Popolazione

L'Impero Klingon è una società guerriera la cui cultura è ricca, comunque, di implicazioni filosofiche e religiose: i Klingon disdegnano la vigliaccheria e la debolezza (in se stessi come negli altri), sia fisica che morale. Il punto cardine di tutta la concezione dell'esistenza, per un Klingon, è la ricerca della gloria e dell'onore, e, come per gli antichi vichinghi, la più auspicabile delle fini è una morte onorevole trovata nella gloria di una battaglia.
I giovani vengono educati nella conoscenza delle antiche leggende e degli eroici miti del passato, capi spirituali, grandi guerrieri e condottieri sono i loro modelli, l'addestramento nell'uso delle armi rituali è praticato sin dai primi anni della fanciullezza. Oltre che ad un addestramento fisico estrema attenzione è rivolta alla crescita spirituale del giovane guerriero, attraverso tappe successive, molto simili a quelle del codice del bushido.
La religione Klingon è basata sulla figura messianica del primo imperatore che la storia Klingon ricordi: Kahless l'Indimenticabile. Circa 1500 anni prima degli eventi narrati in The Next Generation, Kahless riunificò tutti i diversi popoli in un solo, forte impero. Gli antichi insegnamenti che l'Indimenticabile diede allora al suo popolo, l'onore, la forza, la lealtà in battaglia, il disprezzo per la vigliaccheria e la debolezza, formano la base da cui partire per comprendere la società Klingon. Come tutte le grandi figure leggendarie, da re Artù e Merlino in poi, Kahless non morì: le leggende narrano di come, accomiatandosi dal suo popolo, promise che un giorno, quando la sua presenza sarebbe stata di nuovo necessaria, egli sarebbe tornato, intanto egli sarebbe andato ad attendere le anime dei guerrieri morti sulle soglie di Sto-Vo-Kor, il Walhalla Klingon.
Ogni aspetto della vita dei Klingon è pregnante di un intenso misticismo, la morte, ad esempio, non è vista come la fine di ogni cosa, ma, semplicemente, come un rito di passaggio. I guerrieri Klingon sanno che cadendo in battaglia raggiungeranno Kahless e saranno onorati dal ricordo dei loro compagni.
L'embrione dell'organizzazione sociale dell'Impero Klingon è costituito dalle Casate (House), qualcosa di molto simile ad i clan scozzesi o, se preferite alla familia dell'antica Roma. Il capo di ogni casata detiene un potere pressoché assoluto nei confronti dei membri della sua famiglia (in modo molto simile, come si è accennato, al pater familias romano). Ogni Klingon cercherà sempre di salvaguardare, in ogni modo l'onore e, conseguentemente, il prestigio e l'influenza della sua famiglia, cercando di accrescerli il più possibile. Va tenuto ben presente che per le leggi Klingon i membri di ogni famiglia sono considerati responsabili del comportamento di un guerriero, in altre parole, il disonore di uno ricadrà su tutti i membri della sua casa.
Il centro del potere dell'Impero è detenuto dall'Alto Consiglio, espressione delle casate più forti ed influenti sia militarmente che politicamente. Non è raro che violenti dissidi scoppino tra i membri di casate diverse, le lotte per il potere che ne conseguono sono quasi sempre estremamente cruente, le faide tra diverse famiglie possono continuare per generazioni.
Non sarebbe giusto, però, immaginare l'Impero Klingon come una nazione perennemente in preda a lotte interne, quando questo accade, di solito, la parte trionfante, riesce ad instaurare un potere politico ed istituzionale destinato a durare per parecchio tempo.
I Klingon sono, essenzialmente, una razza aggressiva, ma la loro cultura è ricca anche di altre implicazioni: in uno degli episodi di The Next Generation è detto che "La poesia d'Amore fa sbocciare i suoi fiori migliori tra i Klingon". I rituali di corteggiamento sono ricchi di frasi e comportamenti indubbiamente singolari ma comunque ricchi di un loro fascino. Basti pensare che nella formula che sancisce un matrimonio sono contemplate anche le parole "Tu, il mio sangue, noi, il nostro sangue".
Non mancano, nei Klingon, esperienze spirituali, ispirate dalle maggiori dottrine orientali: tecniche di meditazione, periodi di riflessione dedicate alla comprensione dell'esistenza ed alla purezza dei propri intenti sono tipici degli ordini clericali Klingon custodi di tradizioni antichissime.
I Klingon, lo si è già molto ripetuto, sono dei guerrieri, non degli assassini fanatici, nel ricostruire la loro cultura, gli sceneggiatori della Paramount hanno attinto all'entroterra culturale di molte società terrestri: il codice Bushido dei samurai, la visione dell'aldilà dei Vichinghi, le prove di forze e di coraggio, il forgiarsi spiritualmente attraverso rituali di dolore degli Indiani d'America, tutto questo ha contribuito, poco per volta a creare i Klingon, un popolo che "non finisce mai di stupire", ed ora, con le nuove serie di Star Trek ancora in corso, chissà quali altre sorprese ci sono riservate.