Reunion IX: un grosso successo

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La locandina della manifestazione

È terminata domenica 1° dicembre la nona edizione della Reunion, convention dedicata alle serie ed ai film di fantascienza.

Nella nuova location dell’Hotel Mediterraneo di Riccione la tre giorni in immersione totale tra dottori, astronauti, cavalieri Jedi, supereroi e chi più ne ha più ne metta ha messo a dura prova la capienza degli stomaci degli appassionati alle prese con buffet a go-go e spuntini di mezzanotte.

Ma lasciamo la parola ai resoconti di Carlo Recagno, illustre socio dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” ed alle foto del non meno illustre ‘dottore’ Francesco Spadaro. Ve li presentiamo così come sono stati postati sulla mailing list dello STIC-AL.

 

Venerdì 29 novembre 2013

Care socie STIC, cari soci STIC, è con viva e vibrante soddisfazione che inizio quello che sarà il mio ultimo report per Mailstic. La nona edizione della Reunion si è aperta, a Riccione, all’Hotel Mediterraneo. È la terza incarnazione di questa convention che si è rigenerata di nuovo in un nuovo ambiente. Nel 2005, Abano; dal 2006 al 2008 Riccione; dal 2009 al 2012 Montecatini. E a partire da quest’anno, si torna a Riccione, ma in un’altra location.

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La sede della Reunion IX

Siamo tutti un po’ spaesati, dobbiamo abituarci a un ambiente completamente nuovo, e forse Montecatini ci manca un po’, ma ci troviamo in un albergo bello, nuovo e moderno. Abbiamo una sala più piccola, e in generale spazi più ristretti, ma le camere dell’albergo sono ampie, il servizio è impeccabile e, soprattutto, il cibo è decisamente una spanna al di sopra di come siamo stati abituati nelle altre sedi. Quanto è una spanna, mi chiedete? Tenete la mano aperta, ecco, così. È la distanza tra la punta del pollice e quella del mignolo. Ed è grossomodo anche la grandezza delle porzioni che è possibile prendere al ristorante. Cibi al buffet, signori miei! Ognuno può prendere quello che gli pare, e soprattutto quanto gli pare, e anche servirsi di nuovo. Per cui possiamo prendere tutte le salsicce e le patate che vogliamo, e chiamare il sarto per allargare i vestiti (e ovunque e sempre: viva la patata!).
Ma voi volete giustamente sapere della convention. Voi che siete rimasti a casa volete sapere cosa vi state perdendo. Non c’è problema: voi mi dite quello che devo fare, e io lo faccio. Vi siete persi gli extra dei cofanetti blu-ray di TNG ed Enterprise, con interviste, commenti e blooper. Vi siete persi il quiz “La flotta è servita”. E soprattutto vi siete persi il piatto forte della giornata, e cioè la proiezione de “Il giorno del Dottore”, lo speciale per il cinquantesimo anniversario di Doctor Who trasmesso lo scorso sabato simultaneamente in 94 paesi, un’impresa da Guinness dei primati. E mentre Gallifrey resiste, abbiamo assistito anche all’incontro con il ponte di comando dello STIC. Ci sono cose che bollono in pentola per quanto riguarda la mailing list e il gruppo di Facebook, e verranno comunicate a tempo debito. La nuova fase del club avanza, e si sta sviluppando.
Ma anche se ci sono cambiamenti in atto, una cosa rimane sempre uguale, un punto fisso dell’universo: lo spuntino di mezzanotte. Quel momento magico di aggregazione e di espansione (dell’apparato digerente) che fa sì che, alla fine della serata, con il programma concluso, i sopravvissuti si radunino clandestinamente per pasteggiare con specialità regionali, provinciali ed eccezionali. Salate e dolci, analcoliche ed alcoliche (ma soprattutto alcoliche). Un’esperienza da affrontare con lo spirito del Decimo Dottore: Allons-y!
E, come sempre, soltanto il cielo come limite. Restate sintonizzati.

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Robin Curtis assieme a Gabriella Cordone Lisiero

Robin Curtis è tale e quale a com’era quando venne a trovarci la prima volta a Bellaria, nel secolo scorso. Ma di questo vi parlerò domani.

 

Sabato 30 novembre 2013

Robin Curtis is hot!
Questa è la prima cosa che ho pensato ieri sera, quando il tenente Saavik si è presentata sul palco della sala principale del centro congressi dell’Hotel Mediterraneo. Il tempo per lei non è passato, ed è tale e quale a come l’avevamo vista e ammirata tredici anni fa a Bellaria. E si ricordava benissimo di noi, ci ha riconosciuti subito uno a uno, o quasi. Insomma, è stato come ritrovare una vecchia amica, che si è sbizzarrita sul palco assieme al nostro Paolo Attivissimo, raccontando degli inizi della sua carriera, di come venne scelta per sostituire Kirstie Alley ne “Alla ricerca di Spock” e di come più tardi prese parte a un episodio di TNG (“Gambit”) in un ruolo completamente diverso. Ma non vi racconterò di come ha messo in imbarazzo Sgomberonte, questo è un dettaglio che va raccontato a voce, meglio se sussurrato in confidenza di fronte a un bicchiere di vino al bar (OK, vi dico solo che riguarda la parola “vagina”, ma non immaginereste mai in quale contesto).
Abbiamo avuto anche, per la prima volta, un Ewok.

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Paolo Attivissimo e Mike Edmonds

Sto parlando naturalmente di Mike Edmonds, che ci ha raccontato di come ne “Il Ritorno dello Jedi” non solo si è trasformato in un orsetto, ma ha pure animato la coda di Jabba the Hutt, facendo così, nel suo piccolo (scusate, non ho resistito) la storia di Star Wars.
E poi i fumetti. Dopo David Messina alla scorsa STICCON, abbiamo avuto le autrici dei fumetti di Star Trek della IDW pubblicati in Italia da non ricordo bene quale editore (però lo conosco, l’ho già visto da qualche parte). Volevate sapere come nasce un racconto a fumetti, passo dopo passo? Come nasce il disegno? Come viene effettuato il ripasso a china? Come viene effettuata la colorazione?

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Da sinistra: Carlo Recagno, Francesco Spadaro, Marina Castelvetro, Claudia Balboni, Arianna Florean

Queste ragazze hanno rivelato ogni cosa, ma soprattutto hanno raccontato come è stato realizzare un sogno. Non solo quello di seguire la propria vocazione e disegnare, ma lavorare per l’America, e realizzare Star Trek, dando corpo e china ai personaggi di una saga che tra breve toccherà il mezzo secolo, e che ha fatto appassionare almeno due generazioni (a proposito, non è che alla IDW hanno bisogno di sceneggiatori? No, così, chiedevo…).
E, a proposito di saghe cinquantennali, un altro pezzo forte della giornata è stata la conferenza su Doctor Who, che proprio una settimana fa ha raggiunto il “big five-oh”. Più che una conferenza, un happening con tre giovani donne che si sono esibite sul palco raccontando la storia del Dottore, con l’ausilio di audiovisivi ma soprattutto con l’ausilio dei loro costumi e parrucche (pochi) e della loro verve (tanta) nell’impersonare le undici facce dell’Ultimo Signore del Tempo (o erano dodici? Oppure tredici? È un po’ difficile fare il conto. In ogni caso, Gallifrey resiste!)

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La tradizionale torta con locandina della convention

Ma naturalmente il pezzo forte della giornata è stata la sfilata dei costumi. Tra zombi, sceriffi, mostri classici da film horror, bellezze al bagno, signori di Gothos e personaggi di Matrix, la palma è andata al gruppo dei giovanissimi, i “nostri” ragazzi, la “next generation” dello STIC, che si sono esibiti in un numero musicale con balletto, interpretando a modo loro una razza di mostri di “Doctor Who”.

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Il gruppo vincitore della sfilata dei costumi

Peccato che non mi ricordi più chi hanno interpretato. E non capisco cosa ci stanno a fare questi segni sulle mie mani e sulla mia faccia. Qualcuno ha parlato della domanda più antica dell’universo, che sui campi di Trenzalore dovrà trovare risposta. Ssst! Silenzio! Boh? Chi ci capisce qualcosa? Dottore chi? Non pensiamoci più. Meglio dedicarsi allo spuntino di mezzanotte, con la soppressa portata da Stefano Buccino. Passatemi il pane e un bicchiere di vino, grazie. A domani.

 

Domenica 1 dicembre 2013

Per chi non avesse letto il precedente report, ribadisco.
**** Robin Curtis is super-freakin’ hot! *****
Nel suo secondo incontro, domenica, è stata spumeggiante quanto e più del sabato, tra aneddoti della sua carriera e della sua vita; divertente e spiritosa nel raccontare le attenzioni di uno stalker e solenne e sexy nell’intonare un canto natalizio; cordiale e disponibile con tutti, sia sul palco che sui divanetti dell’albergo. E, secondo il mio modesto parere (che, fra l’altro, condivido), molto più bella oggi che trent’anni fa. Non ricordo neanche nei dettagli cosa ha raccontato, ero troppo occupato a scattare foto del suo viso in tutte le espressioni e da tutte le angolazioni.

 

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Paolo Attivissimo traduce i racconti di Robin Curtis

Ma la Reunion non è stata solo questo. È stata anche Mike Edmonds, che ha continuato a raccontarci della sua carriera, con una sorpresa inattesa: il video di “Safety dance”, dei Men Without Hats, al quale partecipò nel lontano 1982.
La Reunion è stata anche la Sfida delle razze. È stata la foto di gruppo assieme a Robin Curtis (oh, sì, Robin, ritorna! Lascia pure a casa Batman!).

È stata l’ultima “conferenza” dei Doctor Who Hermits United, che si è conclusa con la riproposta del video di “500 Miles” girato a Montecatini. Ed è stata anche l’incontro di domenica mattina con le ragazze che realizzano la serie a fumetti di Star Trek per la IDW (pubblicata in Italia da Ultimo Avamposto, consiglio per gli acquisti), con le quali abbiamo parlato a ruota libera di fumetti, cinema e fantascienza.
La Reunion è stato tutto questo, e anche di più. E anche quest’anno purtroppo si è conclusa, e riprende così il tempo inutile tra una convention e l’altra. Ieri sera, ultimo spuntino di mezzanotte sui divanetti dell’hotel, e stamattina anche gli ultimi irriducibili se ne sono andati, sotto il vento che tirava, mentre le onde del mare si spegnevano sulla spiaggia. Torniamo alle nostre vite di sempre, con i nostri ricordi e qualche gigabyte di foto e filmati, per i nostri archivi. Ho qualche centinaio di foto di Robin Curtis, che riguarderò con comodo per scaldarmi il cuore nelle lunghe serate invernali, sorseggiando un calice di vino rosso, alla fioca luce di una candela. Ora capisco Howard Wolowitz quando, nella vasca da bagno, fantasticava su Katee Sackoff. Vi lascio. Vado a controllare se ho dei sali da bagno che facciano tanta, ma tanta schiuma.

Carlo Recagno

 

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