Ha scatenato una serie di balzi al cuore degli appassionati della saga ideata da Gene Roddenberry, l’ascolto di alcuni telegiornali che hanno riportato la notizia che AstroSamantha sia in trattative per partecipare al prossimo film di Star Trek, le cui riprese inizieranno nel 2016.
Per fortuna che nelle edizioni seguenti hanno corretto il tiro spiegando che non si tratta della serie di film ufficiali ma del fanfilm Star Trek Axanar di cui si può già ammirare il preludio su internet, visto alla Reunion lo scorso anno.
Tutto nasce dall’aver riportato in maniera errata alcune righe del produttore esecutivo di Axanar, Alec Peters (e non Powers come scritto da qualcuno), che sul blog della produzione del 29 luglio 2015 comunica di aver scambiato alcune parole con Samantha Cristoforetti, dopo aver scoperto che è una fan della serie dal suo contatto con la NASA David Alexander. Non vi è alcuna certezza della sua partecipazione al film ma se possibile, saranno ben contenti di averla in una scena ancora da scrivere. La notizia è stata riportata il 20 agosto nel sito space.com intitolandola come se Samantha avesse accettato. Da qui la diffusione della falsa notizia.
Star Trek Axanar è una produzione indipendente che si realizzerà grazie ad una campagna di crowdfunding (donazioni via internet).
La foto che correda questo articolo è stata scattata da Samantha a bordo della stazione spaziale internazionale e fa parte di una serie di immagini a corredo di un articolo che la riguarda, pubblicato su Inside Star Trek Magazine 176. Che ci fa il gagliardetto dello Star Trek Italian Club nello spazio?
8 commenti
Vai al modulo dei commenti
Non credo che il problema sia l’opinione personale sulle cose ma il modo con cui vengono espresse le diverse opinioni. Benvengano punti di vista diversi e alternativi, aprono il confronto e consentono un dibattito costruttivo.
Il sarcasmo e la presa per i fondelli no.
Liberta’ di pensiero non equivale a liberta’ di insulto. La cancellazione degli insulti non la considero una censura, ma un modo per combattere il bullismo verbale.
Samantha Cristoforetti non e’ andata sulla ISS per fare pubblicita’, ci e’ andata per lavorare, come tutti gli astronauti e mi sembra incredibile che un appassionato di Star Trek o un socio dello STIC (ovvero gli unici che possono essere interessati a visitare questa pagina di news) possa credere diversamente. E un lavoro fatto bene merita di essere elogiato, non criticato.
Marcus,
“la sensazione è che (qui come altrove), la Cristoforetti non possa che parlarsi in toni elogiativi, forse perché è appassionata di fantascienza e ha portato con se il gagliardetto dello STIC.”
No, semplicemente se ne parla in toni elogiativi perché ha fatto solo cose degne di essere elogiate 🙂
Le ha fatte in campo scientifico (centinaia di ore di lavoro a esperimenti sulla Stazione), in campo umano (UNICEF, WeFly e altro ancora),… e sì, anche in campo fantascientifico.
Se definisci sette mesi di lavoro nello spazio una “operazione simpatia” forse è perché non hai ben chiaro in cosa consiste il lavoro di astronauta oggi: è comprensibile, visto che i telegiornali hanno coperto poco gli aspetti scientifici della missione di Sam. Prova a leggere i log giornalieri di missione (https://blogs.nasa.gov/stationreport/) e capirai che la tua impressione è da rivedere.
Ovviamente c’è chi sfrutta l’immagine positiva di Samantha a fini politici e autopromozionali, ma la colpa di questo non è certamente dell’astronauta.
Ciao,
Paolo