Il Servizio Diplomatico Imperiale

Per attuare una politica di potenza, l'Impero ha bisogno di una forza militare adatta ed efficiente da contrapporre all'avversario. A questo scopo, risulta determinante lo sviluppo di tecnologia adatte a sostenere il continuo riarmo necessario per mantenere o incrementare la supremazia militare dell'impero. Da tempo risulta vitale per la sicurezza dell'Impero conoscere l'esatto potenziale bellico dei propri avversari ed alleati, ed acquisire informazioni sulle nuove tecnologie avversarie in corso di sviluppo. Per questo scopo ed altri, negli ultimi secoli si è formato all'interno della struttura militare, il Corpo Diplomatico ed i Servizi Segreti. Essi sono due facce della stessa medaglia. Il Corpo Diplomatico agisce allo scoperto, in modo ufficiale, mentre i Servizi Segreti in modo occulto.

I Servizi Segreti Klingon risultano, generalmente, efficienti, come nel caso del Progetto Genesis, dove l'operativo Vixis riesce a consegnare le informazioni sul progetto stesso al Capitano Kruge oppure, quando dietro diretto ordine del Capo dell'Alto Consiglio Gowron, una squadra Klingon, arriva su DS9 con la scusa di dover effettuare riparazioni al vascello per osservare la delegazione romulana anche essa presente sulla stazione. ("Visionary" [DS9] ). Un po' meno efficienti sono stati nel caso dell'Invasione di Cardassia dove i rapporti evidenziavano la presenza dei Fondatori nel governo Cardassiano. In base a questi rapporti venne decisa l'invasione.

Formalmente, sia i Servizi Segreti che il Corpo Diplomatico sono dei reparti militari con funzioni speciali atte al reperimento di informazioni. Entrambi dipendono dall'Alto Comando.

Proprio per questo molti studiosi stranieri affermano che il Corpo Diplomatico Imperiale non è un corpo diplomatico, ma un corpo militare, usato più come un arma da guerra che di pace. La distinzione tra un Ambasciatore ed una spia è molto sottile. Possiamo rilevare che l'Ambasciatore ha funzioni che una spia non ha, egli rappresenta l'Impero, egli è gli occhi, le orecchie e la bocca dell'Impero attraverso il quale detta le proprie condizioni e presenta le proprie decisioni.

L'Impero ha fatto molta fatica ad accettare la presenza di un'Ambasciata straniera permanente sul proprio territorio. Essa viene vista come un covo di spie e nemici proprio nel cuore dell'Impero. E' ancora profondamente radicata l'equazione secondo la quale straniero vuol dire nemico. per questo la circolazione sia di diplomatici che di cittadini stranieri è severamente limitata a poche città se non a singoli quartieri. Qualunque contatto con un diplomatico straniero poteva essere punito con la condanna a morte come traditore dell'Impero. Solo il principio di reciprocità ha spianato le ultime resistenze, questo perché dava la possibilità per l'Impero di insediare a sua volta spie nel cuore delle capitali straniere. Anche per questo motivo, il comando militare fu spostato e decentrato lontano dalla capitale.

Il Corpo Diplomatico, grazie alle immunità diplomatica riconosciuta da molte nazioni, soprattutto dalla Federazione, viene usato in modo intenso come messaggero di comunicazioni, documenti ed altro materiale militare che mai l'Alto Comando si fiderebbe consegnare, anche codificate, alle trasmissioni subspaziali. A questo scopo le chiavi elettroniche per decodificare il materiale viaggiano separatamente con altri messaggeri in modo da prevenire l'intercettazione e decodifica di tale materiale in caso che cada in mano nemica.

Uno degli ordini trasmessi a tutti i militari e, in modo particolare, al Corpo Diplomatico è di autodistruggere la propria nave piuttosto che fare cadere in mano nemica qualsiasi elemento che possa anche lontanamente essere decodificato. La sicurezza dell'Impero prima di tutto.

L'impero si avvale in modo massiccio degli avamposti di ascolto. Essi sono seminati ovunque e soprattutto lungo i confini.

Questi avamposti formano una rete di controllo e intercettazione di tutto lo spazio imperiale.

Nonostante che le distanze nello spazio siano vaste, risulta virtualmente impossibile coprire completamente tutto, le postazioni funzionanti permettono di identificare e seguire qualunque nave che si inoltri nello spazio imperiale. Tra i sistemi più usati per intercettare navi occultate, la più efficace risulta il rilevamento di segnali radio provenienti da quelle navi, spesso, prima o poi si rende necessario comunicare o rispondere alle comunicazioni del proprio comando, in questo momento le navi sono vulnerabili, perché le comunicazioni subspaziali non sono occultate, anzi per quanto codificate esse sono rilevabili con notevole facilità anche a grandi distanze, bastano la presenza di due avamposti per ottenere una localizzazione molto precisa della fonte; con tre la precisazione è teoricamente assoluta. La rilevazione di due o più comunicazioni permette di identificare la rotta seguita dalla nave. Per questo motivo le navi imperiali in missione mentre sono dietro le linee nemiche, rompono tale silenzio radio solo in caso di necessità.