Spacecraft Dionisio
Quando si sceglie di indagare un determinato argomento, è perché scatta in noi un qualche meccanismo che ci spinge ad appassionarci di tale soggetto. La nostra stessa natura d’esseri umani ci porta, in seguito, a desiderare di condividere con gli altri il frutto delle nostre indagini e le nostre conclusioni; se siamo poeti scriveremo liriche, se filosofi daremo origine, magari, ad una nuova scuola di pensiero, se matematici elaboreremo una teoria più o meno innovatrice, e via dicendo. Qualsiasi sia l’opera che realizzeremo, aldilà del valore intrinseco di essa e dell’impatto che avrà sui fruitori, il fulcro del nostro lavoro sarà sempre quel fattore scatenante che ci ha portato a realizzarlo, il “perché?” che sta alla base di ogni progresso umano e, alle volte, anche della sua rovina, ma questa, come dice Moustache in Irma la dolce, “è un’altra storia!”. Il “perché?” che sta alla base di questo scritto, ha un’origine molto banale: una Campagna del Comando di Flotta. La Spacecraft Dionisio è una delle sezioni locali (navi) dello Star Trek Italian Club, che ha – se così si può definire – la “sede ufficiale” nella città di Bologna, anche se i suoi membri provengono da svariate regioni della penisola italiana. La fondazione di questa nave si deve alla volontà di quattro amiche, auto denominatesi Padri Fondatori, di cui tre attive e una dimissionaria. La creazione di un determinato gruppo e l’adozione di uno schema corporativo all’interno di esso, risponde a dei bisogni individuali di cambiamento e, allo stesso tempo, è il portato di esigenze maturate collettivamente; nel caso della Dionisio è, ovviamente, motivo sottinteso l’interesse per le serie di Sta Trek, cui è dedicato il club-madre, ma l’iscrizione a questa determinata nave richiede un interesse specifico anche per i movimenti artistici e culturali in genere, oltre una forte connotazione ludica e il non disdegno delle sperimentazioni gastronomiche, solitamente susseguenti a quelle culturali nelle ricognizioni (missioni) condotte dal gruppo. L’organizzazione della sub-sezione di un club è opera complessa, rispondente a tutte le esigenze intellettuali e morali dei soci, solitamente regolamentata da un regolamento interno, implicitamente accettato dai membri quale patto sociale vincolante al momento dell’iscrizione. In generale, questi dettami si osservano pure nella nave in questione e, anche se per dare accesso ai nuovi membri non necessitano particolari requisiti, se non il rispetto delle comuni regole di comportamento sociale corretto, può spesso capitare che vi siano aderenti che s’iscrivono invogliati dalla prospettiva di trovarsi in compagnia di determinate persone (coniuge, amici, parenti), tuttavia completamente digiuni, o quasi, di Star Trek o dell’Arte in genere... L’adozione, l’utilizzazione, la diffusione ed il rifiuto di un certo tipo d’atteggiamento, sono tutte azioni in cui il comportamento di una persona deriva strettamente dall’influenza esercitata da una collettività, da un gruppo sociale e dalle sue regole, ma, perché questo gruppo si formi e si auto regoli, deve per forza trascorrere un certo lasso di tempo ed alcuni singoli individui devono trovare il giusto ruolo di governo all’interno del gruppo – non si da aggregazione duratura senza qualcuno che assuma un ruolo, se non di comando, almeno di guida e coordinamento, prova ne è il rapido disgregarsi delle comuni post-sessantottine. Per queste ragioni, i Padri Fondatori della Spacecraft Dionisio si sono divisi i compiti nella seguente forma: la Sovrintendente, il Direttore Artistico (Neko), il Direttore Culturale (Nextia). Con queste premesse, il 7 luglio 2002 è stata fondata la Spacecraf Dionisio, creata da un gruppo di amiche appassionate di Star Trek, Arte e Cultura che hanno deciso di riunire in una sola nave tutto questo. [Sproloquio a cura dei Padri Fondatori] |
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