Un inside rinnovato quello che vi presentiamo in questo estratto. Infatti da questo numero, come anticipato nell’inside 17, la fanzine è tutta impagina al computer (tranne il fronte di copertina). Mariangela Cerrino mandava ad Alberto e Gabriella i suoi testi su dischetto, per l’impaginazione. Una cosa che letta oggi, ad oltre trent’anni di distanza può far sorridere i più giovani ma che fa capire anche come molte cose, in ambito tecnologico, siano profondamente cambiate.
L’editoriale preannuncia i contenuti di questo numero della rivista, ma in particolare abbiamo evidenziato un passaggio. Tutti noi, appassionati di Star Trek, ci siamo sentiti come delle mosche bianche, avendo la sensazione di non essere compresi o di essere gli unici a conoscere ed apprezzare la serie. La casa che lo STIC ci ha offerto è stato il luogo in cui coltivare la nostra passione e in cui non sentirci più soli ma finalmente parte di una famiglia.
Nei precedenti Inside avrete senz’altro visto il lancio dei concorsi dello STIC, i primi concorsi. In queste pagine potete vedere premi e vincitori, e forse potete riconoscere qualche nome ancor oggi familiare tra i più assidui frequentatori delle pagine del club. Come potete vedere la pagina contiene delle foto a colori. Naturalmente ai soci venne inviata la fanzine in bianco e nero, perché quella era la normalità per l’inside, ma l’impaginato originale conteneva naturalmente le foto a colori, laddove possibile.
Sulla scia dei buoni risultati ottenuti con il primo concorso letterario, ne vengono lanciati altri tre, fra cui i nuovissimi poesia e disegno. Chissà che il recente Omega Short possa avere in futuro il successo di questi primi memorabili concorsi.
Lo specialone dedicato alla STICCON II di Courmayeur occupa ben 14 pagine dell’Inside, del resto allora come oggi la nostra convention è l’evento principale nella vita associativa del club. Con un misto di pagine con foto a colori tratte dagli extra dei CD contenenti le edizioni digitali dell’inside, e di pagine tratte dalle copie inviate ai soci vi lascio alla lettura e ai ricordi.
Il romanzo “The IDIC epidemic”, purtroppo fino ad oggi mai tradotto in italiano, presenta un argomento che, al di là del parallelismo con il nostro tempo, ma più in termini di titolo che di contenuti, cerca di dare una spiegazione al cambiamento di rapporti tra la Federazione e l’impero Klingon, un cambiamento che aveva lasciato un po’ sconcertati i fan dell’epoca e per il quale non era ancora arrivata nessuna spiegazione ufficiale sullo schermo.
Tra le curiosità legate a Star Trek raccolte nell’Inside, una balza particolarmente all’occhio: il primo specchietto, infatti, ci offre uno spaccato dell’attività promozionale e dello studio svolto dalla Desilu, la casa di produzione della serie classica, per tradurre il titolo della serie in vari mercati internazionali. Secondo i produttori in Italia la serie avrebbe potuto chiamarsi “Viaggio nelle stelle”.
Ogni Inside lasciava spazio all’arte dei soci. In questo numero ci viene offerto un disegno di Sulu ad opera di Marilena Maiocco, allora membro del Ponte di Comando.
Infine una speciale extra ricavato anch’esso dai CD contenenti gli Inside in pdf: il menabò di questo inside, una struttura di lavoro molto tecnica ma che ancora oggi viene usata per la realizzazione della nostra amata rivista.
Come sempre vi invito a commentare questo breve articolo, lasciateci le vostre impressioni che sono sempre preziose, ma soprattutto condividete con noi i vostri ricordi, soprattutto se questo Inside è stato il primo che avete ricevuto.
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