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Star Trek Armada
2000 by Activision.

La copertina della Scatola di Star Trek Armada.


La guerra con il Dominio e' finita e la Federazione e le altre grandi potenze del quadrante una volta alleate si trovano a pianificare il loro futuro. Ma una nuova minaccia e' dietro l'angolo e lo stesso Capitano Picard dovrà combattere contro l'avversario più temibile che abbia mai affrontato: Locutus!



Star Trek Armada si presenta come uno strategico in tempo reale di tipo classico sul genere di Starcraft o Tiberian Sun, in cui bisogna estrarre risorse per poter costruire edifici (in questo caso basi spaziali) per poter poi creare l'esercito (formato da navi spaziali) con cui dare battaglia al nemico. Ambientato nell'universo di Star Trek, tutto e' riprodotto in maniera fedelissima rispetto ai film e ai telefilm. La cosa veramente innovativa rispetto ai giochi sopracitati e' che Armada e' realizzato completamente in 3D.Questo significa che e' virtualmente possibile inquadrare lo svolgimento del gioco da qualsiasi punto si voglia. Armada e' ambientato subito dopo la fine di Deep Space Nine e grazie ad un ottimo e stupendo filmato introduttivo, che non sfigurerebbe come trailer di un episodio televisivo, ci informa degli avvenimenti accaduti.

Veniamo così a sapere che i Borg sono tornati, più in forze che mai e che questa volta hanno alla loro testa niente meno che Locutus! Il filmato introduttivo ci introduce anche agli obiettivi delle altre razze in gioco, quando veniamo a conoscenza che Toral di Duras sa dove trovare la mitica spada di Khaless e quando vediamo Sela, diventata ammiraglio, trovare una particella Omega. Il filmato e' realizzato in grafica precalcolata con l'ausilio di Michael Dorn, Denise Crosby e Patrick Stewart, piu' altri attori secondari, che prestano le voci alle loro controparti televisive, Worf, Sela, Picard e Locutus, realizzate in maniera molto somigliante alla realtà. Successivamente ci verrà spiegato come mai Locutus e Picard si parlano attraverso lo schermo dell'Enterprise-E, ma l'effetto iniziale lascia veramente a bocca aperta. Una volta caricato il gioco e terminato il filmato introduttivo (della durata di 4 minuti circa!) arriveremo alla schermata principale. Questa schermata realizzata in maniera sobria ci permetterà di scegliere, con delle piccole animazioni di cubi borg o tunnel spaziali le opzioni principali del gioco quali la modalità in Single Player, il Multiplayer o le Opzioni. Tra le opzioni c'e' da segnalare un'interessante "director's cut": grazie a questa opzione, durante le battaglie, le astronavi non staranno ferme come su di una scacchiera ma si muoveranno una intorno all'altra (così come avviene nelle battaglie in TV) simulando in modo molto più realistico lo scontro. Una volta scelta l'opzione single player arriveremo in una nuova schermata dove e' possibile iniziare una nuova partita oppure caricarne una vecchia. Nel gioco sarà possibile scegliere di schierarsi dalla parte della Federazione, dei Klingon, dei Romulani o dei Borg (per scegliere una di queste razze dovremo cliccare sul faccione di uno dei principali protagonisti di questa razza, che come già detto sono Picard, Worf, Sela e Locutus).

La schermata di selezione delle razze. Nel gioco avremo inoltre a che fare con astronavi di razze non giocabili, quali i Cardassiani, i Ferenghi, i Jem'Hadar ed addirittura i Son'a! Una volta scelta la razza apparirà una nuova finestra in cui e' possibile scegliere la missione da giocare da un elenco che comprende anche quelle già completate con successo. Naturalmente la prima volta che si gioca con una razza sarà disponibile solo la prima missione. Inoltre bisogna dire che le varie razze sono messe in ordine di difficoltà (ed anche di evoluzione della storia): le missioni con la Federazione saranno le più facili, mentre quelle con i Borg saranno le più difficili. E' comunque possibile scegliere e giocare le varie razze nell'ordine che si vuole. Una volta scelta e caricata la missione da giocare, appare sullo schermo un filmato introduttivo della missione stessa che spiega quali sono i nostri compiti e le nostre priorità. Questi filmati sono realizzati utilizzando la grafica del gioco per la parte riguardante le astronavi e una schermata statica in cui si muove il personaggio quando si tratterà di dialoghi diretti sulla plancia di una astronave. Inoltre bisogna dire che durante la missione sarà possibile vedere altri filmati ad introdurre nuovi obiettivi. Gli obiettivi da portare a termine durante la missione verranno aggiornati di volta in volta. Ad esempio una volta che ne e' stato completato uno, apparirà a schermo una finestra che ci informerà sul prossimo obiettivo da portare a termine. Una volta finito il filmato introduttivo della missione verremo catapultati all'interno del gioco. La visuale standard e' la classica isometrica dall'alto con i tre quarti dello schermo destinati alla visione dello spazio, mentre un quarto ai comandi che si possono impartire alle varie astronavi. E già in questo si vede l'estrema cura data al gioco. Passando il mouse su ognuno dei comandi, dopo alcuni secondi apparirà una descrizione del comando stesso spiegandone l'effetto e l'uso. La parte bassa destinata ai comandi e' a sua volta divisa in quattro. Partendo da sinistra troveremo la minimappa, che da una visione d'insieme di tutta la mappa, la strumentazione relativa all'astronave selezionata un piccolo monitor e i comandi dell'astronave o della base selezionata. Nella strumentazione sarà possibile vedere la situazione dei sistemi primari della nave, quali gli scudi, le armi, il supporto vitale etc. e controllare a che punto sono le varie riparazioni. Da qui sarà possibile anche utilizzare i sistemi e le armi speciali delle varie astronavi come l'occultamento per le navi Klingon, le mine per le navi di classe Defiant o il teletrasporto. Quest'ultimo ha una funzione molto importante che vedremo in seguito. Sul piccolo monitor potremo vedere cio' che sta accadendo, ad esempio una battaglia, in punti lontani rispetto a quelli inquadrati nella parte principale dello schermo. Infine nella parte dedicata ai comandi potremo selezionare ed ordinare alle varie astronavi di svolgere i propri compiti come ad esempio pattugliare una sezione di spazio o costruire altre astronavi. Nella maggior parte dello schermo come gia' detto e' inquadrata l'azione di gioco. Essendo il gioco realizzato completamente in 3D e' possibile ruotare e zoomare la visuale in qualunque modo ed inquadrare le astronavi da praticamente qualsiasi punto. Questo rende molto piu' spettacolare il tutto, ma c'e' da dire che questo sistema di telecamere e' poco pratico ai fini del gioco. E' comunque una cosa molto importante perche' porta nuova linfa ed innovazioni ad un genere che e' praticamente rimasto inalterato dai tempi di Warcraft 2 o che ha visto innovazioni verso il 3D toppare clamorosamente (vedi Force Commander tra tutti). La meccanica di gioco e' sostanzialmente invariata rispetto agli altri strategici in tempo reale. Bisogna estrarre delle risorse (che in Armada sono le lune di Dilitio) grazie alle quali sara' possibile costruire basi spaziali ed astronavi da combattimento, formare la flotta e possibilmente cercare di annientare il nemico prima che sia il nemico ad annientarci. Per quanto riguarda "l'alimentazione" delle varie unita' non servira' costruire niente (come le fattorie di warcraftiana memoria), ma sara' necessario rifornire le astronavi di personale. Questo personale puo' essere reclutato in maniera illimitata e trasferito a bordo delle astronavi mediante il teletrasporto; prima di fare questo pero', il personale deve essere trasferito a bordo delle basi stellari. Questa operazione si rende necessaria quando una astronave e' stata ridotta ad un relitto e non c'e' piu' nessuno a bordo: trasferendoci del personale sara' possibile riportare la nave al piu' vicino hangar spaziale per ripararla. Inoltre quando una nave viene attaccata ed incomincia a perdere uomini, questa nave avra' una risposta agli ordini via via piu' lenta, cosi' come sara' piu' lenta la velocita' di riparazione dei danni e necessitera' quindi di un rabbocco di personale.


Un attacco in forze della Federazione. Come detto il personale non e' limitato al contrario degli ufficiali superiori. Questo personale "speciale" deve sempre essere presente a bordo di una base o di una astronave pena la perdita dell'astronave stessa. Anche in questo caso il teletrasporto puo' rimediare a buchi d'organico; gli ufficiali superiori possono essere assegnati alle varie astronavi in maniera limitata (400 e' il numero massimo): questo vuol dire che se costruiremo una astronave di classe Sovereign che necessita di 7 ufficiali superiori potremo avere contemporaneamente in gioco un max 57 navi. Naturalmente ogni costruzione, dagli hangar spaziali alle basi necessita di ufficiali superiori quindi il calcolo appena fatto e' prettamente teorico. Inoltre il teletrasporto e' importante per portare a termine altre operazioni quali ad esempio l'abbordaggio di navi spaziali nemiche, con o senza personale: nel caso ci fossero degli uomini a bordo delle navi nemiche, quando si tenta l'abbordaggio ci sara' una lotta che, in caso di successo, ci permettera' di controllare la nave abbordata, di qualsiasi fazione essa sia. Ovviamente l'abbordaggio puo' avvenire solo se la nave nemica ha gli scudi abbassati. Graficamente il gioco e' realizzato in maniera a dir poco perfetta. Tutte le astronavi presenti nel gioco sono realizzata in maniera incredibilmente dettagliata e assolutamente uguali alle controparti televisive. La spazio inoltre e' realizzato in maniera fantastica grazie alla presenza di Buchi neri, Nebule, Tempeste di plasma, Fasce di Asteroidi fisse o in movimento che faranno da scudo per raggiungere determinati punti della mappa, e cosi' via. In piu' le Nebule avranno ognuna il proprio effetto sulle astronavi: cosi' ad esempio ci sono le nebule che disabilitano gli scudi, quelle che disabilitano le armi etc aggiungendo un elemento tattico in piu' al gioco (ricordate la battaglia di Star Trek II?). Come ultimo appunto sulla qualita' della realizzazione, c'e' da segnalare che quando una astronave deve girarsi per andare in direzione opposta rispetto a quella in cui e' diretto il muso, impieghera' piu' o meno tempo per fare una rotazione su se stessa a seconda della mole dell'astronave. Inoltre le mappe si presentano di dimensioni esagerate e veramente grandi. Comunque, anche se e' possibile vedere una astronave passare sotto di un'altra, la mappa e' sostanzialmente in 2D: e' possibile portare gli attacchi solo in 4 dimensioni perche' per semplicita' non e' stato implentato il sopra e il sotto (anche per questo una fascia di asteroidi deve essere aggirata per superarla). Anche la colonna sonora, pur non suonata da CD, e' d'atmosfera e molto coinvolgente con pezzi che ricordano le melodie dei telefilm (ad esempio si puo' ascoltare tra le note la marcia Klingon). Anche gli effetti grafici sono entusiasmanti con le esplosioni, gli effetti dei vari fenomeni spaziali (buchi neri, tunnel spaziali etc.) e gli effetti dei phaser contro gli scudi di una astronave veramente realistici. E che dire degli effetti sonori? Non vorrei ripetermi, ma anche questi sono semplicemente perfetti. Phaser, siluri, esplosioni sono tutti realizzati in maniera ultra realistica. E poi ci sono i vari commenti che si sentono quando si selezionano le varie unita'. Degne di nota quelli fatti dai vari attori (Picard ad esempio) quando si clicca sulle unita' da loro comandate. Tanta bellezza pero' nasconde alcuni lati negativi. Innanzitutto il controllo con il mouse (vitale in giochi di questo genere) ogni tanto diverra' impreciso e nelle situazioni piu' potrete trovarvi ad imprecare perche' non riuscite a selezionare l'astronave piu' potente e portarla nello scontro che si svolge a pochi metri.

Uno scontro in una missione multiplayer. Ma soprattutto cio' che manca tantissimo ad Armada e' la varieta' di gioco. Infatti le missioni presenti sono solo 4 per razza (piu' le missioni speciali finali) per un totale di una ventina di missioni e le astronavi da combattimento solo 6 per razza (ad esempio mancano le classi Excelsior) con il contentino di avere a disposizione armi speciali disponibili man mano che si progredisce nel gioco per ogni astronave di ogni razza. Certo le missioni piu' difficili non sara' facile portarle a termine e bisognera' sudare parecchio per farlo, ma tenendo presente che in altri giochi quali ad esempio Starcraft e la sua espansione Brood Wars, le missioni erano una decina per razza e le unita' veramente tante, beh questa limitazione di Armada lascia l'amaro in bocca. E' un vero peccato perche' con qualche astronave in piu' e soprattutto con qualche missione in piu' Armada poteva essere un vero capolavoro in grado di rivaleggiare con titoli piu' blasonati quali i gia' citati Starcraft e Tiberian Sun. Selezionando nella schermata di gioco la voce multiplayer sara' possibile iniziare una partita con altri avversari umani in rete locale, via cavo seriale o via internet; le partite multiplayer possono essere giocate da un max di otto giocatori. Sempre selezionando la voce multiplayer e cliccando su Instant Action nella finestra che appare, e' possibile caricare missioni esterne alle campagne di gioco. Queste missioni possono essere o le missioni create da Activision e presenti sul CD (ed utilizzabili anche per il multiplayer) o missioni create dall'utente tramite l'editor di missioni (non presente nel CD del gioco). E' possibile inoltre personalizzare al massimo queste missioni indicando ad esempio quanto minerale ci puo' essere su di una luna di dilitio o il tipo di tecnologia disponibile (le possibilita' sono veramente numerose) prima di iniziare a giocarle.


Cosa va.
Realizzazione Grafica delle astronavi eccezionale.
Moltissimi effetti spaziali (quali le Nebule) che influenzano la tattica di gioco.
Colonna sonora perfetta.
Effetti sonori tali e quali ai telefilm.
Possibilita' di caricare mappe dall'esterno.
Filmati di intermezzo che sembrano usciti dalla televisione

Cosa non va.
6 astronavi per razza sono un po' pochine.
Le missioni giocabili per ogni razza sono decisamente poche.

Giudizio Finale.
Il gioco e' senza ombra di dubbio il miglior strategico mai realizzato per l'universo di Gene Roddenberry. Sarebbe potuto anche essere un capolavoro assoluto, se non fosse per il basso numero di missioni e di astronavi presenti nel gioco. Una pecca che comunque non ne sminuisce il valore, essendo Armada un titolo bellissimo sia dal punto di vista della grafica che del sonoro, capace di rivaleggiare con titoli storici quali Starcraft e Tiberian Sun, anche grazie all'impostazione completamente 3D del gioco che porta delle innovazioni ad un genere rimasto inalterato dai tempi di Warcraft. Purtroppo i difetti sopra elencati lo pongono al di sotto dei due titoli gia' citati. In ogni caso Armada e' un gioco che sapra' dare molto divertimento anche grazie al fatto che e' possibile giocarlo in multiplayer ed aggiungere missioni dall'esterno create con l'editor messo a disposizione da Activision. Naturalmente Armada e' completamente in inglese.


Requisiti di Sistema Minimi:

  • Pentium 200 MHz con scheda acceleratrice 3D (3Dfx). Pentium II 300 MHz in modalità software.
  • 550 Mb di spazio su disco rigido
  • CD-ROM 4x o superiore
  • 32 Mb di RAM
  • Windows 95/98
  • Direct X 7.0
  • Scheda audio compatibile con DirectX (Microsoft)
  • Mouse

Requisiti di Sistema Consigliati:

  • Pentium II 400 MHz con scheda acceleratrice 3D (Voodoo 2 consigliata).
  • 550 Mb di spazio su disco rigido
  • CD-ROM 4x o superiore
  • 64 Mb di RAM
  • Windows 95/98
  • Direct X 7.0
  • Scheda audio compatibile con DirectX (Microsoft)
  • Mouse
Supporta tutte le schede grafiche accelerate, in particolare Voodoo 1,2,3 TNT 1 e 2, Ati Rage 128 e Matrox G200 e G400.
Supporto per Multiplayer via Cavo seriale, via Modem, TCP/IP, IPX fino ad un max di 8 giocatori. Consigliato Pentium II con scheda 3D per giocare in Internet.

cura di Stefano Giachetti.