Inside Star Trek n° 9

Cominciamo con questa prima scheda, a raccontare la storia dello STIC, attraverso i contenuti degli Inside, che per anni sono stati l’unica fonte di informazioni per gli appassionati di Star Trek.

I primissimi inside erano poco più che lettere tra amici e solo a partire dal numero 9 la fanzine ha incominciato ad assumere un aspetto che un po’ alla volta ha portato all’attuale formato.

La copertina era un semplice foglio ciclostile con un minimo di grafica, senza particolari pretese, e per molti anni lo stile della copertina del primo inside è rimasta pressoché inalterata.

Anche i contenuti della fanzine all’inizio avevano soprattutto lo scopo di offrire qualche servizio agli appassionati come l’acquisto di volumi o altro materiale dall’estero, la condivisione delle poche, pochissime informazioni che Alberto, Mariangela e gli altri membri del primo “Ponte di Comando” riuscivano a reperire grazie ai loro contatti con gli Stati Uniti. E ogni informazione, anche la più piccola, rivestiva una grandissima importanza per tutti i fan, assetati com’erano di informazioni, curiosità e news difficilmente reperibili.

Come potete leggere nell’introduzione di Mariangela (che si sentiva quasi giornalmente con Alberto via telefono) lo STIC, nato in forma di piccolo nucleo di amici già nel 1982, aveva avuto lo scopo di scambiare notizie, materiale, libri e video.

Fin dai primi numeri del bollettino, tuttavia, ci sono molte di quelle caratteristiche, già presenti o solamente indicate nella lettera d’intenti del Ponte di Comando, di quello che oggi è il club, la cui caratteristica principale fondamentalmente resta il contatto tra i soci e gli appassionati, la divulgazione di Star Trek e la fornitura di quei servizi che ancora oggi, in un mondo molto diverso da quello in cui il club muoveva i primi passi, resta un imprescindibile fattore: il contatto, l’amicizia, l’incontro.

L’Inside, nel corso degli anni, si è trasformato, ma la sua essenza è rimasta la medesima anche se ai servizi di reperimento delle informazioni si sono via via aggiunti contenuti artistici, letterari, scientifici e giornalistici.

Ma vi lascio alle parole della lettera d’intenti,che dà al club un imprinting che ha effetti ancora oggi sulla nostra storia personale.

Avete letto, nell’introduzione, il riferimento ad alcune minicon organizzate tra i primissimi soci del club, ma a partire dal 1986 lo STIC cominciò ad organizzare vere e proprie Convention, magari all’interno di altre realtà già affermate.Leggendo il rapporto da Montepulciano qui sopra, balzano agli occhi alcune caratteristiche: i costumi, il banco STIC e la mostra a tema, le conferenze, le visioni di film e i giochi. Insomma incontriamo fin da quella prima convention (organizzata a pochi chilometri da Chianciano, dove si sono tenute alcune recenti StarCon) moltissimi elementi che i vari comitati organizzatori si sono portati dietro e che ancora oggi riempiono il programma delle attuali convention. Certo si sono aggiunti altri club di fantascienza (ma in fondo lo STIC era ospite a sua volta di altri club), attori e doppiatori, astronauti, più eventi in contemporanea e tanto altro che sicuramente dimentico, ma non dimentico che lo spirito che si respirava in quella prima convention è lo stesso che si può cogliere oggi. Un ultimo appunto, il nome: STARCON…

I servizi offerti dallo STIC pagina fondamentale per riuscire ad avere del materiale originale, in quei primi anni. E un disegno di Spock di Marilena Maiocco, tra i soci fondatori dello STIC. Disegni e racconti, sia liberamente scritti dai soci, sia come risultato della partecipazione ad un concorso, hanno sempre riempito la vita sociale del club dando anche una grossa spinta e motivazione alla Sezione Editoriale.

Vi lasciamo con una chicca: la macchina da scrivere dell’Ammiraglio.

Prima del Macintosh, prima del primo PC dell’ammiragliato (un 286) c’era lei, con cui sono state scritte alcune delle pagine che avete potuto sfogliare qui sopra.

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