“Si avvisano i signori viaggiatori diretti a Rho Fiera che, causa alta affluenza sul regionale veloce, possono servirsi del treno suburbano”. Noooooo! Bastaaaaa! Per tutto il mese di ottobre questo annuncio dall’altoparlante della stazione (mai udito prima in tanti anni di pendolarismo senza limitismo) mi aveva perseguitato senza tregua, ponendomi di fronte all’alternativa tra viaggiare in piedi e in condizioni da carro bestiame e viaggiare comodo ma più lento, facendo tutte le fermate (naturalmente sono sempre arrivato in ritardo in ufficio; cosa pensavate che scegliessi?). Tutta colpa dell’Expo e di tutti quelli che non ci erano andati d’estate, dicendo: “No, non mi va di camminare e camminare sotto il sole, aspettiamo settembre od ottobre, che non fa più caldo. C’è tempo.”. Sono gli stessi che a ferragosto vogliono fare la partenza intelligente alle sei del mattino, senza immaginare che la stessa ideona possa venire anche ad altri, e infatti si ritrovano puntualmente tra furbastri al casello dell’autostrada. Stavo dicendo che pensavo di essermi lasciato quella brutta esperienza alle spalle, quando ecco che lo sento di nuovo mentre sto per partire diretto verso la Reunion! Non credo alle mie orecchie (che sono sempre state un po’ infide: ascoltano sempre perfettamente frasi tipo : “io ti vedo più come un amico” e mai invece “vieni a letto con me?”). Ma che ci fa in viaggio verso Rho Fiera tutta quella gente? Qualcuno gli deve dire che l’Expo è ormai chiusa, ecchediamine. (Ho poi scoperto che a Rho Fiera in questi giorni si tiene l’Esposizione Mondiale del Motociclismo: ecco la meta di tutta quella gente!).
Purtroppo non avevo scelta, se non volevo perdere la coincidenza a Milano per Bologna. È così mi sono adattato a viaggiare in piedi, in mezzo ad altre otto persone. Non è stato poi neanche tanto male, in fondo: le due persone che mi stavano letteralmente schiacciate contro (piu’ vicino ancora e avrei potuto osservare le loro tonsille) erano donne, e per giunta formose: la bionda, poi, aveva una scollatura che ricordava la Moana dei bei tempi andati!
Incredibile ma vero, il primo tratto di viaggio è passato in fretta (anche troppo), e ho potuto quindi continuare su un comodo Frecciarossa. Con seduto davanti a me un anziano e corpulento viaggiatore che doveva avere qualcosa come mezzo chilo di catarro nei polmoni, e che ogni quarantadue secondi si schiariva la gola in una maniera che ricordava il rombo di una motocicletta con la marmitta da cambiare. Ma sono riuscito a stare calmo, appellandomi al mio autocontrollo da persona civile. Mi è bastato chiudere gli occhi e immaginare il mio rumoroso compagno di viaggio con una lancia zulu conficcata nel petto. E’ stato molto rilassante.
Ma alla fine sono arrivato alla Reunion, la convention invernale organizzata dallo Star Trek Italian Club e (per la prima volta) dal Doctor Who Italian Club. Che era ancora in via di allestimento, perchè la storia si ripete. Come già era avvenuto a Bellaria per la Sticcon, la direzione dell’albergo aveva fatto “overbooking”, affittando le sale in contemporanea a una convention di fabbricanti e venditori di Parquet! Per questo motivo lo staff dei collaboratori, come forse avrete letto altrove (“altrove” vuol dire su Facebook, non la base segreta di Martin Mystère), ha potuto iniziare l’allestimento soltanto alla notte tra giovedì e venerdì, e quando la convention è iniziata i “parquettari” stavano ancora occupando metà della sala principale.
Ma non ci siamo lasciati scoraggiare e, una volta gentilmente espulsi I parquettari, l’allestimento della NOSTRA convention ha potuto terminare, grazie anche agli sforzi dei numerosi volontari nel frattempo sopraggiunti.
Si è così dato il via alle danze, con l’inaugurazione a cura di Marco Pesaresi, che ha presentato i rappresentati dei club: Nicola Vianello (per lo Stic, in assenza della nostra presidente Gabriella Cordone) e Federica Minguzzi (per il Dwic). Si incomincia, ragazzi. Siamo finalmente di nuovo tutti riuniti (appunto, alla Reunion). Siamo di nuovo in famiglia.
Cosa c’è per primo in programma?
SHARKNADO 3?
Torno a casa. Arrivederci!
P.S. Naturalmente non sono tornato a casa, ci mancherebbe altro! (avevo ormai pagato tutto in anticipo). Quindi la Reunion va avanti, e su queste frequenze potrete leggere ogni giorno I fedeli (o quasi) resoconti degli avvenimenti. Cose vere e cose false. Soprattutto, in esclusiva, cose false. Arrivedorci.
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Buon divertimento, ragazzi!