StarCon 2019: Giorno 2

Tutto è di nuovo come prima, tutto è di nuovo come doveva essere. Le gemme dell’infinito sono state recuperate, Thanos è stato sconfitto e coloro che erano morti sono stati riportati in vita.
Ah, no, scusate, quello era un altro film, un’altra narrazione! Noi siamo qui a Bellaria, e la StarCon Italia 2019 è in corso. Siamo stati assenti soltanto per due edizioni (la nostra breve liaision con Chianciano), ci è sembrato un periodo infinitamente più lungo (forse le gemme dell’infinito c’entravano davvero), ma quando siamo ritornati qui è stato come se ce ne fossimo andati soltanto il giorno prima. Il tempo è davvero relativo. (Wibbly wobbly timey wimey!)

Ed eccoci di nuovo al Palacongressi a vivere quattro giorni di spettacolo, gioco e allegria! Eccoci di nuovo a vivere la StarCon, la multi-convention che unisce sotto il suo tetto diverse realtà del fantastico e della fantascienza, tutti assieme appassionatamente per giocare e divertirci!
L’evento clou della mattinata di venerdì (a proposito, sono anni che scrivo “clou” e ancora non so che diavolo voglia dire) è stato, come sempre l’Assemblea Sociale dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”. Gli Avengers sono saliti sul palco (cioè no, voglio dire, il Ponte di Comando dello Stic-AL) ed è iniziato il Costanzo Show, con i membri del Consiglio Direttivo pronti a rispondere a tutte le domande dei soci sullo stato del club, della rivista, e delle convention, con scambi di idee che si riveleranno proficui e novità (quale sarà il destino di Mailstic, la nostra mailing list ormai obsoleta ma onusta di gloria? E cosa significa onusta? Ma che ne so io!).

Dalla sala Sol III del Palacongressi di Bellaria, il Massimo Romani Show.

Al pomeriggio abbiamo avuto conferenze varie e l’atteso workshop di Miltos Yerolemou (ho dovuto fare un copia incolla per essere sicuro di scriverlo giusto, e nutro ancora dubbi), per i fan de “Il Trono di Spade”. Ma l’evento più importante della giornata, catalizzatore e catalizzante, intrigatore (esiste questa parola?) e intrigante, è stato il primo intervento di una dei due ospiti principali. Un gradito (anzi, graditissimo) ritorno, quello di un’ospite che era stata con noi già nel 2001, diciotto anni fa! I giovanissimi non erano neanche ancora nati in quel tempo remoto, quando una dea greca poggiò per la prima volta i piedi sulle tavole del palcoscenico di Bellaria, e oggi sembra che il tempo per lei non sia passato. Non è per niente cambiata, e se lo è, di sicuro in meglio. Sto parlando naturalmente di colei che ovunque vada fa cadere le mascelle, costringendoci ad andarle a recuperare sotto gli armadi dove sono rotolate, una donna che a 64 anni è più bella e sexy di tante con un terzo della sua età. Colei il cui nome trovate sul “dizionario dei nerd” alla voce “figaggine a mille”. Sto parlando, insomma, di MARINA SIRTIS, la Deanna Troi di “Star Trek: The Next Generation”, che si è presentata sul palco indossando un vestito leggerissimo e cortissimo che metteva in risalto le sue meravigliose gambe (chi era in prima fila avrebbe anche potuto effettuarle una colposcopia).

E’ tornata! Dopo diciotto anni! Marina Sirtis!

Marina in tutta la sua gloria.

Marina con Paolo Attivissimo

Frizzante, spumeggiante e sfacciata quanto e più di diciotto anni fa, con l’inossidabile Paolo Attivissimo a fare la traduzione simultanea, in mezzo a una valanga di risate. Senza nulla togliere al personaggio, Marina è molto più interessante di Deanna, e ce l’ha dimostrato ancora una volta. Io, diciotto anni fa, c’ero, e rammento ogni cosa (soprattutto il vestito che indossava allora: azzurro e a fiori), ma l’apparizione di ieri supera decisamente quei ricordi forse ormai sbiaditi, e rinnova nelle nostre menti e nei nostri cuori l’entusiasmo e la simpatia verso una grande donna dotata di grande verve e di una grande voglia di vivere (ho detto “grande” tre volte nella chiusura del paragrafo, dovrebbe andare bene).
Marina sarà con noi ancora domani (oggi, per voi che leggete); chissà se indosserà lo stesso vestito o ne sfoggerà un altro? (Perché queste sono le cose importanti della vita). Vi terremo informati.

Cosa teneva su quel vestito? Gli occhi di tutti i maschi presenti, naturalmente!

Una dea greca discesa sulla Terra!

Alla sera, abbiamo avuto un grande quiz (“Starboom”) e poi l’interminabile Kobayashi Maru, il gioco a squadre che caratterizza le Sticcon sin dal secolo scorso (semo vecchi!) e che vanta 17.674.837 tentativi di imitazione. Chi vi ha partecipato sta ancora dormendo adesso.

Ma il grande finale di serata è stato il “Dopofestival” sui divanetti dell’Hotel Piccadilly, dove, dopo tanti anni, abbiamo potuto finalmente gustare dei bomboloni alla crema degni di questo nome! Bomboloni! Finalmente ce l’abbiamo fatta. Bomboloni! Porco il mondo che c’ho sotto i piedi. Bomboloni! Diffidate delle imitazioni. Il vero bombolone DOC si trova soltanto qui, e ce l’abbiamo noi! Assieme a vini bianchi e rossi e alla immancabile soppressa veneta portata dall’amico Stefano “El merendero” Buccino (uno degli eroi della StarCon!).
Siamo così: stranamente esagerati
Grazie ai carboidrati, e sfaccendati.
E potrai trovarci ancora qui
Nelle sere di Bellaria
Gustando una cibaria
Straordinaria
E ti daremo ancora un altro bombolone!

Ci risentiamo domani, per voi che siete rimasti a casa e fate la StaiQuiCon.
Hasta el bombolon siempre, companheros! Ostregheta!

Carlo Recagno

2 commenti

    • corrado il 29 Maggio 2019 alle 18:15
    • Rispondi

    very good.

    • corrado il 29 Maggio 2019 alle 18:16
    • Rispondi

    BOMBOLONE !!
    PER L’ UOMO CHE NON DEVE CHIEDERE MAI !!

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