Buongiorno a tutti. La STICCON si è conclusa e tutti sono rientrati a casa. Bellaria sara’ un po’ più povera senza di noi. E, come tutti gli anni, comincia a prendermi la SAS: Sindrome da Astinenza da STICCON. Fino a ieri ero a una festa in famiglia, circondato da amici di tutte le parti d’Italia, e oggi invece sono ripiombato nel grigiore quotidiano. Resta ancora quest’ultimo resoconto da scrivere, e, malgrado la malinconia che mi pervade, lo redigerò con la mia consueta calma e compostezza.
WAAAAAAHHHHH! VOGLIO TORNARE ALLA STICCON! PERCHÈ DURA SEMPRE COSÌ POCO? PERCHÈ? PERCHÈ? PERCHÈ?
Ehm.
Scusate.
Dunque, stavo per parlarvi degli eventi di domenica. Comincio subito col dirvi che sono molto soddisfatto dai risultati elettorali. No, cosa avete capito, non sto parlando delle elezioni europee. Parlo del Ponte di Comando dello STIC, parlo di cose serie, io! Ebbene, è con viva e vibrante soddisfazione che vi comunico che è stata confermata la “squadra di governo”, con l’aggiunta di due new entries, che dirigeranno il nostro club per la prossima legislatura. A loro va il nostro augurio di buon lavoro, come si suol dire.
Altra decisione presa durante l’assemblea dei soci: MailSTIC non chiude più. Come ricorderete, la chiusura era stata decisa lo scorso novembre (e annunciata nel corso della Reunion IX), ma la sua implementazione era stata sospesa. Ora è ufficiale: MailSTIC va avanti. (Ma cerchiamo di tenerla viva davvero, ragazzi, come luogo di confronto e di dibattito.)
Nel pomeriggio abbiamo avuto, come di consueto, il “bis” degli incontri con gli ospiti. Di nuovo John Coppinger e Toby Philpott, quindi, per la parte dedicata a Guerre Stellari (ho una certa età e non riesco a chiamarlo Star Wars);
e, per la parte dedicata a Star Trek (o, se preferite, “Destinazione Cosmo”), di nuovo Connor Trinneer, John Billingsley e Bonita Friedericy. Che si sono scatenati, ancora di più del giorno precedente. Questi attori ci hanno intrattenuto e divertito come in passato solo Robert O’Reilly e J.G. Hertzler erano riusciti a fare, e mi spingo a dire che le semplici parole non bastano a descrivere le loro performance. Alcune perplessità, però, mi affollano il cervello: cosa ci facevano una orioniana, una trill e una andoriana sul palcoscenico?
E perché Billingsley si è messo a imboccare gli spettatori della prima fila con wafer al cioccolato?
Chi ha ceduto a Bonita gli occhialoni da Minion della sfilata in costume della sera prima?
Perché Chiara Codecà si è messa a fare il giocoliere? Voleva forse far girare le palle? E cosa è stato necessario fare per convincere Federica Minguzzi ad abbandonare la telecamera per salire sul palcoscenico e mostrarci le sue doti di stunt-woman inscenando una rissa selvaggia con la Friedericy?
Quanti, oltre a me e a Rodrigo Araya, hanno fotografato a tradimento il “lato b” di Federica approfittando di un momento in cui lei dava le spalle al pubblico?
Ma il mistero più grande è sempre: come è possibile che anche quest’anno Nicola Vianello mi faccia scrivere questi resoconti? Tutte le risposte su Kazzenger!
A concludere la serata c’è stata la tradizionale cena di gala, con la partecipazione degli ospiti e il taglio della torta. O meglio, delle torte. Che avrebbero dovuto avere riprodotte le due locandine della manifestazione: manifesto STICCON e manifesto YavinCon. Con grande perplessità, abbiamo scoperto che entrambe le torte recavano la stessa locandina, quella della YavinCon.
Chi c’è dietro questo che verrà ricordato per sempre negli annali come “the double pie incident”? Il pasticcere per caso è al soldo dell’Impero Galattico? C’è un complotto? E che ne pensa Paolo Attivissimo? Forse non conosceremo mai la verità, ma una cosa è certa: ci sarà la STICCON anche l’anno prossimo. Nel dopocena infatti sono state annunciate le date della prossima edizione: dal 21 al 24 Maggio.
E l’edizione 2014 si è così conclusa, tra allegria e musica, com’è ormai tradizione. Porterò sempre con me l’immagine di Elena Albertini che, con un meraviglioso vestito verde, balla sulle note di “These boots are made for walking” meglio di Nancy Sinatra. Così come porterò sempre con me l’immagine del Navarca vestito di rosso (altrettanto indimenticabile di Elena, ma in un altro senso) che cede alla botta di sonno sui divanetti dell’Hotel Piccadilly. E naturalmente conserverò sempre il ricordo dei bomboloni e delle pizzette consumati sui sopracitati divanetti come spuntino di mezzanotte. Anche se in realtà eravamo ben oltre l’una, ma, come diceva sempre l’Ammiraglio, “non è domani finché non si va a dormire”. E il domani è diventato oggi, con il ritorno alla realtà, alla vita di tutti i giorni.
Ci si ritrova tra sei mesi, il tempo inutile che intercorre tra una convention e la successiva, come dice sempre il Navarca (quando è sveglio, s’intende); ci ritroveremo alla Reunion. Non possiamo restare sparpagliati a lungo. Le famiglie si devono ritrovare, ogni tanto, e la nostra famiglia è targata STIC-AL: è la casa costruita da Alberto.
Statemi bene tutti, e a risentirci. Stesso bat-canale.
2 commenti
Standing ovation!
Mi sa che anche io ho la SAS 🙁 Anche se è stata la prima volta che sono andata alla STICCON