, riferendosi al finale della prima stagione, ma anche alla natura “agnostica” dell’approccio dello show alla narrazione, ha detto “il nostro intento è che se non sai niente di Star Trek la serie ti piaccia, ma se di Star Trek ne conosci un sacco, allora vogliamo che la ami. Più ne sai, più vogliamo che tu la ami… Se ne sai abbastanza, magari non un sacco, dovrebbe comunque piacerti perché parla di problemi contemporanei”.

Alla domanda su dove andrà Strange New Worlds, Goldsman ha detto, ricordandoci però la retrodatazione che contraddistingue la serie e la “riscrittura” della continuity, come risulta chiaro, ad esempio, con il personaggio di Spock, “Mi piacerebbe che questa cosa si riflettesse direttamente nella Serie Classica… Insomma, alla fine, dovremmo essere in grado di portare lo spettatore fino a “Oltre la galassia”.

Goldsman ha altre speranze per la serie, come ad esempio i crossover con le altre serie Trek attualmente in produzione, ma dice che quel tipo di idee sono ancora campate in aria, insieme ai suoi altri sogni ad occhi aperti.

Lower Decks, terza stagione: sta arrivando

Ma non subito.
Ci hanno abituato troppo bene, è dallo scorso ottobre che ogni settimana abbiamo un episodio nuovo di Star Trek. Prima Prodigy, poi Discovery, Picard, Strange New Worlds...e adesso? Adesso che si è conclusa la prima, stellare stagione di Strange New Worlds, ce la fanno sospirare, la terza stagione di Lower Decks. Oh, se ce la fanno sospirare!

Lo ha dichiarato Paramount Plus: la terza stagione di Star Trek: Lower Decks inizierà giovedì 25 agosto. E, anche se non è ancora stato annunciato, possiamo presumere che per noi in Italia verrà lanciata venerdì 26 agosto, sempre su Amazon Prime Video.
Dovremo attendere ancora qualche settimana, quindi, per vedere lo sviluppo del cliff-hanger con il quale si è conclusa la stagione precedente, che ha visto il capitano Carol Freeman della USS Cerritos (e madre del guardiamarina Beckett Mariner) arrestata con l’accusa di aver fatto detonare una bomba sul pianeta dei Pakled.
Nell’attesa possiamo ammirare la nuova locandina, che, come la precedente, è volutamente ispirata a quella di Star Trek III: The Search for Spock. Continua la tradizione: la locandina della seconda stagione, infatti, riprendeva volutamente quella di Star Trek II: The Wrath of Khan, mentre quella della prima ricalcava Star Trek: The Motion Picture.


Dalle immagini possiamo già trarre qualche indizio: rivedremo Peanut Hemper, l’Exocomp disperso nello spazio nella scorsa stagione, e apprenderemo (forse) qualcosa di più sulle origini di Rutherford, e sulle circostanze in cui è diventato un cyborg.
Nell’attesa possiamo sempre riguardarci le stagioni precedenti. Il DVD della seconda stagione è appena uscito per il mercato americano, ma non si sa ancora quando uscirà l’edizione italiana.

Anche un binge watching di Strange New Worlds non sarebbe male. È estate, dobbiamo divertirci!

E’ forse la fine per la Eaglemoss?

Grandi novità sono emerse nel mondo di Star Trek! Stando alle speculazioni dei fan, pare che possa essere arrivata la fine per l’azienda Star Trek Starships Eaglemoss. Stando ad un aggregator di notizie relative agli affari, la Eaglemoss LTD, altrimenti nota come “Hero Collector”, ha annunciato di avere iniziato la ricerca di un amministratore (o curatore fallimentare).

La Eaglemoss è nota per la sua collezione di modellini  “Star Trek: The Official Starships“,  ormai un punto fermo per gli appassionati di modellismo Trek nell’ultimo decennio.

Tuttavia, nei giorni scorsi, i fan hanno notato che la vetrina del sito web era andata offline. Inoltre, alcuni hanno riferito che le linee telefoniche per l’azienda sono inattive. Come se non bastasse, era andata offline la pagina Facebook del loro servizio clienti.

Greg Connell di InfoLinkGazette ha riferito che Eaglemoss LTD ha presentato un “Avviso di intenzione di nominare un amministratore” a partire da oggi (ieri, N.d.R.), 12 luglio 2022. Per coloro che non sanno cosa significhi,  si tratta della nomina di un amminstratore (in italiano, anche “curatore fallimentare”) che si occupa di gestire il patrimonio mobiliare ed immobiliare di di un’azienda. In genere questo viene fatto ai sensi dell’Insolvency Act 2012, la legge sulla bancarotta nel Regno Unito, dove Eaglemoss LTD ha sede ed è registrata

Un amministratore viene solitamente nominato per cercare di recuperare le aziende che si trovinoin difficoltà, evitando una liquidazione sfavorevole.

Eaglemoss è uno dei più grandi nomi al mondo nel settore degli oggetti da collezione, commercializzati e distribuiti con licenza più di 150 collezioni in più di 30 mercati”. Greg ha aggiunto: “le entrate hanno raggiunto il picco di 68 milioni di sterline, ma erano scese a 31,6 milioni  di sterline negli ultimi bilanci depositati”. (Greg Connell, amministratore delegato di InfolinkGazette)

Oltre alla produzione di modellini relativi a Star Trek, la Eaglemoss si occupa anche di altri franchise di fantascienza, come ad esempio di Doctor Who, Stargate e Battlestar Galactica. La qualità dei prodotti Eaglemoss è ben nota. I modellini includono anche informazioni dettagliate sul dietro le quinte della creazione di quella Nave nell’universo di Star Trek.

Nello scorso giugno c’è stata anche una collaborazione tra Perfect World e Eaglemoss per creare la “Star Trek Online Starships Collection”, una serie di nave basate sul MMORPG Star Trek Online. Inoltre, la Eaglemoss ha al suo attivo anche un ricco catalogo di libri, tra cui citiamo il notevole “Star Trek: Designing Starships”.

Alla luce delle recenti notizie, è probabile che queste attività siano a rischio; ma non è ancora tutto perduto: potrebbe farsi avanti un’altra azienda che acquisisca ed inglobi la Eaglemoss LTD.

TERZA (E QUARTA) STAGIONE DI STAR TREK: LOWER DECKS

MIKE MCMAHAN E TAWNY NEWSOME ne parlano in un intervista:

La terza stagione di Star Trek: Lower Decks è in arrivo quest’estate, con una quarta stagione già ordinata da Paramount+ e si comincia ad avere qualche indizio in più su ciò che accadrà in questa serie animata di Star Trek tendenzialmente per adulti.

Lower Decks visiterà i principali pianeti di Star Trek

I critici di Hollywood premiano Lower Decks e Strange New Worlds

Parlando con SlashFilm, il creatore e showrunner di Lower Decks, Mike McMahan, ha dichiarato che gli piace avere l’opportunità di espandere ciò che si conosce delle diverse culture aliene di Star Trek, come è stato fatto per i Klingon durante l’era TNG per renderli meno monolitici. Ha indicato che altri alieni di Star Trek verranno approfonditi nelle prossime stagioni di Lower Decks:

E così, man mano sviluppiamo queste monoculture in qualcosa di più strutturato, è questo che mi piace fare. Mi piace dire: “Ok. Prendiamo gli Exocomp. Li abbiamo visti in un episodio. E se iniziassimo a costruirli? Ad esempio, dove potrebbero essere andati? Quali sono le loro ulteriori caratteristiche?”. E in effetti, vedrete qualcosa di tutto ciò nella terza stagione. E anche se stiamo scrivendo la stagione 4, ci sono alcuni importanti pianeti di “Star Trek” che mi dico: “Andiamo lì. Non ci siamo mai stati. Diamo un’occhiata. Vediamo com’è”. Potendo fare questo, ma continuando a raccontare storie di ufficiali della Flotta Stellare simpatici, divertenti, rispettosi e orientati alla scienza, è un po’ come scrivere il vero “Star Trek” divertendosi e raccontando una storia mentre lo si fa. È semplicemente uno spasso”.

Per quanto riguarda gli Exocomp, è già stato confermato il ritorno di Peanut Hamper nella terza stagione.

Anche la star di Lower Decks Tawny Newsome ha parlato con SlashFilm, fornendo un aggiornamento sulla produzione:

Siamo in questo brodo mentale in cui stanno scrivendo la quarta stagione, io ho iniziato a registrare la quarta stagione. Sto facendo l’ADR [Sostituzione automatica del dialogo (ADR) è il processo di ri-registrazione del dialogo di un attore in un ambiente tranquillo, durante la post-produzione. N.d.t.], che sarebbero delle piccole aggiunte audio alla stagione 3″.

Ha anche anticipato cosa aspettarsi dalla terza stagione

Vedremo cosa succede con Carol Freeman. Vedremo come i nostri ufficiali di grado inferiore affronteranno la situazione.

Abbiamo rilasciato un piccolo teaser [alla convention Mission: Star Trek Chicago] che mostra un gioco di ruolo molto divertente che dovremo affrontare. Quindi, sì, piccole cose divertenti come queste, piccoli accenni a cose che sono là’ fuori nell’universo e forse a qualche personaggio noto di Star Trek.

Per ora sappiamo solo di Jeffrey Combs tornerà nei panni di Agimus il “computer cattivo”.

Le prime due stagioni di Lower Decks hanno visto numerosi camei di attori storici, tra cui Jonathan Frakes (Will Riker), Marina Sirtis (Deanna Troi), John de Lancie (Q), Lycia Naff (Sonya Gomez) e Robert Duncan McNeill (Tom Paris).

Non si ha ancora una data di uscita specifica per la terza stagione a parte l’estate 2022, ma una buona ipotesi è agosto, lo stesso mese in cui hanno debuttato le stagioni precedenti.

Fonte: Trekmovie.com

‘STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS’ E ‘LOWER DECKS’ NOMINATI AGLI HOLLYWOOD CRITICS AWARDS

Due serie di Star Trek hanno ricevuto un riconoscimento dalla Hollywood Critics Association per il loro splendido lavoro. La Paramount spera di ottenere qualche nomination anche agli Emmy, grazie a un numero record di candidature.

Oggi l’Hollywood Critics Association ha annunciato la seconda edizione degli HCA TV Awards, con buone notizie per Star Trek: Strange New Worlds e Star Trek: Lower Decks.

I critici di Hollywood premiano Lower Decks e Strange New Worlds

La prima stagione di Strange New Worlds è stata nominata come miglior serie drammatica in streaming e dovrà vedersela con Loki, Ozark, Pachinko, Severance, Squid Game, Stranger Things e The Morning Show.

Strange New Worlds in gara per come miglior serie drammatica in streaming

La seconda stagione di Lower Decks, invece, è stata nominata per la categoria Miglior serie animata o film TV in streaming e dovrà vedersela con Arcane, Big Mouth, Central Park, Undone e What If?

Lower Decks in gara come miglior serie animata in streaming

Strange New Worlds, inoltre, è già vincitrice, l’HCA, infatti, ha annunciato che le assegnerà il Legacy Award per il 2022.

Un estratto dall’annuncio:

Strange New Worlds è la nuova serie di Star Trek ed è stata accolta da un’ondata di amore e sostegno da parte di fan e critici. “Star Trek: Strange New Worlds è la serie perfetta per il nostro Legacy Award perché racchiude tutto ciò che questo premio rappresenta”, afferma il vicepresidente dell’HCA, Nestor Bentancor. “L’HCA Legacy Award celebra uno show che ha preso un franchise amato e, senza basarsi esclusivamente sulla nostalgia, è stato in grado di rendere un rispettoso tributo al passato modernizzandolo in modo divertente e significativo, deliziando non solo i fan originali ma anche una nuova generazione di appassionati”.

Strange New World ha già vinto il Legacy Award

Il Legacy Award sarà assegnato durante gli HCA TV Awards, che annunceranno anche i vincitori di tutte le altre categorie. I premi si svolgeranno in due serate, sabato 13 e domenica 14 agosto 2022, in un evento a Los Angeles.

Ma la Paramount resta in attesa degli Emmy. La prossima settimana, infatti, l’Accademia della Televisione annuncerà le nomination per gli Emmy Awards 2022. Con quattro serie di Star Trek in lizza per i Primetime Emmy Awards quest’anno, i CBS Studios e Paramount+ si aspettano un bel bottino di nomination. Con Prodigy che si è qualificata per i Children and Family Emmy Awards appena annunciati, lo studio si è concentrato su Discovery, Picard, Strange New Worlds e Lower Decks.

Quest’anno la CBS/Paramount+ ha presentato 87 candidature per queste quattro serie Trek, un record per il franchise. Ma per conoscere l’esito dovremo attendere la cerimonia di Settembre.

Fonte Trekmovie.com

Kit di costruzioni a tema Star Trek

L’azienda tedesca di costruzioni Blue Brixx è entrata nell’universo di Star Trek la scorsa estate con una serie di kit di costruzione dell’ultima frontiera – tra cui l’Enterprise di Kirk, l’Enterprise-D, una navetta dell’era Next Gen, gadget della Serie Originale e altro ancora – e ora la seconda ondata di set Trek si sta espandendo nel settore bajoriano e oltre!

In un lungo video di anteprima pubblicato nel fine settimana, l’azienda ha presentato tredici nuovi kit di costruzione di mattoncini di Star Trek – simili ai LEGO – che includono nuove astronavi della Federazione come la USS Voyager, la USS Defiant e la USS Enterprise-A, e nuove navi aliene come l’astronave romulana di classe D’Deridex e l’incrociatore da battaglia klingon di classe D7 della Serie Originale.

Oltre a questi nove modelli più piccoli, il team Blue Brixx ha in serbo quattro modelli di Star Trek di dimensioni maggiori, a partire dal fucile phaser della Flotta Stellare introdotto in Star Trek: First Contact. Il fucile, quasi a grandezza naturale, sarà un kit di 2273 pezzi che, secondo le stime, sarà venduto a circa 170 euro.

La prossima è una splendida interpretazione del Bird of Prey klingon, introdotto in Star Trek III: The Search for Spock – come le altre astronavi e creazioni della linea Blue Brixx, questo set della classica nave Klingon viene fornita con il proprio supporto da esposizione una volta completata la nave da 1539 pezzi.

La stazione spaziale Deep Space 9 è la prossima novità! La stazione cardassiana, un set da 2889 pezzi che include una piccola USS Defiant agganciata a un portello a tenuta stagna, dovrebbe avere un prezzo di circa 200 euro quando uscirà dal tunnel spaziale alla fine di quest’anno.

L’ultima grande realizzazione è un altro bel colpo per i fan di Star Trek: Deep Space Nine – il compatto runabout USS Rio Grande è il più grande set Blue Brixx fino ad oggi: un enorme kit da 3090 pezzi. Questa costruzione modulare include dettagli della cabina interna – compresa l’area lounge posteriore vista solo in “Timescape” di TNG – e ha un costo stimato di 200 euro.

È possibile vedere tutte le offerte dei kit di costruzione dell’Universo Star Trek di Blue Brixx sul loro sito web; poiché la loro licenza è limitata al mercato tedesco, tutti gli acquisti da altre regioni richiederanno la spedizione internazionale in aggiunta al prezzo di vendita dei kit di costruzione.

Fonte:Trekcore.com

1966: la pubblicità radiofonica di Star Trek

Ogni tanto spunta nella rete qualche piccola perla, come la pubblicità radiofonica di Star Trek del 1966.

8 settembre 1966. Star Trek sbarca sulla televisione statunitense

L’8 settembre del 1966 andava in onda la prima puntata di Star Trek, e in quegli stessi giorni la radio ne dava notizia con una breve pubblicità.

Accompagnato da una musica dal sapore fantascientifico e misterioso, il testo originale recita:

“At the edge of the universe, 400 men and women are probing the immeasurable blackness of space.

Their leaders are an earthman with no fear and a stranger with no heart.

Travel beyond our time and solar system into new galaxies, into worlds beyond your dreams.

Star Trek — every week, in color, on the NBC television network.”

“Ai confini dell’universo, 400 uomini e donne stanno sondando l’incommensurabile oscurità dello spazio. I loro leader sono un terrestre senza paura e uno straniero senza cuore. Viaggia al di fuori del nostro tempo e del Sistema Solare verso nuove galassie, in mondi oltre i tuoi sogni. Star Trek: ogni settimana, a colori, sulla rete televisiva NBC.”

Un doveroso ringraziamento a Stefano Buccino che ci ha segnalato questa chicca.

SHATNER PRESENTERÀ SHATNER

IN ANTEPRIMA AL COMIC-CON IL NUOVO DOCUMENTARIO SU WILLIAM SHATNER
FINANZIATO DAI FAN

Un nuovo documentario sul primo capitano di Star Trek, finanziato dai fan, è in lavorazione e William Shatner sarà presente al San Diego Comic-Con a luglio per mostrarne una prima parte.

William Shatner: Il documentario

Oggi Legion M e Exhibit A Pictures hanno annunciato un nuovo documentario diretto da Alexandre O. Philippe (The People vs. George Lucas) su William Shatner. Secondo l’annuncio, per il documentario “William Shatner si toglie le innumerevoli maschere che ha indossato nel corso della sua storica carriera, per rivelare l’uomo che si cela dietro uno dei volti più riconoscibili del mondo”.

Ha dichiarato il regista Alexandre O. Philippe in un comunicato: “Sono cresciuto guardando Bill Shatner su una televisione in bianco e nero in Svizzera. I miei primi ricordi di lui sono legati a Colombo e a Ai confini della realtà. È un moderno uomo del Rinascimento. Ubiquitario. Inevitabile. La sua versatilità come attore (qualcuno ha visto L’odio esplode a Dallas di Roger Corman?) è sbalorditiva come la profondità della sua saggezza e curiosità; e non potrei essere più entusiasta di questa opportunità di creare un ritratto ravvicinato e personale di un uomo che mi affascina, attraverso alcuni dei temi importanti che affronta apertamente nelle sue canzoni autobiografiche più vulnerabili. Questo film intimo illuminerà aspetti poco conosciuti e raramente visti della carriera e della filosofia di Bill, oltre a riesaminare alcuni dei suoi ruoli più iconici e dei suoi momenti culturali attraverso una lente nuova di zecca”.

Parlando del progetto, Shatner ha dichiarato: “Per anni ho avuto persone che mi hanno contattato per fare un documentario sulla mia vita, ma ho rifiutato tutti perché non mi sembrava la cosa giusta. Alexandre e io siamo entrati subito in sintonia e quando ho saputo che Legion M voleva che il pubblico ne facesse parte, è stato perfetto. I fan sono stati responsabili della mia carriera: mi sembra giusto che siano loro a possedere questo documentario”.

Legion M, di proprietà dei fan, invita i fan a investire direttamente nel documentario e, a differenza dei progetti di crowd-funding, gli investitori non solo finanziano la produzione ma partecipano anche agli eventuali profitti. A partire da oggi, i fan possono iscriversi per effettuare una prenotazione non vincolante e senza impegno QUI

Fonte:trekcore

Il ritorno di personaggi secondari di TNG nella terza stagione di Star Trek: Picard

Lo showrunner di Star Trek: Picard, terza stagione, Terry Matalas si è divertito a parlare della riunione del cast di TNG durante una sua recente intervista nel podcast Inglorious Treksperts.

Durante questa chiacchierata però ha anche accennato al fatto che probabilmente gli ufficiali dell’Enterprise-D non saranno le uniche facce famigliari che potrebbero apparire durante la terza stagione:

“…ci sono alcune persone che tornano da Star Trek in questa stagione che non sono solo il cast di Next Gen. C’è un personaggio che fa parte della Next Gen che mi ha fatto pensare: “Voglio davvero che questo personaggio torni”. E quando è successo, è stato stranamente più emozionante di tutto il resto.”

Ma chi potrebbero essere questi personaggi? Proviamo ad indovinare.

Ro Laren (Michelle Forbes)

I telespettatori non erano gli unici a volere più Ro Laren; il piano originale per Deep Space Nine prevedeva che fosse il primo ufficiale della stazione sotto Benjamin Sisko. Forbes ha rifiutato il ruolo e al suo posto è arrivata la grande Kira Nerys (Nana Visitor), quindi tutto si è risolto per il meglio, ma ci ha lasciato comunque la curiosità di sapere dove sarebbe potuta finire Ro.

L’ultima volta che l’abbiamo vista (a prescindere da fumetti e libri), aveva lasciato la Flotta Stellare per unirsi ai Maquis, dicendo a Riker: “È passato molto tempo da quando mi sono sentita parte di qualcosa ” e chiedendogli di scusarsi con Picard per lei.

Mirasta Yale (Carolyn Seymour)

“Mi sono preparata alla realtà dello spazio da quando avevo nove anni e mi sedevo in un planetario”.

Questo è ciò che Mirasta Yale disse al capitano Picard alla fine dell’episodio “Primo contatto”, quando, nonostante i suoi sforzi e i suoi fervidi desideri, il suo pianeta non era ancora pronto ad accettare l’esistenza di persone provenienti da altri mondi e il loro programma di curvatura fu interrotto. Yale partì con l’Enterprise, ma non abbiamo mai scoperto cosa le sia successo dopo quel fatidico giorno che le ha cambiato la vita, né quanto tempo sia rimasta sulla nave.

Thomas Riker (Jonathan Frakes)

È apparso per la prima volta in TNG ed è poi approdato su DS9 e, secondo le ultime notizie, il sosia creato dal teletrasporto di Riker si trovava in un campo di lavoro cardassiano dopo aver rubato la Defiant. Ma è un ragazzo pieno di risorse proprio come l’originale, quindi sicuramente la sua storia non sarà finita lì. Kira ha promesso di salvarlo e sia Jonathan Frakes che lo showrunner di DS9 Ira Steven Behr avevano previsto il suo ritorno, quindi perché non farlo ora?

Dottoressa Kate Pulaski (Diana Muldaur)

L’entusiasmo per il ritorno della dottoressa Crusher nella terza stagione di The Next Generation non ci ha fatto sentire meno la mancanza della dottoressa Pulaski. Era intelligente, piena di risorse e formidabile, e quando la stagione 2 è finita, è scomparsa con la stessa rapidità con cui era arrivata all’inizio. A questo punto potrebbe essere a capo del dipartimento medico della Flotta Stellare, o in pensione, a vivere le sue avventure (senza teletrasporto)… e sarebbe bello rivederla con il vecchio gruppo.

Molly O’Brien (Hana Hatae)

Terry ha detto ai Treksperts che non è riuscito a inserire Miles O’Brien nella terza stagione, ed è logico che ovunque sia Miles, lo sia anche Keiko. Ma Molly è ormai cresciuta e non sarebbe bello scoprire cosa ha deciso di fare della sua vita? Se ci sarà un passaggio di testimone – e sappiamo che Geordi avrà delle figlie adulte in Picard – Molly potrebbe facilmente farne parte.

Amanda Rogers (Olivia D’Abo)

Ha fatto solo un episodio, ma Amanda Rogers era un personaggio di grande importanza. Era una Q, nata sulla Terra. I suoi genitori si erano travestiti da umani e poi erano stati giustiziati dal Continuum Q, così lei era stata adottata e cresciuta da genitori umani. Q scoprì la portata dei suoi poteri e alla fine la convinse ad abbracciarli, così se ne andò… ma non prima di aver chiesto alla dottoressa Crusher se un giorno sarebbe potuta tornare a trovarla. Forse quel giorno è finalmente arrivato.

L’elenco potrebbe ancora continuare.

E voi chi vorreste vedere di nuovo sul piccolo schermo?

Fonte: Trekmovie.com

Make It So! Anzi Make It Short…

20 capolavori raccontati in 20 minuti. Con a disposizione 1 minuto al giorno, 20 giovani creator donne raccontano 20 capolavori delle collezioni presenti presso la Galleria Nazione di arte Moderna e Contemporanea di Roma.

E lo spunto per il titolo è esplicitamente la famosa frase, oramai iconica, “Make it so!” pronunciata dal capitano Picard.

Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, descrive con queste parole il concetto dietro la scelta di una frase a noi trekker così cara:

«Make it so sono le proverbiali parole del Capitano Picard di Star Trek, e per farla breve (to make it short), ci siamo immaginati la Galleria Nazionale come l’Enterprise e moltissimi episodi di una saga che intreccia il tempo out of joint dentro un web sempre meno virtuale e sempre più concreto e commisto, un indistinto che inizia a prendere la forma dello spazio del futuro».

https://www.lagallerianazionale.com/public/blog/make-it-short