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I giochi di ruolo on line:
The Project Galaxy
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Engage!: the Project Galaxy è un
gioco di ruolo online via chat, ambientato dopo la Guerra del Dominio.
Ogni giocatore può scegliere a quale razza appartenere e sviluppare il
profilo del proprio personaggio.
Per iniziare a giocare visita il sito
http://www.startrekgalaxy.it
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Anno 2387,
L’avamposto Galaxy non è una stazione federale, nasce come molo spaziale per i
vascelli Acamarani, soprattutto mercantili, in viaggio tra il settore Eridani e
lo spazio sia federale che appartenente all’impero Romulano.
La curiosa architettura, è una creazione volutamente più artistica che
funzionale, nata come luogo di ristoro durante i viaggi spaziali in un settore
rinomato come tranquillo per la navigazione interstellare.
Gli Acamarani, nonostante i buoni rapporti con la Federazione, in quanto popolo
neutrale, non dichiaratamente allineato con nessuna delle due parti, e sovrani
del loro spazio, hanno mantenuto per molti anni scambi commerciali con i
Romulani, tanto che parte della loro tecnologia, soprattutto quella che riguarda
i sistemi ODN, risulta di derivazione imperiale.
Al manifestarsi della Fenditura Subspaziale che prende il nome di “Frattura
Hiromi”, il governo Acamarano ha deciso di accettare l’aiuto della Federazione,
sotto forma di una spedizione della Flotta Stellare con il compito di
pattugliato la zona tenendola in sicurezza, proprio per questo motivo, la
gestione della stazione e stata concessa alla spedizione federale ed avvicinata
alla Fenditura come già accaduto su Bajor, con l’avamposto Deep Space Nine.
Purtroppo le condizioni di grave instabilità gravimetrica della fenditura hanno
compromesso la stabilità della stazione che, poche settimane dopo il varo, ha
perso il proprio assetto finendo per schiantarsi sul vicino mondo di Beta Hiromi
III, un pianeta di classe M, coperto per l’85% della superficie da acqua e privo
forme di vita umanoidi.
La stazione ha resistito alla caduta, così come l’equipaggio, tempestivamente
allontanato dalla struttura, che incagliata volontariamente dal suo capitano per
evitarne lo sprofondamento, è stata stabilizzata sulla superficie planetaria, in
mezzo all’oceano, approfittando di una elevata vetta sommersa collocata nella
dorsale oceanica che percorre il pianeta da est ad ovest, all’altezza del suo
della fascia equatoriale del pianeta.
Dopo lunghi lavori di ripristino ed adattamento, compreso lo sgancio di alcune
sezioni e la chiusura di altre impiegate come unità di zavorra, la struttura è
nuovamente operativa a pieno.
Negli ultimi mesi, l’avamposto planetario è stato dotato di una sottosezione
orbitale per permettere l’ormeggio delle navi stellari; collegata al pianeta
attraverso voli navetta e piattaforme teletrasporto, la stazione è in grado di
gestire il traffico di navi mercantili e scientifiche che si affollano nella
zona della Frattura Hiromi.
Il 60% della struttura planetaria è ormai sommersa, molti livelli sono stati
chiusi ed inondati dall’acqua per stabilizzare la stazione sullo scosceso
fondale marino, sviluppando un nuovo tipo di smorzatori inerziali per compensare
lo spostamento delle maree e le potenziali intemperie planetarie dovute ad un
pianeta privo di moduli di controllo atmosferico. |
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